
È stata presentata presso la sede di Cremona del Credito Padano, in videocollegamento con l’auditorium della banca a Castel Goffredo, la seconda edizione di ConSolida, il crowdfunding di Credito Padano realizzato in partnership con Ginger Crowdfunding, che gestisce la piattaforma di raccolta fondi online ideaginger.it.
Dopo il successo della prima edizione, in cui sette associazioni locali hanno raccolto oltre 70 mila euro complessivi, la banca sarà di nuovo a fianco del Terzo settore per confermare il valore della collaborazione tra istituzioni, cittadini e associazioni. In apertura il presidente Arnaldo Ghisotti, ha illustrato alla platea di rappresentanti di enti del non profit territoriale, l’importanza per un istituto dal forte dna cooperativo di promuovere il benessere della comunità e lo sviluppo del territorio.
Con questa iniziativa, il cui nome nasce dall’unione delle parole “condividi” e “solidarietà”, la banca ha rinnovato il suo impegno verso le associazioni del Terzo settore, che con questo progetto potranno dotarsi di strumenti e risorse adeguate ad affrontare le sfide di un’epoca complessa e in costante evoluzione.
Attraverso ConSolida la banca si rivolge alla comunità, perché «la comunità siamo noi – ha detto il presidente Ghisotti – la comunità sono le persone che la vivono. La comunità ha molte esigenze che noi ben conosciamo, non sono soltanto necessità economiche, ma anche necessità solidali, sociali, culturali. Per questo attraverso e grazie alla Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo abbiamo attivato questa forma di crowdfunding».
Ha poi preso la parola Elisa Fusaro, responsabile comunicazione, sostenibilità, innovazione cooperativa presso Federazione Lombarda BCC: «la Federazione Lombarda delle BCC – ha detto – è una sorta di casa comune di tutte le banche di credito cooperativo della Lombardia. Questo progetto è un progetto regionale, che noi abbiamo chiamato community funding perché, le nostre sono banche di comunità e anche dal nome stesso dell’iniziativa, Community Funding, abbiamo voluto declinare il crowdfunding in un crowdfunding di comunità».
Fusaro ha poi riassunto i numeri dell’iniziativa ConSolida: «Ad oggi a livello regionale sono 12 le banche che hanno aderito a questa iniziativa. Grazie al loro impegno sono state state accompagnate oltre 260 associazioni e sono stati raccolti più di 3 milioni di euro da oltre di 23.000 donatori».
A seguire Agnese Agrizzi, amministratore delegato e founder di Ginger Crowdfunding, ha illustrato l’origine di IdeaGinger e spiegato il funzionamento di una campagna di raccolta. Ad oggi la piattaforma è stata capace di dare visibilità e opportunità a moltissimi enti del Terzo settore, con una raccolta di oltre 14,5 milioni di euro e un tasso di successo del 96%, che polverizza la media nazionale di successo delle campagne di crowdfunding che si attesta attorno al 40%.
Agrizzi ha però tenuto a sottolineare che «la cosa bella del crowdfunding è che non soltanto vediamo il numero, la quantità, la “crowd”, la comunità che ha finanziato, ma la conosciamo per nome, perché sulla piattaforma troviamo tutti i nomi e cognomi delle persone che hanno fatto una piccola o grande donazione. Persone che non solo hanno donato, ma che hanno anche deciso di mettere il proprio nome a fianco dell’ente che stanno sostenendo. È una raccolta di firme, oltre che una raccolta di fondi. È una raccolta di partecipazione. Il crowdfunding diventa un’azione pubblica che ispira altri, che saranno così coinvolti e vorranno entrare a far parte di questa staffetta solidale».
Il crowdfunding è però uno strumento pragmatico. Questo implica che gli enti che aderiscono al progetto non raccoglieranno genericamente fondi in funzione della propria mission, ma dovranno presentare un progetto preciso e raccogliere in un determinato lasso di tempo, «che di solito va dai 45 ai 60 giorni», ha poi spiegato Luca Borneo, responsabile della piattaforma Idea Ginger. Borneo ha approfondito le caratteristiche del progetto ConSolida e spiegato quali sono le caratteristiche necessarie per aderire e partecipare all’iniziativa.
Nel farlo ha chiamato sul palco due delle realtà cremonesi che hanno raccolto con successo in occasione della prima chiamata di ConSolida: Auser e Liceo Vida. Maria Teresa Barbieri e Giuseppe Taino di Auser – Insieme Città Di Cremona hanno dunque illustrato il successo della raccolta Un tassello di solidarietà. Da oltre un decennio l’associazione cremonese si occupa del servizio di trasporto rivolto alle persone più fragili – anziani, bambini e minori con disabilità – e l’obiettivo del loro progetto era correlato all’ampliamento del proprio parco mezzi. La raccolta di 11.786 Euro, a fronte di una richiesta iniziale di 8.000, gli ha permesso di acquistare un nuovo mezzo.
La professoressa Caterina Piva del Liceo Vida – Scuole Diocesi di Cremona ha poi raccontato l’esperienza positiva del progetto Abili a modo nostro. I 13.040 Euro raccolti, a fronte dei 7.000 inizialmente richiesti, permetteranno di assegnare a due studenti del liceo con disabilità una Borsa lavoro ancora più cospicua di quella inizialmente ipotizzata. Il ragazzo e la ragazza protagonisti di questa iniziativa potranno così essere inseriti in un progetto che darà loro l’opportunità di crescere, acquisire autonomia e diventare cittadini attivi e consapevoli.
Insieme a Luca Borneo i protagonisti di questi successi hanno invitato tutte le realtà presenti ad aderire al percorso di formazione che si terrà il 19, 24 e 26 novembre dalle 17 alle 19, e alla successiva candidatura per i nuovi progetti di raccolta, che avrà termine il 14 gennaio 2026.
In chiusura Maria Pia Pedroni, referente del Credito Padano per l’iniziativa ConSolida, ha illustrato le modalità di partecipazione al progetto e di lancio delle campagne di raccolta, il cui successo è vincolato al raggiungimento di almeno il 90% dei fondi richiesti, al quale scatta il contributo del 10% offerto dalla banca, che si fa carico anche dei costi del percorso formativo. In assenza di questo requisito, che sposa la formula di raccolta della piattaforma Ginger “o tutto o niente”, le donazioni fatte saranno restituite.
Pedroni ha infine invitato i rappresentanti degli enti a relazionarsi con la banca per avviare un percorso che ha già portato grandi frutti e aiutato le associazioni a conoscere nuove modalità di proposizione di raccolta.













