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Presentato a Cremona il Rapporto Giovani 2017

Il 19 maggio in Comune nell'ambito dell'iniziativa “La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2017. Riflessioni e confronti su giovani e lavoro e sull’indicatore dei Neet”

Lavoro, innovazione e formazione sono le tre parole chiave per comprendere il futuro dei giovani italiani: questo è ciò che emerge dal Rapporto Giovani 2017 dell’Istituto Toniolo. Basato su un campione di oltre 9.000 giovani tra i 18 e i 32 anni, il rapporto fotografa il mondo giovanile, svelando aspettative, ansie e delusioni delle nuove generazioni italiane. Continua a leggere »

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Unitalsi a Loreto in comunione spirituale con Fatima

Già aperte le iscrizioni al pellegrinaggio di settembre a Lourdes e a luglio a Cremona l’incontro regionale dei giovani Unitalsi

Da Loreto a Lourdes. È questo il cammino che vede impegnata la sottosezione di Cremona dell’Unitalsi, di ritorno dal Santuario anconetano dove una trentina di persone si è fatta pellegrina dal 12 al 15 maggio scorsi. Senza dimenticare gli appuntamenti con il Rosario mensile e i gli incontri di formazione, lo sguardo va al classico pellegrinaggio francese (in pullman, anche attrezzato), in agenda da domenica 10 a venerdì 15 settembre, e che dovrebbe poter contare sulla presenza del vescovo Napolioni.

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Anche da Cremona in marcia per la Vita

Sabato 20 maggio la manifestazione per le vie di Roma

La vita va difesa, sempre: è questo, ancora una volta, il messaggio lanciato al Paese dal variegato popolo pro-life che sabato 20 maggio ha sfilato per le vie di Roma in occasione della VII edizione della Marcia nazionale per la Vita. Migliaia di persone – coppie, giovani, anziani, bambini, sacerdoti e religiosi – con bandiere e striscioni, tra cori mischiati a rosari e preghiere, hanno portato la loro testimonianza. E tra loro anche parecchi cremonesi. Continua a leggere »

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Verso l’anniversario dell’Apparizione a Caravaggio: il calendario delle celebrazioni

Mercoledì 17 maggio al via la Novena, venerdì 26 maggio i riti solenni con il vescovo Napolioni

 

Al via  mercoledì 17 maggio al Santuario S. Maria del Fonte, presso Caravaggio (Bg), la novena in preparazione al 585° anniversario dell’Apparizione della Vergine Maria a Giannetta. Nei giorni feriali due gli appuntamenti: alle 6.30 sarà celebrata la Messa; alle 17 sarà il Rosario meditato. Entrambi i momenti si concluderanno con la recita della supplica. Continua a leggere »

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Sintesi del Rapporto Giovani 2017

I dati del sono stati illustrati e commentati dal prof. Alessandro Rosina dell'Università Cattolica del Sacro Cuore

Alcuni dati del Rapporto Giovani 2017 sono stati illustrati e commentati da Alessandro Rosina, professore ordinario di Demografia e Statistica sociale, Facoltà di Economia e direttore del Laboratorio di Statistica applicata alle decisioni economico-aziendali, Università Cattolica del Sacro Cuore (sede di Milano). Nel corso del suo intervento è stato approfondito il tema “giovani e lavoro” con una particolare attenzione al fenomeno dei Neet, ragazzi che non studiano e non lavorano e che si trovano in una situazione di incertezza e difficoltà a costruire il proprio percorso futuro, ma che hanno gli stessi obiettivi e gli stessi sogni dei loro coetanei che lavorano e devono per questo essere incentivati con strumenti adeguati.

La fotografia del Rapporto Giovani 2017 del mondo giovanile italiano presenta una generazione in equilibrio precario tra rischi da cui difendersi e opportunità a cui tendere, con freni culturali e istituzionali alla messa pienamente in campo di tutto il proprio potenziale, troppo spesso misconosciuto e sottoutilizzato. Il 92,2% degli intervistati dichiara di non essere riuscito a realizzare i propri desideri formulati l’anno passato di uscire dalla famiglia di origine.

