Category Archives: News

image_pdfimage_print

Lunedì 14 marzo la presentazione della tesi di laurea di don Simone Duchi “L’impeccabile libertà di Gesù”

Appuntamento alle 21 al Centro pastorale diocesano: insieme all’autore interverrà il prof. Franco Verdi

Sarà presentato lunedì 14 marzo, alle 21, presso il Centro pastorale diocesano di Cremona, la pubblicazione della tesi di laurea di don Simone Duchi, sacerdote cremonese classe 1987, originario della parrocchia di S. Ilario in città, ordinato presbitero nel giugno del 2013 e da allora in servizio pastorale ad Antegnate come vicario. Insieme all’autore interverrà il prof. Franco Verdi. Di seguito la presentazione a cura dell’autore.

 

Un Salvatore impeccabile

Il pensiero credente alla prova della libertà di Cristo

Quale che ne sia la forma o lo stile, dalla preghiera alla catechesi, dalla meditazione alla teologia, la persona di Gesù è fonte di perenne fascino per il pensiero cristiano, in ogni epoca della sua storia. Lo studio “L’impeccabile libertà di Gesù” intende onorarne la serietà verificando la correttezza e la forza d’un capitolo doverosamente assunto nell’insegnamento della Chiesa e nel manuale di cristologia in particolare come suo luogo d’intelligenza.

Per far avvertire in massima sintesi il nodo critico della questione (ridestando al contempo l’interesse per un problema più vivo ed interessante di quel che si potrebbe credere) basta annodare tra loro alcune necessarie affermazioni di fede: quale buon cristiano negherebbe mai che Gesù è vero uomo e vero Dio, Figlio fatto carne? E quale buon cristiano non pensa, altrettanto rettamente, che egli sia davvero libero, che la sua obbedienza alla volontà del Padre sia sincera ed autentica? Pena la smentita della propria fede, nessuno. Stanti così le cose, Gesù è impeccabile: qualora infatti potesse peccare, il Figlio di Dio potrebbe peccare, il che è assurdo, prima che un’ingenua bestemmia. Se però appunto è impeccabile e non può che eseguire la volontà del Padre a lui nota, dove sta la sua libertà nel compiere quel che non ha scelta di fare? E dove la sua fraternità con noi, che sperimentiamo ahimé cosa significhi cadere e ricadere nella tentazione?

Non appena l’intelligenza credente riflette su quest’evento sembra porre da sé l’inizio della contraddizione delle verità che afferma: questo studio intende perciò a maggior ragione darle voce ed illuminarne l’impegno costante. Forte del plurisecolare portato teologico confluito nell’edizione neoscolastica del trattato di cristologia, veste accademica universalmente diffusa nella Chiesa fino agli anni Sessanta del secolo scorso, il lavoro intrapreso si presenta di conseguenza come recensione dell’impegno speculativo non d’un singolo autore, bensì d’una lezione del manuale attraverso la disamina e la cernita delle opere d’un centinaio di teologi, presentandone le ipotesi nel tentativo di portar a migliore intelligenza quel che, pur restando un mistero, ha da esser comunque sottratto alla contraddizione, pena l’irragionevolezza della fede cristiana. La tesi procede perciò ad ordinare e vagliare tali proposte con riguardo sia alla loro comparsa storica sia alla logica delle obiezioni interne alla disputa, volgendo infine a sprone tale corposa, problematica eredità per il nostro presente. Quando infatti la somma di buone ragioni sembra non dare alcun risultato, solo contemplando con cuore e mente rinnovata la persona del Crocifisso Risorto la teologia può imparare ancora una volta, come sempre, a sorprendersi del suo Signore.

condividi su

Mons. Napolioni: “Dalle donne i più ammirevoli gesti di quotidiano eroismo”

Per la festa dell'8 marzo promosso dal "Tavolo Rosa" un convegno dedicato al mondo femminile e al progetto di Casa di Nostra Signora

Storie di donne per la festa dell’8 marzo al Centro pastorale diocesano di Cremona. L’occasione per ricordare le tante storie di sofferenza, nel corpo e nell’animo, ma anche la grande ricchezza che il femminile dona al mondo. Un’azione che deve interessare la società e la Chiesa, ma che parte sicuramente dalla casa. Non a caso il convegno diocesano promosso per la festa della donna è stato occasione per rilanciare nuovamente il progetto di Casa di Nostra Signora, la struttura di via Ettore Sacchi un tempo sede delle Oblate e che dalla fine dell’anno diventerà un luogo di accoglienza, sostegno e cura delle donne in stato di fragilità, così come un punto di riferimento educativo e culturale “in rosa” per la città e non solo. Continue reading »

condividi su

Problemi demografici e prospettive di sviluppo. On-line la relazione del prof. Blangiardo a La fatica di credere

