Category Archives: News

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A Rivolta d’Adda festa del beato Spinelli con il vescovo Antonio, che nel pomeriggio ha visitato Casa Famiglia e le Adoratrici anziane. On-line le foto

Al mattino in Casa Madre la Messa concelebrata dal vescovo emerito di Cremona, mons. Dante Lafranconi, insieme a mons. Martin de Elizalte, che volle le suore in Argentina

Sabato 6 febbraio, memoria liturgica del beato Francesco Spinelli, il carisma dell’Istituto delle Suore Adoratrice da lui fondate è stato al centro della giornata vissuta a Rivolta d’Adda dal vescovo Antonio. Per lui, infatti, è stata l’occasione di conoscere da vicino l’operato di queste suore, per la prima volta incontrate personalmente così come gli anziani e i diversamente abili di cui amorevolmente esse si prendono cura nella “Casa famiglia” intitolata proprio al loro Fondatore. Continue reading »

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Il vescovo Antonio alla veglia della vita: «Svegli e attenti ad ogni seme dato in dono da Dio»

Sabato 6 febbraio nella palestra di Cavatigozzi la preghiera promossa dall'ufficio famiglia. Al Cav di Casalmaggiore è stato assegnato il premio «Mariolina Garini»

«Misericordiosi come il Padre è il tema di questo Giubileo. Stasera lo traduciamo così: svegli e attenti a ogni seme di vita che Dio ci ha dato in dono perchè fiorisca». È l’invito finale di mons. Napolioni alla veglia per la vita celebrata nella serata di sabato 6 febbraio nella palestra comunale di Cavatigozzi. Nella folta assemblea, composta anche da tanti volontari delle diverse associazioni e realtà ecclesiali che si occupano della tutela e dello sviluppo della vita, c’era pure il vescovo emerito Lafranconi che più volte è stato citato e ringraziato per il suo impegno a favore della dignità dell’uomo, soprattutto del più debole e fragile. Continue reading »

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Il vescovo Antonio a S. Agata: prima visita del presule in una Parrocchia

Nell'omelia mons. Napolioni ha riflettuto sul significato del martirio mettendo in guardia dal rischio di trasformare la testimonianza in azioni di kamikaze o dal rischio di vittimismo

Prima visita del vescovo Antonio in una delle parrocchie della diocesi: l’occasione è stata la festa patronale di S. Agata, a Cremona. Quasi una consuetudine per la comunità di Sant’Agata-Sant’Ilario, guidata da mons. Dennis Feudatari, poter contare sulla presenza del Vescovo, a sua volta emozionato perché, come ha confessato all’inizio della celebrazione, per lui – fino a pochi giorni fa parroco – è stato quasi come ritornare tra la propria gente. Continue reading »

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L’esibizione del Coro delle voci bianche del Teatro alla Scala per i vescovi Antonio e Dante

Il concerto si è tenuto in una affollatissima Cattedrale nella serata di domenica 7 febbraio. All'organo l'ottimo maestro cremonese Fausto Caporali

La prima settimana del vescovo Napolioni a Cremona si è conclusa in maniera davvera eccellente: domenica 7 febbraio, in una Cattedrale affollata come nelle grandi occasioni, si è tenuto il concerto del Coro di voci bianche dell’Accademia del Teatro alla Scala. Un evento di alto valore culturale voluto dalla diocesi in collaborazione stretta con la Fondazione Arvedi-Buschini per dare il benvenuto al nuovo pastore della Chiesa cremonese e per ringraziare mons. Dante Lafranconi  dopo 14 anni di intenso servizio pastorale. Entrambi i presuli erano seduti in prima fila affiancata dal vicario generale, mons. Mario Marchesi e dal parroco della Cattedrale, mons. Alberto Franzini. Continue reading »

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Inaugurata dal prof. Guariso l’edizione 2016 de “La fatica di credere”: on-line l’audio della relazione

