Il vescovo Antonio Napolioni ha incontrato, venerdì 21 giugno, il consigli pastorale e affari economici unitari delle parrocchie viadanesi. Durante l’incontro sono state affrontate alcune questioni: in primis la futura gestione degli oratori cittadini e l’imminente attivazione della “Casa dei talenti”, la nuova sede Caritas (in foto). La riunione si è tenuta proprio nei nuovi spazi (l’ex banca Cariplo di largo De Gasperi).
La riflessione del Vescovo è stata preceduta dalle relazioni del parroco don Antonio Censori e del vicario don Piergiorgio Tizzi. Questi hanno fatto il punto sulla situazione della parrocchia: una sorta di bilancio in vista di un profondo cambiamento, in quanto nei prossimi mesi si assisterà a un rinnovamento (e a una diminuzione numerica) dei sacerdoti che prestano servizio in città.
A luglio inizierà il trasloco della Caritas dall’attuale sede provvisoria in piazzale Baroni a quella definitiva presso la “Casa dei talenti”. «Un’ex banca – ha spiegato don Censori – diventerà luogo in cui i talenti delle persone, invece di essere sotterrati, come nella parabola evangelica dovranno essere fatti valere. L’auspicio è che questo diventi un luogo di ricchezza umana, opportunità di incontro e accoglienza».
Sicuramente i nuovi spazi – che occupano una superficie complessiva di 640 metri quadrati – consentiranno da subito di gestire con maggior agio le attività caritative (distribuzione pacchi alimentari, raccolta e redistribuzione abiti usati, colloqui di orientamento e sostegno per famiglie in difficoltà). La sede – già arredata in parte coi mobili “ereditati” dalla banca, e i parte con altri donati da aziende locali – potrà essere abbellita con uno spazio bimbi e un angolo lettura. Si dovrà comunque costruire un vero e proprio progetto di gestione che sfrutti e valorizzi pienamente i locali: sala conferenze da 150 posti, spazio per feste, uffici per riunioni di associazioni e altri gruppi, eccetera.
Per quanto riguarda gli oratori, si è fatto il punto dopo il primo anno di attivazione del progetto – stilato dalla Commissione oratori nel corso di una lunga riflessione – che ne prevedeva la suddivisione non più sulla base della residenza (in passato i ragazzi venivano indirizzati al centro giovanile più vicino a casa), bensì sulla base dell’età (quest’anno l’oratorio di Castello è stato riservato ai bambini, e quello di San Pietro agli adolescenti). Per il futuro, si dovranno considerare alcune evidenze: la frequenza in generale è calata, i costi di gestione di due strutture sono pesanti da sostenere, il numero degli adulti volontari per l’assistenza è insufficiente e l’anno prossimo la direzione sarà affidata a un solo sacerdote.
«Il vescovo – riassume don Censori – ci ha pertanto dato un’indicazione precisa: concentrare le attività oratoriane su una sola delle due strutture. L’altra dovrà restare a disposizione per differenti attività pastorali».
Mons. Napolioni ha chiarito che Viadana dovrà sempre più diventare una comunità parrocchiale unica, capace di lavorare insieme seppur nel rispetto delle identità. «Vi invito – ha sottolineato – ad affrontare le sfide della vita reale. Quali sono le cose belle che si vivono e realizzano in parrocchia? Come si può lavorare, a partire da queste, per rafforzare il senso di comunità?».