Sabato 19 marzo la conclusione della rassegna rileggendo l'enciclica Evangelii Gaudium con il sacerdote cremonese don Bruno Bignami

La fatica di credere, il percorso di confronto tra credenti e non promosso dal Centro pastorale diocesano, è proseguita sabato 5 marzo con un appassionato intervento del prof. Gian Carlo Blangiardo. Il demografo, che vanta una lunga carriera di docente presso l’università di Milano Bicocca e numerose collaborazioni con enti locali nazionali ed europei, ha infatti tracciato un quadro che dai dati statistici si è allargato alle implicazioni sociali e politiche dei cambiamenti in atto.  Continue reading »

condividi su

A San Marino la Via Crucis dei giovani della zona pastorale VII

Venerdì 11 marzo, alle ore 21, si terrà la tradizionale preghiera quaresimale dal titolo: "Pellegrini e medicanti di misericordia"

Venerdì 11 marzo, alle ore 21, a San Marino, si terrà l’ormai tradizionale Via Crucis dei giovani della zona pastorale settima. La celebrazione, presieduta da don Alessandro Bertoni, sacerdote novello e vicario di Piadena, inizierà sul sagrato della chiesa parrocchiale (nella foto) e poi si snoderà in diversi punti del paese che per alcuni minuti sarà trasformato in una piccola Gerusalemme. I ragazzi, infatti, che animeranno le diverse stazioni – non quelle della tradizione, ma quelle “bibliche – indosseranno i costumi dell’epoca rendendo ancora più suggestivo questo momento di intensa riflessione sulla passione e morte di Gesù. Le meditazioni, preparate dai membri della commissione zonale di pastorale giovanile, verteranno sul tema “Pellegrini e mendicanti di misericordia”. La Via Crucis si concluderà poi in chiesa parrocchiale.

condividi su

Nel fine settimana il vescovo Antonio torna nella sua diocesi di origine per celebrare Sant’Ansovino

Sabato 12 presiederà un'Eucaristia a San Severino Marche, mentre il giorno successivo sarà in Cattedrale a Camerino per la processione cittadina e il solenne Pontificale

Nel prossimo fine settimana il vescovo Antonio tornerà nella sua diocesi di Camerino-San Severino Marche per condividere con i suoi conterranei la  gioia della sua ordinazione episcopale. In terra marchigiana mons. Napolioni è molto conosciuto e apprezzato, basti pensare che il 30 gennaio scorso, circa 500 persone sono giunte dalla sua terra per partecipare alla sua consacrazione nella Cattedrale di Cremona. Molto semplice il programma: sabato 12 il presule celebrerà, alle ore 18, la Messa festiva nella concattedrale di Sant’Agostino a San Severino Marche, seguirà quindi un momento di festa all’oratorio interparrocchiale “don Orione”, proprio nella comunità in cui è stato pastore per cinque anni.

Domenica 13, solennità di Sant’Ansovino, patrono della città di Camerino, il vescovo Antonio alle 17.30 presiederà una processione per la vie della città che si concluderà con il passaggio della Porta Santa della Cattedrale. Qui, alle 18, celebrerà il solenne pontificale insieme all’arcivescovo Francesco Brugnaro e a tutto il clero. La messa sarà animata dalla cappella musicale del Duomo. Seguirà quindi un momento di festa nelle sale della Canonica.

L’Appennino Camerte, settimanale della diocesi di Camerino-San Severino Marche, nel numero in edicola venerdì 11 dedica un’intera pagina al ritorno di mons. Napolioni con un lungo articolo di mons. Francesco Gregori, Parroco della Cattedrale, che tratteggia la biografia del presule da quando ha lasciato gli studi di giurisprudenza per entrare nel Pontificio Seminario Regionale di Fano fino alla sua ordinazione episcopale. Nelle parole del sacerdote traspare la grande stima per don Antonio: «Il 16 novembre 2015 – scrive mons. Gregori – siamo stati convocati da mons. Arcivescovo alle ore 12 nell’episcopio. Tutti eravamo consapevoli della nomina a vescovo di don Antonio, ma non si conosceva la sede; tutte le sedi marchigiane erano coperte; con stupore si è appresa la nomina a Cremona, credo che a nessun marchigiano sia stata fatto questo onore. Mons. Napolioni ha appreso con grande stupore questa designazione, ma nello stesso tempo si delineava per lui, con molta serenità, una missione nuova, per la quale noi diciamo che egli ha doti umane e spirituali adeguate».