Nell'incontro si è cercato di fotografare la salute del pianeta, sul filo doppio che lega la salute della terra e il benessere dell’uomo. Prossimo incontro sabato 20 febbraio sempre alle 17 al Centro pastorale diocesano di Cremona

La fatica di credere, giunta quest’anno alla sua quattordicesima edizione, si incarica quest’anno di indagare il filo doppio che lega la salute della terra e il benessere dell’uomo; legame che Papa Benedetto aveva riassunto nell’espressione “ecologia umana” e che Papa Francesco nella sua Laudato si’ ha ripreso e rilanciato. Sulla scia di questa visione non parziale si è collocato il primo incontro della rassegna, dove alla competenza e alla passione del professor Giorgio Guariso del Politecnico di Milano è stato affidato il difficile compito di fotografare la salute del nostro pianeta. Continue reading »

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Deceduto improvvisamente mons. Pianazza, parroco di Rivolta. Giovedì le esequie col vescovo Napolioni

È morto improvvisamente lunedì 8 febbraio. Dal 1992 guidava la comunità di S. Maria Assunta e S. Sigismondo

Nel tardo pomeriggio di lunedì 8 febbraio è stato ritrovato senza vita nella sua casa il parroco di Rivolta d’Adda, mons. Alberto Pianazza. Il decesso, per arresto cardiaco, sarebbe sopraggiunto nella mattinata. Stupore e incredulità in paese e in tutta la diocesi per una morte così repentina. Le esequie si terranno giovedì 11 febbraio, alle ore 10, nella chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta e S. Sigismondo e saranno presiedute dal nuovo vescovo, mons. Antonio Napolioni, il quale aveva conosciuto il parroco di Rivolta proprio sabato 6 febbraio, in occasione della messa nella casa madre delle Adoratrici del Ss. Sacramento nella memoria liturgica del beato Francesco Spinelli. Sarà presente anche il vescovo emerito Lafranconi. Dopo le esequie la salma sarà tumulata nella cappella dei preti del cimitero di Rivolta.

La camera ardente è allestita nella casa parrocchiale fino a mercoledì 10 alle ore 18: a quell’ora, infatti, don Pianazza sarà portato nella chiesa parrocchiale dove sarà recitato il Vespro.

Mons. Alberto Pianazza era nato a Vailate il 25 novembre 1940 ed era stato ordinato sacerdote il 27 giugno 1964. Laureato in Filosofia è stato sacerdote cooperatore al Santuario di S. Maria del Fonte presso Caravaggio (1968-1992) e insegnante in Seminario (1968-1992). Mons. Enrico Assi il 2 marzo 1992 lo avevano nominato parroco di S. Maria Assunta e S. Sigismondo in Rivolta d’Adda, incarico che ricopriva tuttora.

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L’ora di religione a scuola è “un’occasione formativa importante”. I dati dell’anno scolastico 2015/16

Nel periodo delle iscrizioni la Presidenza della CEI invita ad aderire a una proposta “offerta per conoscere le radici cristiane della nostra cultura”

In queste settimane le famiglie italiane stanno compiendo le iscrizioni on-line al primo anno dei percorsi scolastici e in questa sede sono chiamate a scegliere se avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica. Dalla Presidenza della CEI arriva l’invito a cogliere “un’occasione formativa importante” che “viene offerta per conoscere le radici cristiane della nostra cultura”, “nel rispetto più assoluto della libertà di coscienza di ciascuno, che rimane il principale valore da tutelare e promuovere”. Intanto l’Ufficio diocesano per la pastorale scolastica ha reso noto i dati delle scelte, che nell’anno scolastico 2015/16 registrano una lieve flessione rispetto a quello precedente, ponendosi in un trend che negli ultimi 10 anni ha visto la scelta della religione a scuola diminuita di oltre il 9%.