Sotto la lente d’ingrandimento del Rapporto Giovani 2017 gli snodi principali della transizione alla vita adulta: la formazione, il lavoro, l’autonomia e le scelte di vita a partire dalla scuola. In tale ambito il Rapporto Giovani restituisce il punto di vista dei giovani del contesto scolastico, non solo sulla sua capacità di essere luogo di apprendimento, ma anche su come incide sul benessere individuale e relazionale, oltre che sulle ricadute rispetto agli altri ambiti di vita. Oltre tre quarti del campione complessivo concorda nel sostenere che l’istruzione scolastica serve in primo luogo ad attrezzare la persona, accrescendone le abilità e le conoscenze (80,5%), promuovendo la capacità di ragionamento (75,9%) e di stare con gli altri (75,3%). Sei intervistati su dieci sono convinti che l’istruzione sia anche una risorsa utile per affrontare la vita (60,5%).

Certamente il Rapporto Giovani 2017 attesta come il percorso formativo sia determinante sulla carriera lavorativa, sia sulle pratiche di partecipazione sociale e politica. In tale contesto il 31% dei giovani con licenza media o titolo inferiore e il 31,6% dei qualificati ha dichiarato di aver svolto volontariato, la percentuale sale al 41,4% tra coloro che hanno concluso gli studi con il diploma di scuola superiore e al 51,7% nei laureati. Invece per quanto riguarda la partecipazione ad attività di pressione pubblica (petizioni, raccolte firme, manifestazioni di piazza, campagne di sensibilizzazione sui social network, etc…) il 61 % degli intervistati con la laurea ha dichiarato di avere preso parte, contro il 49,7% di quelli con licenza media o inferiore.

Una crescente attenzione viene, inoltre, assegnata alle soft (o life) skills, le cosiddette competenze traversali, in grado non solo di aumentare l’occupabilità, ma soprattutto di  trasformare il sapere tecnico in partecipazione di successo ai processi innovativi. I dati del Rapporto giovani mostrano come la consapevolezza di aver maturato tali competenze sia sensibilmente maggiore tra i laureati (63%) rispetto a chi ha avuto percorsi di formazione più breve: diplomati 55%, licenza media 50%, qualifica professionale 47%.

Il Rapporto Giovani 2017 punta l’attenzione in particolare su due tappe cruciali del processo di transizione alla vita adulta: l’autonomia dai genitori e la formazione di una propria famiglia. I dati mostrano come rispetto ad aspettative e progettualità i giovani italiani non si distinguano in modo rilevante rispetto ai coetanei degli altri paesi europei, mentre più ampio che altrove è il divario tra ciò che vorrebbero fare e quello che riescono effettivamente a realizzare. Lavoro e situazione economica rappresentano, infatti, per oltre il 70% degli intervistati un elemento che ha pesato abbastanza o molto nell’impedire l’uscita dalla casa dei genitori. A conferma dell’importanza dei fattori oggettivi, la categoria più penalizzata risulta, come era logico attendersi, quella dei Neet, per la quale lavoro e congiuntura economica sono stati ostacoli rilevanti in più dell’80% dei casi (83% per il lavoro, 84,6% per la situazione economica).

Proprio a loro viene dedicata un’attenzione particolare dal Rapporto Giovani 2017 dal quale emerge come al «non» studio e lavoro tendono ad associarsi anche altri «non» sul versante delle scelte di autonomia, di formazione di una famiglia, di partecipazione civica, di piena cittadinanza. Dal quadro si evidenzia un profilo di Neet con caratteristiche e comportamenti ben identificabili attraverso le attività svolte sui social network, sia sul versante delle preferenze e dell’uso come intrattenimento sia – anche se in modo minoritario – sulla ricerca di informazioni legate al lavoro e utili per uscire dalla condizione di «stallo e inattività». Ad esempio il 50% dei Neet passa almeno un’ora su Facebook e poco meno del 20% addirittura più di tre ore.

Il Rapporto Giovani 2017 esplora anche l’atteggiamento delle nuove generazioni verso il confronto tra culture e la possibilità di un destino comune senza confini. Quello che emerge è il ritratto di una generazione che non vorrebbe chiudersi, ma aprirsi al futuro e al mondo con un’Europa politicamente più forte verso l’esterno e socialmente più solida all’interno. Ma anche consapevole delle difficoltà, disillusa nei confronti delle istituzioni, timorosa – soprattutto nelle sue componenti culturalmente e socialmente più fragili – di trovarsi abbandonata di fronte ai rischi di aperture e cambiamenti, senza poter davvero accedere a nuove opportunità. Basti pensare che il 70,8% dei giovani italiani lavorerebbe all’estero con una percentuale più elevata rispetto ai coetanei delle altre nazioni.

