Merenda con Gesù, l’iniziativa di Famiglia Buona Novella per bimbi e genitori
Domenica 9 dicembre il secondo appuntamento dedicato ai bambini dai 2 ai 6 anni. Racconti, giochi e attività per conoscere le parole di Gesù

Sabato 1 dicembre è in programma un aperitivo presso di Altro Cuoio, alle ore 18.00 in via S. Antonio del Fuoco 11 – Cremona.
L’incontro organizzato in collaborazione con CrArT sarà l’occasione per presentare i prodotti realizzati per bar&showroom con sede presso la struttura della Casa dell’Accoglienza della Caritas Cremonese, grazie alla donazione della famiglia del dott.Vanni Adami. Tutti gli articoli messi in vendita sono unici e interamente realizzati a mano. Per arrivare al prodotto finito sono necessarie varie fasi: misurare, tagliare, tingere, cucire, lucidare, incidere. Una vera e propria arte che richiede impegno, concentrazione, fantasia, manualità, precisione, strumenti, tecnica e stile.
Il neo restaurato organo Serassi Balbiani della chiesa prepositurale di Soresina è tornato protagonista della scena musicale con il secondo concerto della trilogia di eventi organizzati per la sua inaugurazione.
Per la prima volta a Cremona il 30 novembre prenderà il via il Festival dei Diritti. Storicamente promosso e organizzato a Pavia, il Festival 2018 grazie all’organizzazione di CSV Lombardia Sud si allarga a Cremona, Lodi e Mantova. La manifestazione, che con un fitto programma di incontri, spettacoli, film e presentazioni, approfondisce il tema dei diritti seguendo il tema-guida dell’accoglienza.
È stato un successo in termini di partecipazione e sensibilizzazione la serata voluta dalla Bottega NonSoloNoi, Commercio equo e solidale di Casalmaggiore, che sabato 24 novembre ha organizzato l’annuale cena di raccolta fondi cui hanno aderito un centinaio tra amici, soci e sostenitori.
Il simbolo è una formichina. Le pettorine sono gialle e il giorno fissato è sempre l’ultimo sabato di novembre. Sono questi i tratti distintivi della Colletta Alimentare, il gesto con il quale la Fondazione Banco Alimentare ha aderito alla Giornata Mondiale dei Poveri 2018, indetta da Papa Francesco. Solo a Cremona sabato 24 novembre si sono mobilitati mille volontari, di età compresa tra i 7 e gli 85 anni.
Un ambiente di gioco espressamente dedicato ai bambini di età compresa fra 3 e 5 anni. È il nuovo spazio-bimbi dell’oratorio Don Bosco, benedetto dal parroco don Natalino Tibaldini ed inaugurato nel pomeriggio di domenica 25 novembre alla presenza di decine fra genitori e bambini, dei volontari e delle catechiste della parrocchia e di un gruppo di adolescenti molto attivo negli ultimi tempi in oratorio.
Si è svolta venerdì 23 novembre la serata di apertura dell’anno sociale 2018/2019 del Movimento cristiano lavoratori (MCL) del territorio, con la partecipazione di oltre un centinaio di dirigenti, soci e simpatizzanti del Movimento ad ogni livello di responsabilità. Come da tradizione la serata è iniziata con la Messa, presieduta dall’assistente ecclesiastico centrale don Angelo Frassi nella chiesa parrocchiale di Capergnanica e concelebrata dagli assistenti ecclesiastici dei circoli del territorio. Continua a leggere
“Dall’io al noi”, è stata la frase con la quale don Vittore Bariselli ha aperto la serata dove i ragazzi dell’Oratorio di Castelleone hanno raccontato la loro esperienza in terra africana: giovedì 22 novembre è toccato al gruppo che si è recato in Mozambico, mentre giovedì 29 sarà la volta delle ragazze che sono state in Kenya. Continua a leggere
Si è aperta nel pomeriggio di giovedì 22 novembre la rassegna culturale Polo d’attrazione che vede impegnato, per il secondo anno consecutivo, l’Istituto Superiore G. Romani di Casalmaggiore. L’idea è nata lo scorso anno dalla dirigente scolastica dott.ssa Luisa Caterina Maria Spedini e da alcuni docenti, che hanno scelto di interagire con la cittadinanza costruendo momenti di riflessione condivisa, a partire dalle suggestioni offerte dal fermento culturale del territorio.
Dopo una prima sperimentazione dedicata a Giuseppe Diotti, quest’anno il tema proposto è l’Argentina, in linea con l’attuale rassegna Stupor Mundi – Argentina, organizzata e promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Casalmaggiore e coordinata dal direttore artistico del Teatro di Casalmaggiore dott. Giuseppe Romanetti.
