Si tenuto martedì 30 aprile, presso l’auditorium Santa Croce di Casalmaggiore, l’incontro “Europa com’è, Europa che vogliamo” organizzato dal circolo ACLI locale. Relatore il prof. Filippo Pizzolato, docente di Diritto dello Stato preso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Milano, nonché uno dei maggiori esperti di questioni europee. Continue reading »
Interverrà una coppia di sposi di Soresina: Pietro Lacchini ed Elena Andrusiani
Continua il percorso “Chosen” organizzato dalla Pastorale giovanile della Zona II: cinque incontri per mettere in luce l’importanza della scelta nel periodo della giovinezza. Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 5 maggio all’oratorio di Casalbuttano alle ore 18. Il tema di questo ultimo incontro sarà “Scelgo l’amore, quello vero – Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi”. Interverrà una coppia di sposi soresinese: Pietro Lacchini ed Elena Andrusiani, Continue reading »
Con intervento di don Maurizio Lucini e del pastorale metodista Nicola Tedoldi, con intermezzi del musicista Marco Guareschi
“Il Risorto, giardiniere e custode del Creato. Dialoghi e armonie per una ecologia integrale”. Intorno a questa tematica, di straordinaria attualità, anche e non solo ecclesiale, si svilupperà l’incontro che avrà luogo domenica 5 maggio, alle 1600, al Centro pastorale diocesano di Cremona, in via S. Antonio del Fuoco. Continue reading »
L'evento è stato promosso sabato 27 aprile presso l’auditorium Santa Croce dall’Associazione culturale Arrahma
Una serata di altissimo livello quella organizzata dall’Associazione culturale Arrahma (misericordia la traduzione in italiano) che si è svolta a Casalmaggiore sabato 27 aprile, intitolata “Convivere insieme in pace ed armonia”. A sedere al tavolo dei relatori i rappresentanti di diverse religioni presenti sul territorio casalasco, per condividere l’idea che la convivenza tra espressioni di fedi differenti sia non solo auspicabile, ma assolutamente possibile. Continue reading »
Anche una delegazione della Federazione Oratori Cremonesi ha preso parte ai lavori nell'assise di Palermo
“Dare casa al futuro” è il titolo delle Linee programmatiche della Pastorale giovanile della CEI annunciate a conclusione del convegno delle pastorali giovanili diocesane svoltosi a Palermo e che ha visto la partecipazione anche di una rappresentanza della Federazione Oratori Cremonesi. Continue reading »
È un salto di qualità quello che serve al Paese per il futuro del lavoro. Una rinnovata cultura del lavoro, dell’impresa e della democrazia che affondi le sue radici in quei valori di fondo della nostra società e in quella sapienza cristiana e civile che è viva in molte anime del mondo imprenditoriale e del terzo settore. Essa rappresenta, anche per il lavoro 4.0, un fondamento solido, generativo e capace di ripristinare quegli anticorpi sociali che sembrano essere sin qui venuti meno nella politica come nell’economia del profitto e dello scarto
Negli ultimi dodici mesi sono state spese molte parole sul lavoro. Sia su quello non c’è, e che per questo richiede un sistema di welfare adeguato ai bisogni di coloro che non riescono a trovare un impiego o che sono usciti dalle dinamiche del mercato del lavoro; sia su quello che c’è, ma che si scontra con le problematiche di un’economia globale e con l’incalzare dell’evoluzione tecnologica, che genera opportunità ma anche minacce. Continue reading »
Anche la Federazione Oratori Cremonesi rilancia l'evento organizzato dal Sermig–Arsenale della Pace di Torino
Si svolgerà sabato 11 maggio a Bergamo il 6° Appuntamento dei Giovani della Pace, organizzato dal Sermig–Arsenale della Pace di Torino, realtà di solidarietà fondata da Ernesto Olivero. Attese decine di migliaia di giovani da tutta Italia, con la presenza anche di delegazioni di altri Paesi per dire “Basta guerre! Facciamo la Pace”, come recita lo slogan dell’iniziativa realizzata in collaborazione con Diocesi, Comune e Provincia di Bergamo. Testimonianze, musica, parole, incontri faccia a faccia tra giovani e adulti nel segno di un patto tra le generazioni per fare della Pace un impegno concreto. Un appuntamento rilanciato anche a livello diocesano dalla Federazione Oratori Cremonesi: info e iscrizioni su www.giovanipace.org.
