Archivio Tag: Settimana Santa 2022

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Di seguito pubblichiamo il messaggio di auguri che S. E. Mons. Antonio Napolioni, Vescovo di Cremona, rivolge attraverso i mezzi della comunicazione.

 

Non c’è Venerdì Santo, per quanto buio, violento e prolungato… non c’è notte del male e del peccato che non ceda il passo al mattino di Pasqua. All’alba di un giorno nuovo, reso possibile dalla mitezza di Dio, che non entra in guerra tra gli uomini, ma si fa vittima d’amore per disarmarli. L’uomo della croce risorge dal sepolcro e guida, inesorabilmente, la storia – attraverso le sue contraddizioni e ricadute – fino all’abbraccio eterno del Padre.

Dopo la battaglia della pandemia, continuiamo a lottare e pregare perché cessi tanto altro dolore. Vorremmo una Pasqua di pace, di quella vera, fatta anche di perdono e verità. Ma non so se tutti la vogliono. Dio, certamente sì. E per questo ci dona e mostra Gesù: nei bambini in fuga, nell’amore eroico delle mamme, nel grande abbraccio dell’accoglienza, nella fatica di chi cerca vie di pace che rifiutino altrettanta violenza omicida.

Il dolore è acuito dal pensiero che combattono popoli fratelli, della medesima storia, cultura e fede cristiana, subendo le perverse logiche del potere e del dominio, mostrando come si può inquinare il Vangelo quando cuore e mente non si lasciano purificare. Ma questo accade anche nel nostro piccolo, nelle incoerenze e meschinità di tutti noi, sempre tentati dal male, sempre di qualcosa colpevoli e peccatori.

Ma alla fine della notte… viene la notte di Pasqua! Che la liturgia, nell’Exsultet, canta così: “Il santo mistero di questa notte sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti”. Non ci saranno dunque vincitori e vinti, ma solo salvati e perdonati, per la potenza della morte del Figlio di Dio, che risorgendo ci ridona la vita, nuova ed eterna. Lui, il Signore, tutto questo l’ha fatto e lo fa, ma fermandosi sempre a un millimetro dal libero sì di ciascuno di noi. La luce del nuovo giorno risplende, ma solo a chi apre uno spiraglio della sua finestra interiore per farla entrare. Per la pace, perciò, c’è sempre tempo, e sempre vincerà… se anche tu lo vuoi.

Anche tu che attraversi una buia notte di solitudine e paura, di tristezza e di peccato, di miseria e rabbia verso tutti… qualunque sia la tua storia e il tuo male, qualsiasi possano essere le tue ragioni, guarda alla Pasqua di Gesù, solidale nella fragilità e potente nell’amore, e unisci la tua notte di sconfitto alla Sua notte di Agnello immolato e vittorioso. È il santo mistero che riapre sempre la storia a nuove stagioni di pace e di civiltà, e che offre anche a te giorni carichi di semplice ed eterna bellezza.

Questa è la certezza di fede che abbiamo ricevuto senza alcun merito e con fierezza cristiana raccontiamo al mondo. È più di un augurio, perché è preghiera e grazia.

+ Antonio Napolioni
vescovo di Cremona

 

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TeleRadio Cremona Cittanova
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Il Vescovo alla Veglia di Pasqua: «Siamo qui per “fare Pasqua” oggi, non da sopravvissuti ma da risuscitati»

Sono quattro i momenti in cui si è articolata la liturgia della Veglia della notte di Pasqua presieduta in Cattedrale dal Vescovo Antonio Napolioni e concelebrata dal Vescovo emerito Dante Lanfranconi, con il Capitolo della Cattedrale. Quattro come i segni significativi della celebrazione più importante dell’anno liturgico: la luce, la Parola di Dio, l’acqua del Battesimo e l’Eucaristia. Sara Pisani Fonte: TeleRadio Cremona Cittanova

La Pasqua in carcere con il Vescovo: “Farsi azzimi di verità”

Nella mattina di domenica 17 aprile monsignor Napolioni ha celebrato l'Eucaristia nella casa circondariale di Cremona per i detenuti e gli operatori penitenziari

«Dopo la risurrezione di Gesù che cos’è cambiato? C’è chi direbbe che non è cambiato nulla, che il mondo è ancora malvagio e corrotto, ma la verità è che nulla è più come prima, lui ha salvato il mondo dal peccato e ora tocca a noi investire i nostri talenti, farli fruttare per fare del bene, per migliorare ciò che già abbiamo e ciò che lasceremo». Con queste parole un detenuto del carcere di Cremona ha aperto, salutando il Vescovo, la Messa di Pasqua nella casa circondariale di Cremona celebrata la mattina di domenica 17 aprile alla presenza di monsignor Antonio Napolioni, affiancato dal diacono permanente Marco Ruggeri, operatore di Caritas Cremonese in Carcere, del cappellano don Graziano Ghisolfi e del cerimoniere don Flavio Meani, davanti ai detenuti, gli operatori e gli agenti della polizia penitenziaria e i volontari. Continua a leggere »

Luca Marca
TeleRadio Cremona Cittanova
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Incontri e scelte per una vita nuova. Le storie dei catecumeni che riceveranno i sacramenti durante la Veglia di Pasqua

Una coppia di coniugi e due giovani donne riceveranno dal Vescovo in Cattedrale Battesimo, Comunione e Cresima

Durante la solenne Veglia pasquale di sabato 16 aprile nella Cattedrale di Cremona il vescovo Antonio Napolioni amministrerà i sacramenti dell’iniziazione cristiana a quattro catecumeni che, nella notte più importante dell’anno liturgico, riceveranno Battesimo, Cresima e Prima Comunione.