Sempre nella pagina del settimanale, la diocesi esprime gli auguri più sinceri a mons. Antonio: «Benvenuto Eccellenza. Siamo sicuri che seguiranno altre visite, compatibilmente con i suoi gravosi impegni pastorali. Siamo consapevoli, come egli ha espresso nella piazza di Cremona, che l’episcopato ha cambiato profondamente la sua vita, rendendola più conforme a Cristo ed idonea ad esercitare i tre compiti del vescovo: annunciare la Parola di Dio, celebrare i sacramenti della salvezza, dirigere la comunità cristiana. L’accogliamo nella festa di Sant’Ansovino, il nostro vescovo santo, che preghiamo per la sua e la nostra comunità diocesana».

CHI È SANT’ANSOVINO

Carlo_Crivelli_-_St_Jerome_and_St_Augustine_(detail)_-_WGA5794Ludovico II, re d’Italia, associato all’impero dal padre Lotario I, volle Ansovino a Pavia come suo consigliere e confessore. Alla morte del vescovo di Camerino, Fratello, i concittadini lo elessero suo successore, ma Ansovino accettò solo quando Ludovico, rassegnato a perderlo, lo ebbe prosciolto dall’obbligo di servire in armi l’impero. Consacrato a Roma da Leone IV, vi ritornò per il Concilio Romano indetto da Niccolò I nell’861, e si firmò Ansuinus Camerinensis.
Il suo ministero si distinse per la generosità verso i poveri e per l’impegno posto nella pacificazione delle fazioni. Morì il 13 marzo nel diciottesimo anno del suo episcopato. In quel giorno lo ricordano i martirologi, tra cui quello dei Canonici Regolari Lateranensi. Un sarcofago monumentale eretto verso il 1390 nella Metropolitana di Camerino, conserva il suo corpo.
Anticamente la festa era celebrata con luminarie a cui partecipavano i sindaci di oltre ottanta castelli dello stato di Camerino. Al suo nome e a quello di s. Venanzio fu dedicata nel 1674 dalla comunità camerinense di Roma la chiesa di S. Giovanni in Mercatello (poi di S. Maria di Loreto ai piedi del Campidoglio, demolita nel 1999. Oltre a due chiese rurali in diocesi di Camerino i torricella e Avacelli), portano il nome di Ansovino la parrocchiale di Casenove (Foligno), quella giá dei Minori Osservanti di Bevagna ed un’altra, ora scomparsa, presso Monsammartino.

Dettaglio del Polittico di Carlo Crivelli
con i santi Ansovino e Girolamo
(Cattedrale di Camerino)

condividi su

Auguri al vescovo Dante che festeggia il 76° compleannno

Mons. Lafranconi è nato a Mandello del Lario (provincia di Lecco, ma diocesi di Como) il 10 marzo 1940

Mercoledì 10 marzo il vescovo emerito, mons. Dante Lafranconi, compie 76 anni: il presule è nato, infatti, a Mandello del Lario (provincia di Lecco, ma diocesi di Como) nel 1940 da Albino e Giulia Bassini. Il presule ha anche tre fratelli: Giancarlo, Ermes e June, quest’ultima lo ha seguito sia a Savona sia a Cremona. Dopo aver compiuto gli studi ginnasiali e teologici nel seminario diocesano, è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1964. Per completare il percorso teologico è stato inviato a Roma, dove ha conseguito la licenza in Storia ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana e il diploma di Teologia morale presso la Pontificia Accademia Alfonsiana. Il 7 dicembre 1991 è stato eletto vescovo di Savona-Noli, mentre il 25 gennaio 1992 è stato ordinato vescovo nella Cattedrale di Como. L’8 settembre 2001 Giovanni Paolo II l’ha destinato alla Chiesa di Cremona nella quale ha fatto il suo ingresso il 4 novembre dello stesso anno. Il 16 novembre 2015 il Papa lo ha nominato amministratore apostolico della diocesi di Cremona fino al 30 gennaio scorso, giorno in cui ha ordinato vescovo il suo successore, mons. Antonio Napolioni. Al Vescovo emerito, che ha deciso di rimanere ad abitare a Cremona e che continua a prestare il suo servizio episcopale in stretta collaborazione con il vescovo Antonio, gli auguri più fervidi di tutta la Chiesa che è in Cremona con l’assicurazione di un costante ricordo nella preghiera.

Biografia completa di mons. Lafranconi

Riepilogo della Messa di ringraziamento a conclusione del ministero episcopale (23 gennaio 2016)
condividi su

“Musica e teologia in Cattedrale”: domenica l’ensemble “Laeta Vox” protagonista della rassegna quaresimale

Anche il 13 marzo preludio musicale del Vespro con riflessione teologica di mons. Alberto Franzini. Venerdì 18 marzo la Passione secondo Matteo di Bach

Il 13 marzo ultimo appuntamento della domenica pomeriggio nel Duomo di Cremona per la rassegna quaresimale “Musica e teologia in Cattedrale”. A fare da protagonista l’ensemble “Laeta Vox”. le cui musiche si alterneranno alla  protagonista della rassegna quaresimale riflessione teologica tenuta dal parroco della Cattedrale, mons. Alberto Franzini. L’appuntamento è come consueto per le ore 17 e sarà seguito dal canto dei Vespri solenni.