Nel Documento “La libertà religiosa per il bene di tutti. Approccio teologico alle sfide contemporanee” il linguaggio è chiaro, come chiara è l’impostazione. La difficoltà risiede nella complessità dell’argomento e nell’accezione del linguaggio quando venga collocato, secondo il documento stesso, non in una zona di confine in un qualche modo da superare ma sulla soglia della porta da cui osservare quanto accade per poter intervenire con la propria vita
La densità del Documento recentemente emanato – “La libertà religiosa per il bene di tutti. Approccio teologico alle sfide contemporanee” (Commissione teologica internazionale) – risulta immediatamente al solo scorrere la successione dei sette capitoli in cui si articola. Continue reading »
Nella Messa a Santa Marta, il Papa ricorda Caterina da Siena, nel giorno della memoria liturgica, pregando per la Chiesa, l'Italia e l'Europa
Emblema dell’unità della Chiesa, capace con la forza della preghiera di cambiare il corso degli eventi, luce ancora oggi a cui guardare per illuminare l’Europa e l’Italia, percorse da momenti difficili. Papa Francesco, all’inizio della Messa del mattino a Casa Santa Marta, ha ricordato l’odierna festa di Santa Caterina da Siena, vergine e dottore della Chiesa, dichiarata 80 anni fa da Pio XII “Patrona d’Italia” e da Giovanni Paolo II, nel 1999, “Compatrona d’Europa”.
Oggi è la festa di santa Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa. Lei ha lavorato tanto per l’unità della Chiesa, pregava tanto, lavorava tanto. Preghiamola per la Chiesa, che aiuti l’unità della Chiesa, che aiuti l’Italia in questo momento difficile e che aiuti l’unità dell’Europa.
Papa Francesco su Santa Caterina da Siena, Casa Santa Marta 29-04-2019
Unità della Chiesa
Francesco mette in luce dei tratti della santa che a lui sono molto cari. Il richiamo, ad esempio, all’unità della Chiesa è più volte risuonato nel suo Magistero. Solo nello scorso mese di ottobre aveva invitato a pregare il Santo Rosario, ogni giorno, per chiedere alla Vergine Maria e a San Michele Arcangelo di proteggere la Chiesa dal diavolo che mira a dividere la comunità cristiana. Nell’omelia della Messa a Casa Santa Marta, il 12 settembre 2016, il Papa aveva messo in guardia dal pericolo delle divisioni interne sempre a causa del male:
E le divisioni nella Chiesa non lasciano che il Regno di Dio cresca; non lasciano che il Signore si faccia vedere bene, come è Lui. Le divisioni fanno sì che si veda questa parte, quest’altra contro di questa, contro di… Sempre contro! Non c’è l’olio dell’unità, il balsamo dell’unità. Ma il diavolo va oltre, non solo nella comunità cristiana, va proprio alla radice dell’unità cristiana.
Italia, momento difficile
L’altro richiamo di Francesco riguarda l’aiuto che Santa Caterina può dare “in un momento difficile” per l’Italia. Nell’incontrare il capo dello Stato italiano Sergio Mattarella al Quirinale, il 10 giugno 2017, Francesco aveva messo in luce le criticità che molti italiani incontrano e alle quali ancora oggi è necessario dare risposte, tra queste il lavoro, le politiche famigliari e l’accoglienza ai migranti.