«Una delle cose più belle per la comunità è vedere persone che scoprono la fede da adulte», ha dichiarato a margine della celebrazione don Luigi Donati Fogliazza, incaricato diocesano per il Catecumenato. «Incontrare persone che da adulte hanno scelto il Battesimo ci fa interrogare su che portata dovrebbe avere la fede nella nostra vita». E ha proseguito: «Per i catecumeni è un dono incontrare la comunità che li accoglie. Ma anche per la comunità è un dono incontrare loro».

Le storie di queste persone sono le più disparate. Tra loro c’è una coppia di sposi originari della Nigeria, Kenneth e Sofia, che vive a Cremona con i propri due figli ed è in attesa di un terzo. Dopo aver battezzato i bambini, ora anche i genitori si sentono pronti a fare questo passo.

E ancora, la storia di Regi, giovane ragazza di origine albanese. La sua famiglia è sempre stata cristiana, ma durante il regime comunista ha dovuto abbandonare la pratica religiosa e non ha potuto battezzare i figli. Dopo aver viaggiato tra Europa e America, Regi ha incontrato quello che poi è divenuto suo marito e, attraverso la figura della suocera Antonietta, si è innamorata del Signore.

C’è poi la vicenda di Alice, giovane nata nel 1996 a Sant’Ilario d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, da una famiglia di tradizione comunista che tra i valori impartiti ai propri figli non includeva la religione. Solo la figura del nonno, che viveva una sua dimensione spirituale molto personale, le è stata esempio durante l’infanzia. «Mio nonno leggeva la Bibbia da solo e a volte si rifugiava in chiesa quando non c’erano particolari celebrazioni – ricorda Alice –. Lo osservavo senza capire. Solo da adulta ho iniziato a farmi delle domande e nella fede ho trovato le risposte». Per Alice l’incontro con la religione è avvenuto a piccoli passi, grazie a Severina, madre del compagno, che è stata la porta di accesso verso un mondo a lei sconosciuto. «Serviva un certo percorso e maturazione per arrivare alla rivelazione. Nel 2018, al mio terzo viaggio ad Assisi, sono scoppiata in lacrime e ho capito che qualcosa era definitivamente cambiato». Alice non rinnega però le sue origini. «Il mio avvicinamento alla fede è un’integrazione del percorso precedente. Ci sono valori che possono essere condivisi, come il vivere secondo il bene comune o la genuinità nelle relazioni». La famiglia di Alice ha accolto piacevolmente questo suo desiderio e l’ha sostenuta nel suo percorso di conversione.

Ogni storia si situa in un contesto parrocchiale decisivo, quello del paese in cui si vive e da cui, attraverso l’apporto del parroco e di laici formati, sono stati accompagnati alla consapevolezza e alla scelta definitiva di entrare a far parte della comunità cattolica.

Il cammino del pre-catecumenato può avere durata variabile. Nella Diocesi di Cremona, dopo la richiesta formale al vescovo, dura circa due anni ed è scandito da cinque incontri, svolti in parte all’interno della parrocchia di appartenenza e successivamente a livello diocesano.

«La finalità del percorso – prosegue don Fogliazza – è favorire l’incontro tra i catecumeni che provengono da città diverse e contestualmente approfondire il Vangelo e la preghiera, che permette la crescita della propria fede in un clima molto sereno e familiare».

Sara Pisani
TeleRadio Cremona Cittanova
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La Sacra Spina torna in processione per le strade di Cremona

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Venerdì Santo. «Osiamo guardare alla croce di Cristo. Un Dio così noi non potevamo immaginarlo»

  Il rosso dei paramenti sacri è simbolo del dolore della passione e del martirio di Gesù. Nel giorno, il venerdì Santo, con tutta la Chiesa il vescovo Napolioni si prostra, in segno di umiliazione e compassione ai piedi dell’altare, col il volto nascosto, la fronte rivolta a terra, nel silenzio assoluto della Cattedrale. È l’immagine forte che introduce l’Azione Liturgica della Passione e morte … Continua a leggere »

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Messa Crismale, il Vescovo: «Non c’è pace senza grazia»

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Settimana Santa: il programma delle liturgie presiedute dal Vescovo

Tutte le celebrazioni in diretta sul nostro portale, i canali social diocesani e in tv su Cremona1

Con la Domenica delle Palme si aprono ufficialmente i riti della Settimana Santa. Le principali celebrazioni presiedute dal vescovo Antonio Napolioni in Cattedrale saranno proposte in diretta streaming sul nostro portale, sulla pagina Facebook DiocesiCremona e il canale YouTube, oltre che in tv su Cremona1 (canale 19 del digitale terrestre). Continua a leggere »

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Domenica delle Palme, il Vescovo: «Quest’anno i rami d’ulivo pesano veramente di più»

Photogallery completa della processione e della Messa  «Stamattina ho visto la foto di un bambino che ha perso la mamma in guerra: non per le bombe, ma per la fame, è morta di stenti in casa, magari proprio per privarsi del poco che aveva per darlo al figlio e al resto della famiglia. È è sepolta dietro casa e lui ogni giorno, adesso che ha … Continua a leggere »