In questo contesto, e alla presenza di tutti i protagonisti, è stata introdotta dal prof. Stefano Prandini la prima conferenza dell’anno: Da Baires al Vaticano. Momenti della vita di Jorge Mario Bergoglio, che ha avuto come relatore don Antonio Agnelli, consulente ecclesiastico ACLI Cremona, nonché noto esperto di Oscar Romero e della storia della chiesa in Latino America. Il tentativo, pienamente riuscito, è stato quello di tracciare in poche battute il percorso di vita che ha condotto l’uomo Bergoglio a divenire il Papa delle periferie, dei poveri, degli ultimi.
Scorrendo le pagine di una densa bibliografia e percorrendo anno per anno i suoi progressi, le frenate, le scelte (talora difficili e non comprese) e infine l’arrivo al soglio di Roma, don Agnelli ha avuto la capacità di raccontare come un uomo comune, tifoso di calcio e amante del tango, abbia saputo apportare una notevole svolta nella vita della chiesa una volta divenuto Pontefice.
Si è partiti dagli anni del noviziato presso la Compagnia del Gesù in Argentina (fine anni ’50), caratterizzati dall’apprendimento di austerità e sobrietà, che diventeranno tratti distintivi di Bergoglio, per giungere agli anni trascorsi in Cile (primi anni ’60), ricordati per l’impronta mistica e sociale fornita al suo apostolato, avvenuta grazie all’incontro con Alberto Hurtado, gesuita cileno impegnato socialmente e fondatore del primo sindacato cristiano cileno.
Senza astenersi dall’affrontare il delicato tema della permanenza in Argentina durante la dittatura del General Videla, don Agnelli ha analizzato le critiche piovute su Bergoglio circa la sua presunta carente difesa dei gesuiti, dei quali è stato provinciale (responsabile) proprio negli anni che vanno dal 1973 al 1979. Periodo, questo, in cui nascono quelle che don Agnelli definisce le Teologie della Liberazione, cui molti sacerdoti aderiscono, in alcuni casi arrivando ad abbandonare il magistero per raggiungere il popolo nelle periferie, pronti taluni ad imbracciare le armi e combattere la giunta militare. L’accusa rivolta a Bergoglio è di non aver difeso i suoi al punto da aver indirettamente consegnato alla dittatura i tanti ministri che partecipavano alla rivoluzione. È invece lungo l’elenco dei nomi delle persone salvate nel silenzio (cf. Nello Scavo, La lista di Bergoglio. I salvati da Francesco durante la dittatura, Emi ed., 2013) e sono molte le riflessioni suggerite per contestualizzare e comprendere meglio il comportamento avuto da Bergoglio.
Negli anni successivi alla dittatura la sua vita cambia notevolmente: riprende gli studi, tra il 1980 e il 1986 è rettore del collegio di San Giuseppe in Argentina, nel marzo 1986 si trasferisce in Germania per ultimare la tesi dottorale e dal 1990 al 1992 viene destinato a tornare in Argentina in qualità di direttore spirituale e confessore per la chiesa gesuitica a Cordoba. Sono quelli che Bergoglio stesso ama definire gli anni della purificazione. Il 28 febbraio 1998 la svolta: viene eletto arcivescovo di Buenos Aires e intraprende così il percorso che lo porterà al soglio pontificio. Quando nel 2007 partecipa ad Aparecida (Brasile) alla V Conferenza generale dell’episcopato latino-americano e dei Caraibi, nel documento conclusivo stilerà quello che oggi potremmo definire il suo programma pontificale: vicinanza ai lontani, agli ultimi, ai malati, ai carcerati, ai poveri e promozione di una pastorale popolare, che sostenga le novene, le vie crucis, le feste patronali, i pellegrinaggi. È il modo della chiesa per essere vicino al popolo di Dio in cammino, pur mantenendosi lontana dall’approvare le idolatrie, siano esse conseguenza della deriva del comunismo che dimentica la centralità della persona, siano il risultato di un capitalismo selvaggio. In questo papa Francesco si ispira a due grandi profeti suoi predecessori: Leone XIII nella sua enciclica Rerum Novarum e Paolo VI in Populorum Progressio.
Partendo da questi presupposti, don Agnelli ha tracciato la lunga evoluzione spirituale e pastorale dall’uomo Bergoglio, che ha vissuto una storia densa e complessa, a papa Francesco, per cui la fede è elemento naturale nella vita delle persone e si attua nell’esperienza, nella realtà, nella capacità di puntare il dito contro ogni sistema che conduce l’uomo ad essere scarto, fuori dalla società, non-persona. Mentre l’uomo si riscopre cristiano quando si dichiara che la vicinanza ai poveri non è la moda di un pontificato ma il cuore del Vangelo. E nel Vangelo c’è la gioia di vivere. L’Evangelii gaudium, appunto.