A Castelleone la Settimana della disabilità

Intervista Gianluigi Valcarenghi, consigliere comunale delegato al Terzo settore e al volontariato

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Dal 28 novembre al 5 dicembre a Castelleone si tiene la Settimana della disabilità. Abbiamo rivolto alcune domande a Gianluigi Valcarenghi, consigliere comunale delegato al Terzo settore e al volontariato, per conoscere i motivi di questa iniziativa.

Perché l’Amministrazione Comunale di Castelleone ha deciso di dedicare una settimana al tema della disabilità?

«L’arte e la cultura sono patrimonio di tutti, disabili compresi e per chi ha una disabilità avere la possibilità di esprimersi artisticamente è prezioso ed importante. Il corpo, anche quando non risponde perfettamente ai comandi è ugualmente un mezzo per esprimersi, questo viene fatto non per mostrare difetti fisici, problemi e difficoltà, al contrario, è un momento dove si esprime ciò che si è veramente. In queste occasioni il fisico, il corpo, non conta, si evade dalla realtà e si porta lo spettatore nel proprio mondo interiore che è ciò che vuole fare ogni artista disabile o normodotato che sia. Per questi motivi l’Amministrazione Comunale ha fortemente voluto celebrare la giornata della disabilità, anzi ha voluto andare oltre, organizzando la settimana della disabilità».

Com’è stata accolta la proposta dell’Amministrazione comunale?

«Con entusiasmo e non abbiano dovuto faticare per coinvolgere le associazioni, infatti, il lavoro e i rapporti costruiti in questi anni con le diverse associazioni di volontariato hanno fatto sì che fossero loro stesse a proporsi e a proporre».

Com’è strutturata la Settimana della disabilità?

«Il primo appuntamento sarà il 29 novembre con Faber a modo nostro per la regia di Max Bozzoni, spettacolo realizzato con Il Seme di Castelleone, l’ANFASS di Crema, il Centro Primavera di Camisano, Camminiamo insieme di Rivolta D’Adda Cooperativa Altana, Lo Scricciolo di Fiesco. La seconda serata sarà il 2 dicembre con un gruppo di adolescenti impegnati in una cena al buio guidati e accompagnati da Davide Cantoni, un giovane ipovedente. Con la cena si vuol far vivere a chi vede, in modo assolutamente non drammatico, simpatico, amichevole e naturale, la quotidianità di una persona non vedente e sensibilizzare i ragazzi sulle problematiche che il disabile visivo si trova a fronteggiare quotidianamente. Questa iniziativa è stata fortemente voluta dal nuovo vicario dell’Oratorio, don Matteo Alberti,  che ha individuato nei ragazzi sino ai 18 anni il target a cui riferirsi. L’ultimo appuntamento sarà il 3 dicembre, l’Associazione Liberi e forti con Anfass, Unione Ciechi, Ballo Anch’io e la scuola di danza Sporting Chieve proporranno lo spettacolo  “A svegliarmi ci pensa la vita 2.0”, dove il tema principale è quello di raccontare la meraviglia di danzare oltre i limiti e di vivere sempre con il sorriso sulle labbra, abbracciando le differenze. Ringrazio tutti per la disponibilità e per l’attenzione dimostrata al tema disabilità, soprattutto la Pro Loco perché se questi eventi sono possibili è anche e soprattutto grazie alla Pro Loco e in modo particolare al Presidente Antonio Ruggeri».

Locandina

Eugenio Clerici
TeleRadio Cremona Cittanova
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