 

Il messaggio della CEI

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, nel suo annuale messaggio in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica, sottolinea che “si tratta di un’occasione formativa importante che vi viene offerta per conoscere le radici cristiane della nostra cultura”. Lo si afferma anche nella consapevolezza che “in questi ultimi anni, questa disciplina scolastica ha continuato a rispondere in maniera adeguata e apprezzata ai grandi cambiamenti culturali e sociali che coinvolgono tutti i territori del nostro bel Paese”. Da qui l’invito a “a rivolgervi con fiducia a questa importante opportunità educativa che vi viene proposta”.

Il documento della CEI ricorda come i contenuti dell’insegnamento siano stati recentemente aggiornati con specifiche indicazioni didattiche tese a rispondere efficacemente alle domande degli alunni di ogni età, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado. “La domanda religiosa – si legge – è un insopprimibile esigenza della persona umana e l’insegnamento della religione cattolica intende aiutare a impostare nel modo migliore tali domande, nel rispetto più assoluto della libertà di coscienza di ciascuno, che rimane il principale valore da tutelare e promuovere”.

L’attenzione va anche alle migliaia di insegnanti di religione che “ogni giorno lavorano con passione e generosità nelle scuole italiane, sia statali che paritarie, sostenuti da un lato dal rigore degli studi compiuti e dall’altro dalla stima dei colleghi e delle famiglie che ad essi affidano i loro figli”.

“In un contesto scolastico in continua evoluzione – precisa poi la Presidenza della CEI – l’insegnamento della religione cattolica può essere un modo eccellente per completare la propria formazione personale e trovare un autorevole punto di riferimento sulle più delicate questioni di senso, sui problemi del mondo in cui viviamo, sull’interpretazione della realtà religiosa sempre più segnata dal pluralismo e dalla necessità di un confronto aperto, continuo e consapevole delle rispettive posizioni e tradizioni”.

Con queste premesse si rinnova l’invito ad avvalervi dell’insegnamento della religione cattolica, “sicuri che durante queste lezioni – conclude la lettera della Presidenza CEI – potrete trovare docenti e compagni di classe che vi sapranno accompagnare lungo un percorso di crescita umana e culturale molto importante anche per il resto della vostra vita”.

Il messaggio integrale

 

I dati sul territorio

Nell’anno scolastico in corso le scuole di diverso ordine e grado presenti in diocesi di Cremona (dunque con istituti anche nel Milanese, nella Bergamasca e nel Mantovano, oltre a quelli in provincia di Cremona, ma senza quelli del Cremasco) contano 46.901 studenti, solo poche decine in più rispetto al precedente anno scolastico. Di questi 38.257, cioè l’81,57%, si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, con un calo di poco più dello 0,5% rispetto all’anno scolastico 2014/15. Nello specifico si tratta di 7.414 bambini della scuola dell’infanzia (82,62%), 13.146 scolari della primaria (82,17%), 8.280 studenti della secondaria di primo grado (84,26%) e 9.417 della secondaria di secondo grado (77.82%).

 

TOTALI ALUNNI SCUOLE DEL TERRITORIO DIOCESANO

SCUOLE STATALI + SCUOLE CATTOLICHE 2015/ 2016

SCUOLE TOT.  GENERALI AVV. % AVV. NON AVV. % N.A.

INFANZIA

8.974 7.414 82,62 % 1.560 17,38 %
PRIMARIA 15.999 13.146 82,17 % 2.853 17,83 %
S.S. I° GRADO 9.827 8.280 84,26 % 1.547 15,74 %
S.S. II° GRADO 12.101 9.417 77,82 % 2.684 22,18 %
Tot.     Diocesani 46.901 38.257 81,57 % 8.644 18,43 %

 

Per quanto riguardo le scuole cattoliche, dalla primaria alla secondaria di secondo grado (eccetto le scuole professionali di Soncino e Calcio), le classi per intero si avvalgono dell’insegnamento della religione. Non è così per le scuole dell’infanzia cattoliche dove si registra che l’1,83% ha deciso di non avvalersi dell’ora di religione.

