“Chiesa, cuore e casa”: il messaggio del vescovo Antonio alla Diocesi per la Quaresima

Nel testo il riferimento alla Quaresima di Carità destinata a Casa di Nostra Signora. Mons. Napolioni: "Se nella Quaresima faremo più spazio alla sobrietà, oltre a restituire libertà a noi stessi, faremo 'casa' in un cuore dilatato dalla carità, che è la vera anima di ogni relazione”

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Il 10 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, è stato reso noto il messaggio del vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, rivolto alla Diocesi per la Quaresima. Nel testo non manca il riferimento all’iniziativa promossa a favore della Casa di Nostra Signora con la Quaresima di Carità 2016. “Chiesa, cuore e casa” è il titolo del messaggio: tre termini dai quali il Vescovo ha preso spunto per alcune indicazioni concrete per aiutare a vivere il tempo di preparazione alla Pasqua.

Chiesa. “Nostra Signora è Maria, immagine e madre della Chiesa – ricorda mons. Napolioni all’inizio del suo messaggio –. In qualche modo, la Chiesa stessa, è sposa e Signora. Chiesa significa assemblea, convocazione, popolo radunato da una Parola accolta intimamente da ciascuno dei suoi membri, come una vocazione rivolta a me, a te, a tutti”. E ancora: “Chiesa è anche il fatto visibile del cristianesimo condiviso in comunità, nella Chiesa cattolica, ed in altre comunità cristiane con cui stanno crescendo il dialogo e la comunione. Una realtà universale e locale, riconoscibile nel Papa e nei Vescovi, come nella vita di ogni parrocchia e gruppo di credenti”. Senza dimenticare che “anche la famiglia, fondata sul dono sacramentale del matrimonio, è piccola Chiesa, Chiesa domestica, trama delle relazioni quotidiane, faccia a faccia, che ci hanno formato e ci umanizzano”. Da qui l’invito a un “ascolto condiviso del Vangelo. Siamo con-vocati – scrive il Vescovo – uniti non dalle nostre simpatie o affinità, ma dalla Notizia della salvezza, data gratuitamente al mondo, a cominciare dai più piccoli e dai peccatori. Siamo gente scossa dalla gioia del Vangelo, che diventa giorno dopo giorno il nostro tesoro. La Quaresima è tempo propizio per assaporarne la luce, che rischiara la mente e l’anima”. Citando Papa Francesco, mons. Napolioni auspica poi che “la Quaresima di questo anno Giubilare sia vissuta più intensamente come momento forte per celebrare e sperimentare la misericordia di Dio”.

Cuore. Continua il Vescovo nel suo messaggio: “Quaresima: tempo speciale di ascolto, di silenzio e di meditazione, di deserto, in cui aprire il cuore alla Verità che libera, a Gesù che parla oggi, con lo stesso fascino di allora”. E anche qui alcuni spunti concreti per vivere questo tempo: “Regaliamoci tempi di silenzio, lettura, meditazione appassionata del Vangelo, magari davanti al crocifisso. L’ascolto di Dio potrà riaprirci ad un più attento ascolto di noi stessi, senza paura di scendere nelle profondità del nostro cuore, dove il buio sconcerta, e dove il vuoto diviene invece spazio per la Sua presenza”. Mons. Napolioni sottolinea anche l’importanza del sacramento della Riconciliazione che “farà sperimentare la tenerezza di Dio e la festa del perdono, se ci lasceremo lavare i piedi da Colui che si dona per la vita del mondo. Parrocchie e santuari offrano con coraggio tempi prolungati di ascolto e cura delle tante sofferenze delle nostre anime”.

Casa. Il terzo termine, che richiama la necessità essenziale della vita delle persone, porta direttamente alla progetto sostenuto con la Quaresima di Carità 2016. “La Quaresima 2016 – scrive il Vescovo – nella nostra diocesi sarà un cammino di ascolto e di conversione del cuore, con un frutto visibile anche sul piano caritativo e sociale. Il secolare Istituto delle Oblate di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù ha donato la casa di via Ettore Sacchi alla Diocesi, affinché diventi il punto di riferimento di una sempre maggiore attenzione di tutto il territorio cremonese alla condizione femminile. Perché da una vera attenzione alla donna dipende gran parte del nostro futuro, come avremo modo di approfondire in altre occasioni. È una meta da raggiungere insieme, abitando, educando e lavorando con le associazioni, le organizzazioni e le istituzioni che con coraggio si prodigano per la tutela e la promozione delle donne”. Nelle parole di mons. Napolioni ancora il richiamo agli stimoli lanciati del Papa, secondo cui “qualsiasi vita si decide sulla capacità di donarsi”, “la Casa – continua il Vescovo – diventerà una palestra per la pratica dell’ospitalità, anche culturale, di cui c’è urgenza per una convivenza sana e proficua in questo nostro tempo che chiede di vivere i problemi come sfide e non come ostacoli”.

“Ogni parrocchia, ogni gruppo, ogni cristiano – conclude il Vescovo – si lasci educare dal Vangelo, e trasformare dalla Croce, per farsi attivamente partecipe di questo progetto, donando con amore e con fiducia ogni energia, piccola o grande, sempre tendendo alla felicità di chi ci sta accanto. Se nella Quaresima faremo più spazio alla sobrietà, oltre a restituire libertà a noi stessi, faremo “casa” in un cuore dilatato dalla carità, che è la vera anima di ogni relazione”. E da ultimo: “Vi affido questi pensieri, disponibile a parlarne con i sacerdoti e con le comunità, nelle occasioni di incontro e di preghiera che ci vedranno camminare insieme. Maria stessa ci insegnerà la beatitudine di chi ascolta la Parola e la mette in pratica. Vi assicuro la mia preghiera quotidiana, e ogni benedizione del Signore”.

Il testo integrale del messaggio

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