A Chiesa di Casa la famiglia in tutte le sue sfumature

Ospiti della puntata Maria Grazia Antonioli (Ucipem Cremona), Arianna Bellandi (Il Girasole) e Mariateresa Pagliari (Bi.Genitori)

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Casa, fragilità, speranza, calore. Tante sfaccettature che richiamano a un concetto essenziale, che è quello di famiglia. E proprio questo tema è stato approfondito nell’ultima puntata di Chiesa di Casa, il talk di approfondimento della vita diocesana, condotto da Andrea Bassani. Ospiti della puntata Maria Grazia Antonioli, direttrice del consultorio Ucipem di Cremona, Arianna Bellandi, consigliere dell’associazione di famiglie affidatarie “Il Girasole”, e Mariateresa Pagliari, rappresentante legale dell’associazione “Bi.Genitori”.

«La casa è sempre sinonimo di famiglia, dove ci sono porte che offrono protezione e finestre che si aprono sul modo – racconta Maria Grazia Antonioli –. A volte ci sono delle asprità o delle fatiche, ma rimane sempre casa, dove ci sono tante risorse». Come raccontato dalla direttrice, il primo consultorio Ucipem in Italia, a Milano, si chiamava proprio “La Casa”: «Un’invito alla società – aggiunge Antonioli – ad essere luogo in cui sostenere, accogliere e proteggere».

Una casa che rappresenta dunque il centro della famiglia, ma che talvolta, come spiega l’avvocatessa Pagliari, «diventa anche luogo di tristezza». Vale soprattutto per i figli di divorziati, che «si trovano a vivere alternandosi tra la casa materna e quella paterna e che non hanno più una loro casa, ma due case diverse in cui dividersi».

Nascono così situazioni di fragilità, che possono però contare sul supporto di associazioni che si impegnano per la tutela e il sostegno delle famiglie. È il caso de “Il Girasole”, attiva a Cremona per quanto riguarda la questione affido familiare. E la casa delle famiglie affidatarie «è una casa sempre aperta, sempre in pronta emergenza – sottolinea Bellandi –. Questo presuppone la capacità di cambiare la propria famiglia, per mettersi a disposizione per condividere i propri spazi e la propria quotidianità con bambini in difficoltà».

Ma anche dalle fragilità può nascere la speranza, testimoniata proprio dall’operato di queste associazioni. Una speranza a migliorare e persino risolvere determinate situazioni. Una speranza che, come sottolinea la rappresentante legale di “Bi.Genitori”, «esiste anche laddove ci sono fragilità pesanti, dove si può lavorare, ci si può impegnare, affinché queste fragilità possano essere risolte brillantemente per poter ritornare alla “normalità”».

«A volte viene da dire “nonostante le difficoltà c’è calore nella famiglia” – evidenzia Maria Grazia Antonioli –. Ma è proprio perché nella famiglia c’è calore e ci sono legami che allora c’è possibilità di un sostegno». E questo calore risulta essenziale per chi, in questa scena, funge da mediatore: «l’avvocato che si occupa di famiglia deve acquisire una sensibilità particolare, perché deve maneggiare materiale umano fragilissimo», sottolinea Mariateresa Pagliari. «Empatia, approccio psicologico, accoglienza e accompagnamento», tratti caratteristici di chi la famiglia la tutela ogni giorno.

Matteo Cattaneo
TeleRadio Cremona Cittanova
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