Ribadisco l’appello a generare e accompagnare processi che diano luogo a nuove opportunità di lavoro dignitoso. Il disagio giovanile, le sacche di povertà, la difficoltà che i giovani incontrano nel formare una famiglia e nel mettere al mondo figli trovano un denominatore comune nell’insufficienza dell’offerta di lavoro, a volte talmente precario o poco retribuito da non consentire una seria progettualità. È necessaria un’alleanza di sinergie e di iniziative perché le risorse finanziarie siano poste al servizio di questo obiettivo di grande respiro e valore sociale e non siano invece distolte e disperse in investimenti prevalentemente speculativi, che denotano la mancanza di un disegno di lungo periodo, l’insufficiente considerazione del vero ruolo di chi fa impresa e, in ultima analisi, debolezza e istinto di fuga davanti alle sfide del nostro tempo.
In un mondo che conosceva bene il dramma di muri e divisioni, era ben chiara l’importanza di lavorare per un’Europa unita e aperta e la comune volontà di adoperarsi per rimuovere quell’innaturale barriera che dal Mar Baltico all’Adriatico divideva il continente. Tanto si faticò per far cadere quel muro! Eppure oggi si è persa la memoria della fatica. Si è persa pure la consapevolezza del dramma di famiglie separate, della povertà e della miseria che quella divisione provocò. Laddove generazioni ambivano a veder cadere i segni di una forzata inimicizia, ora si discute di come lasciare fuori i “pericoli” del nostro tempo: a partire dalla lunga colonna di donne, uomini e bambini, in fuga da guerra e povertà, che chiedono solo la possibilità di un avvenire per sé e per i propri cari.
Fede incrollabile
Santa Caterina da Siena era stata già citata da Papa Francesco all’udienza generale del 29 aprile 2015, avendone ricordato la vita come esempio per superare le difficoltà della vita, per affidarsi al Signore senza paura, auspicando di vedere nella mistica la forza di non tacere, nemmeno con i potenti.
Oggi celebriamo la festa di Santa Caterina da Siena, Patrona d’Italia e d’Europa. E salutiamo con un applauso la nostra Patrona! La sua esistenza faccia comprendere a voi, cari giovani, il significato della vita vissuta per Dio; la sua fede incrollabile aiuti voi, cari ammalati, a confidare nel Signore nei momenti di sconforto; e la sua forza con i potenti indichi a voi, cari sposi novelli, i valori che veramente contano nella vita familiare.
Da analfabeta a mistica
Ventitreesima figlia del tintore Jacopo Benincasa e di monna Lapa Piacenti, Caterina nasce a Siena nel popolare rione di Fontebranda, nella contrada dell’Oca, il 25 marzo 1347. Semianalfabeta, già a 12 anni la vollero dare in sposa ma si oppose, entrando da adolescente nell’ordine domenicano delle “Mantellate”, dedite ad opere di carità e alla preghiera. Pur avendo imparato a leggere e a scrivere, preferì sempre dettare le sue profonde riflessioni culminate nel “Dialogo della Divina Provvidenza”, terminato nel 1378, due anni prima della morte. Mistica di grande spessore, voce forte per potenti e alti dignitari, si spese per la pace in Europa e perché il papato da Avignone tornasse a Roma. Morì nella capitale a soli 33 anni, nel 1461 venne canonizzata da Papa Pio II.
In occasione della festa dei lavoratori pubblichiamo l'intervento di Michele Fusari, presidente MCL di Cremona, Crema e Lodi
“Il capitale umano al servizio del lavoro“ è il titolo del messaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace per la festa del 1° maggio. La dignità della persona passa attraverso la sua capacità di essere utile e di contribuire al progresso sociale e civile: questo il tema centrale del messaggio della Chiesa italiana per la festa del lavoro. “Attraverso il lavoro” è il modo in cui il Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) da sempre afferma l’essenzialità del lavoro per la dignità dell’uomo e per lo sviluppo di tutta la comunità. Continue reading »