 

TOTALI DIOCESANI SCUOLE CATTOLICHE

SCUOLE CLASSI ALUNNI AVV. IRC NON AVV. IRC

INFANZIA

99 2.298 2.256 (98,17 %) 42 (1,83 %)
PRIMARIA 55 1.225 1.225 (100 %) 0
S.S. I° GRADO 21 486 486 (100 %) 0
S.S. II° GRADO 25 517 517 (100 %) 0
CFP

Calcio e Soncino

25 593 579 (97,64 %) 14 (2,36 %)
TOTALI COMPLESSIVI 225 5.119 5.063 (98,91 %) 56 (1,09 %)

Diverso il discorso nelle scuole statali dove la percentuale di coloro che non si avvalgano dell’insegnamento di religione oscillano tra il 16,56% e il 24,29% a seconda dei vari ordini di scuola. La percentuale più elevata si registra alla superiori; seguono le scuole dell’infanzia (22,74%) e la primaria (19,31), infine le medie. Numeri in aumento, seppur con percentuali di solo lo 0,1% per medie e superiori; dello o,9% all’asilo e dell’1,39% alle elementari.

TOTALI DIOCESANI SCUOLE STATALI

SCUOLE CLASSI ALUNNI AVV. IRC NON AVV. IRC

INFANZIA

270 6.676 5.158 (77,26 %) 1.518 (22,74 %)
PRIMARIA 752 14.774 11.921 (80,69 %) 2.853 (19,31 %)
S.S. I° GRADO 433 9.341 7.794 (83,44 %) 1.547 (16,56 %)
S.S. II° GRADO 511 10.991 8.321 (75,71 %) 2.670 (24,29 %)
TOTALI COMPLESSIVI 1.966 41.782 33.194 (79,45 %) 8.588 (20,55 %)

Tabella comparativa Scuole Statali 2015/15 – 2015/16

 

Altro fattore quello delle presenze di alunni stranieri nelle classi. Una incidenza che nella Bergamasca risulta meno incisiva che nel Cremonese e nel Mantovano. Da segnalare un dato singolare per quanto riguarda il territorio Cremonese che nelle scuole dell’infanzia e primarie, nel confronto con gli altri territori, vede la scelta dell’ora di religione adottata da un maggior numero di alunni d’origine straniera: rispettivamente nel 40,41% e 46%. Un dato che si ribalta alle superiori dove il Cremonese registra il record inverso con un’adesione pari solo al 29,59%, contro il 25,79% del Mantovano e il 46,38 della Bergamasca.

IRC15-16stranieri

 

L’approfondimento sullo speciale del Mosaico di gennaio

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Don Compiani e don D’Agostino dal Papa per l’udienza dei “Missionari della Misericordia”: il mercoledì delle ceneri il mandato

Il 9 febbraio in Vaticano Papa Francesco ha incontrato 726 dei 1.142 “Missionari della Misericordia”: due i sacerdoti scelti per la diocesi di Cremona

I confessori coprano i peccatori “con la coperta della misericordia”. Questa l’efficace immagine che Papa Francesco ha tratteggiato nell’udienza con i “Missionari della Misericordia”. L’incontro, avvenuto nel pomeriggio di martedì 9 febbraio nella Sala Regia, in Vaticano, ha visto la presenza anche di due sacerdoti cremonesi: don Maurizio Compiani e don Marco d’Agostino. I due presbiteri sono stati infatti scelti come “Missionari della Misericordia” per la diocesi di Cremona. Per loro in programma un altro importante appuntamento: il mandato che riceveranno dal Papa nel Mercoledì delle Ceneri. Continue reading »

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Visita del vescovo Antonio all’ospedale di Cremona: «Immersione in un’umanità ricca, nonostante le ferite provocate dal dolore»

Il presule è stato accolto dal direttore generale Rossi e dal suo staff poi ha visitato alcuni reparti soffermandosi con malati e familiari