Continue reading »

condividi su

“È il tempo di Dio!”: riflessioni di misericordia nella mostra al Santuario di Caravaggio

L'esposizione, promossa dall'A.Vo.S.S., sarà visitabile sino a sabato 19 marzo nella ex penitenzieria

È stata inaugurata nel pomeriggio di sabato 5 marzo presso il Santuario di Santa Maria del Fonte, a Caravaggio, la mostra “È tempo di Dio! Riflessioni sulla misericordia”. L’esposizione, con sculture di Luisa Marzatico, Cirillo Grott, Bruno Luzzani e quadri di Luigi Marchesi, intende aiutare a comprendere e vivere lo straordinario momento di grazia del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco, favorevole al recupero dei veri valori della vita. Continue reading »

condividi su

Con mons. Bonazzi alla scoperta dei matronei della Cattedrale di Cremona

Le visite, su prenotazione, si terranno sabato 9 aprile grazie alla collaborazione del Touring Club cittadino

Anche quest’anno il Touring Club di Cremona organizza una visita guidata ai Matronei della Cattedrale: l’appuntamento è per sabato 9 aprile davanti all’ingresso della Cattedrale (ore 15 primo gruppo, ore 15.45 secondo gruppo e ore 16.30 il terzo). La visita sarà guidata da Mons. Achille Bonazzi, responsabile dell’ufficio diocesano per i beni culturali. La prenotazione è obbligatoria e va fatta entra il 5 aprile. La quota è di 2 euro per i soci TCC e 4 euro per i non soci.

«La salita ai matronei – spiega mons. Bonazzi – permette di ripercorrere la storia evolutiva del monumento dopo il terremoto del 1117. Infatti, iniziata la costruzione il 26 agosto 1107, il 3 gennaio 1117 si verificò un sisma con epicentro a sud-ovest di Verona che interessò parzialmente la Cattedrale. Esistono motivi per i quali si ritiene che il Duomo crollò nella parte più alta sino ai capitelli delle colonne. Pertanto non deve destare meraviglia se i matronei presentano arcate sia in stile gotico che romanico, a significare che la ricostruzione valorizzò quanto era rimasto intatto. Si possono osservare le metodologie con le quali si operò per riportare al livello corretto le imposte degli archi».

«Ancora nei matronei – prosegue il sacerdote – si possono analizzare la struttura e la decorazione delle volte in muratura che sostituirono l’iniziale tiburio in legno con l’innalzamento delle pareti attuali. La decorazione, presente anche nelle volte dei transetti e nell’aula centrale, era costituita da un verde a base di terre del Monte Baldo con stelle di circa 20/25 cm di diametro attualmente biancastre, mentre in origine erano realizzate in rame meccato a mimare l’oro. L’intenzione era di idealizzare il cielo non secondo i criteri naturali bensì il “coelum teologico”, cioè la dimensione spirituale dell’esistenza umana».

A seguito dei lavori di consolidamento strutturale realizzati tra il 2007 e il 2010, i matronei hanno subito una modifica che ha eliminato l’antico percorso con le cupole delle volte sottostanti attraverso la realizzazione di un pavimento ligneo che fa percepire un’altezza più bassa dello stesso. Dai matronei, aprendo i portelloni lignei, si possono osservare in altezza gli affreschi del ciclo cinquecentesco realizzati sulla parete di fronte, così da apprezzare l’elevata valenza religiosa, storica e artistica degli stessi. Purtroppo questo percorso è possibile soltanto nel matroneo meridionale poiché quello settentrionale è di fatto impraticabile.

condividi su

Via Crucis delle scuole paritarie. Dal Vescovo un augurio di “passione”: «Siate simpatici come Gesù»

La preghiera itinerante si è svolta giovedì 10 marzo ed è stata partecipata da un migliaio di persone tra alunni, genitori e insegnanti

«Simpatici come Gesù, compassionevoli», «appassionati» di chi sta accanto. Questo l’augurio che il vescovo Antonio ha rivolto ai bambini e i ragazzi delle scuole paritarie di Cremona che la sera di giovedì 10 marzo hanno vissuto la loro tradizionale Via Crucis cittadina. Oltre un migliaio hanno pacificamente invaso la Cattedrale e le vie circostanti. Continue reading »

condividi su