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Occorre vivere alla maniera di Dio, felici delle piccole cose, aprendosi all’abbraccio della fede con l’umiltà di chi, anche all’ultimo posto, non dimentica la pienezza d’amore che riceve dal Signore. Con quest’auspicio il vescovo Antonio Napolioni nella Messa presieduta nella mattina di domenica 16 febbraio a Sabbioneta, nel Mantovano, ha concluso la tre-giorni di visita pastorale alla comunità pastorale “Maria Madre di Dio” che comprende le parrocchie di Sabbioneta, Breda Cisoni, Ponteterra e Villa Pasquali. Dal santuario di Vigoreto, quasi una quinta parrocchia di questa comunità, che ha ospitato venerdì mattina il momento di accoglienza del vescovo, fino alla celebrazione nella parrocchiale di Santa Maria Assunta, tutte e quattro le parrocchie dell’unità pastorale sono state coinvolte in questa visita.
Molto sentito l’incontro di venerdì pomeriggio fra il vescovo e gli anziani ospiti della casa di riposo Serini di Sabbioneta, entusiasti ed emozionati di conoscere il pastore della Chiesa cremonese. Per molti di loro è stata una prima volta, indimenticabile.
Raffica di interlocuzioni, molte delle quali assolutamente non banali, nell’incontro con gli adolescenti e i giovani, che hanno posto al vescovo tante domande che hanno dato spunto ad approfondimenti di vario genere.
Dei pregi e dei difetti di Sabbioneta e delle sue frazioni hanno invece parlato a monsignor Napolioni il sindaco Marco Pasquali e gli amministratori comunali nell’incontro di sabato pomeriggio in municipio, presenti gli esponenti delle forze dell’ordine e dell’imprenditoria locale. Fra le pieghe di quest’appuntamento è emerso come Sabbioneta, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità, abbia una dimensione territoriale notevole a fronte di una popolazione non certo numerosa, capace di superare di poco i 4mila abitanti. Questo significa che le risorse per mantenere (anche) il suo vasto patrimonio storico-artistico (solo le chiese sono diciotto, una più bella dell’altra) non sono molte e questa è una situazione che viene tenuta ben presente.
Molto partecipata la Messa di domenica mattina, concelebrata dal parroco don Samuele Riva e dal vicario don Claudio Bressani, è stata accompagnata dalle voci dei cantori della corale “Pane di vita” diretta da Fabio Serini ed accompagnata all’organo da Enrico Rossi. Prendendo spunto dal Vangelo dedicato alle Beatitudini, il vescovo ha esortato i fedeli a riconoscere Gesù come l’uomo delle Beatitudini («Lui che si è lasciato fare tutto il male per vincerlo con la logica del perdono e della vita») per vivere da Dio, cioè alla maniera di Dio.
Al termine della celebrazione don Riva ha ringraziato il vescovo per questa tre-giorni di ascolto, di incontro e di dialogo: «Sabbioneta, che è famosa per le bellezze artistiche – ha sottolineato –, diventi sempre più icona di una comunità cristiana affinché chi viene da noi rimanga ammirato non solo dalle nostre chiese, ma anche dalla nostra comunità”.
Per il vescovo, a ricordo di questa visita pastorale, il dono di un’icona della Madonna di Vigoreto.
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