«Un’immersione in un’umanità ricca, nonostante le ferite provocate dal dolore». Così il vescovo Antonio ha commentato la sua visita all’ospedale di Cremona nella mattinata di mercoledì 10 febbraio. Un momento informale, ma intenso iniziato nella Direzione generale con un breve incontro con il direttore generale, Camillo Rossi, che ha spiegato al presule le ricadute della nuova Azienda Socio-Sanitaria Territoriale appena costituita: «Aspetto peculiare – ha spiegato – sarà l’integrazione sempre maggiore fra ospedale e territorio; integrazione portatrice di nuove alleanze e strategie sinergiche fra gli specialisti e i Medici di medicina generale con una maggiore attenzione alle patologie croniche e alla persona. Tradotto in pratica significa garantire ai cittadini la cura migliore in base al loro reale bisogno di salute da gestire quando e dove serve, in ospedale o al domicilio».

«La sfida che ci attende – ha proseguito – non è immune da difficoltà, a partire da un profondo cambiamento culturale in tema di modelli assistenziali. Allo stesso tempo può offrire splendide opportunità – proprio nello sviluppo di rapporti organici fra medicina di base, medicina specialistica e il settore sociale». Da non dimenticare poi la ricerca e collaborazioni con il mondo del volontariato.

Rossi era affiancato dai vertici dell’Ospedale: il direttore sanitario Salvatore Mannino, quello amministrativo Alessandra Bruschi e quello socio-sanitario Paola Mosa.

Mons. Napolioni è rimasto ben impressionato dall’organizzazione della struttura sanitaria e ha ribadito la centralità della dignità della persona e l’importanza della preparazione professionale e umana degli operatori.

È seguita poi la visita ad alcuni reparti, anzitutto il Pronto Soccorso e la Medicina d’urgenza: ad accogliere il presule il primario dottor Antonio Cuzzoli che ha spiegato che la sua unità operativa poi accogliere anche contemporaneamente 90 pazienti. È seguito un passaggio in pediatria col primario Renata Delmiglio: mons. Napolioni si è soffermato con alcuni bambini e ragazzi e le loro famiglie, ma anche con i volontari dell’Abio, una benemerita associazione che aiuta i bambini a superare l’impatto con l’ospedale attraverso il gioco, l’ ascolto, il sorriso.

Particolarmente intensa dal punto di vista emotivo la visita dell’Unità di terapia intensità neonatale diretta dal dottor Carlo Poggiani: un lungo corridoio a vetrata su cui si affacciano diverse incubatrici che accolgono bambini di pochi etti: «È un privilegio passare in questo reparto» ha commentato commosso il presule.

Mons. Napolioni ha poi visitato il reparto di oncologia del dottot Passalacqua, quello di rianimazione del dottor Luciano Crema e infine la Chirugia diretta dal dottor Mario Martinotti.

Ultima tappa all’Hospice dove ad attenderlo c’erano il direttore Giorgio Nolli con i volontari dell’Associazione Cura del Dolore guidati da Lino Mignoli e il medico Maria Laura Caruso. Anche qui il vescovo si è intrattenuto con gli ospiti e i familiari pregando con loro e offrendo parole di conforto mai banali.

Il presule era accompagnato dai cappellani dell’Ospedale: don Giuseppe Leoni, don Maurizio Lucini e don Riccardo Vespertini.

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“Chiesa, cuore e casa”: il messaggio del vescovo Antonio alla Diocesi per la Quaresima

Nel testo il riferimento alla Quaresima di Carità destinata a Casa di Nostra Signora. Mons. Napolioni: "Se nella Quaresima faremo più spazio alla sobrietà, oltre a restituire libertà a noi stessi, faremo 'casa' in un cuore dilatato dalla carità, che è la vera anima di ogni relazione”

Il 10 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, è stato reso noto il messaggio del vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, rivolto alla Diocesi per la Quaresima. Nel testo non manca il riferimento all’iniziativa promossa a favore della Casa di Nostra Signora con la Quaresima di Carità 2016. “Chiesa, cuore e casa” è il titolo del messaggio: tre termini dai quali il Vescovo ha preso spunto per alcune indicazioni concrete per aiutare a vivere il tempo di preparazione alla Pasqua. Continue reading »

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