Il Rapporto Giovani 2017 attesta anche come i Millennials siano aperti alla sperimentazione di nuove forme di interazione sociale, di confronto orizzontale, di scambio e condivisione di informazione in rete, anche di partecipazione sociale e politica dal basso. Il 90,3 % dei giovani del campione dichiara di possedere un account su Facebook. Ad esso fa seguito, ma a significativa distanza Instagram rispetto al quale la percentuale di chi dichiara di avere un account attivo si ferma al 56,6%.

L’atteggiamento della maggioranza dei giovani non è comunque ingenuo, anche se è abbastanza diffusa l’esperienza di situazioni negative (come trovarsi vittime consapevoli o inconsapevoli di «bufale», trolling e hate speech). In tale ambito, i giovani che hanno dichiarato di avere avuto una esperienza diretta di trolling sono il 37,7% come «spettatore» della vicenda; il 13% come vittima e, infine, una quota minoritaria, ma comunque importante, pari al 9,3%, come responsabile.

Il Rapporto Giovani 2017 ci presenta anche un universo giovanile non scevro da comportamenti a rischio (come avere rapporti sessuali occasionali non protetti, il consumo di droghe, l’abuso di alcol), mettendoli in relazione con norme sociali, tipo di rapporto con i genitori e dimensione morale. I dati indicano che non si tratta di comportamenti nel complesso marginali, dato che quasi un intervistato su due dichiara di aver tenuto almeno una delle condotte a rischio negli ultimi dodici mesi; la frequenza è però spesso occasionale.

«L’insieme delle analisi proposte restituisce il quadro di una generazione che ha necessità di essere capita, di non essere sovraccaricata di aspettative da parte delle generazioni più mature, ma di essere aiutata a dar forma ai propri desideri e incoraggiata, con strumenti adeguati, a trasformarli in solidi progetti di vita – ha spiegato Alessandro Rosina – una generazione che vuole mettersi alla prova e poter esprimere il proprio protagonismo positivo nel mondo che cambia».

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I giovani oltre gli stereotipi

Mentre in Diocesi prosegue la fase di ascolto del Sinodo, presentati a Cremona i dati del Rapporto Giovani 2017 dell'Istituto Toniolo

Anche la Diocesi di Cremona era presente, con alcuni operatori della Federazione Oratori Cremonesi della Caritas, alla presentazione dell’ultimo Rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo, lo scorso 19 maggio in Comune, a Cremona. L’edizione 2017 è quasi interamente dedicata allo scottante tema del lavoro giovanile, nelle sue aspettative e purtroppo nelle sue frustrazioni, con quel dato schiacciante dei 2 milioni di NEET (giovani che non lavorano, non entrano nel circuito di apprendistato né studiano) che la dice lunga sul profilo del futuro giovane. Continua a leggere »

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Prime informazioni logistiche sulla mattinata del Papa a Bozzolo sulla tomba di don Mazzolari

Entro il 4 giugno le richieste dei pass per sacerdoti, religiosi e membri del Consiglio pastorale diocesano. In definizione le modalità di accesso dei fedeli in piazza e lungo il percorso

Insieme alla lettera indirizzata alla Diocesi dal vescovo Napolioni in vista della visita del Papa a Bozzolo, diffuse le prime indicazioni sul programma della mattinata del 20 giugno, così come sulle modalità di partecipazione all’evento, senza tralasciare naturalmente alcuni suggerimenti concreti per prepararsi nella preghiera all’atteso evento. Continua a leggere »

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Macerata-Loreto, iscrizioni aperte sino al 28 maggio

Pullman in partenza da Cremona per permettere il pellegrinaggio che si terrà nella notte tra il 10 e l'11 giugno

Anche quest’anno il movimento di Comunione e Liberazione di Cremona propone il pellegrinaggio a piedi per 28 chilometri tra Macerata e Loreto, nella notte tra il 10 e l’11 giugno 2017, che ha per tema “Mi ami tu?”. Il pellegrinaggio è un gesto di fede popolare, scandito dalla preghiera, dal canto e dal silenzio, cui partecipano ogni anno migliaia di persone da tutta Italia. Quest’anno, in particolare, si desidera offrire il sacrificio del cammino per le popolazioni colpite dal terremoto in quelle zone. Continua a leggere »

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