Avvenire, «Una finestra da cui affacciarsi per conoscere il mondo»

Il direttore dell'Ufficio comunicazioni sociali, Riccardo Mancabelli, con la professoressa Luisa Tinelli a Chiesa di Casa riflettono di cultura e comunicazione, in occasione della Giornata diocesana del quotidiano

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«Ogni lettore può trovare in Avvenire una finestra da cui affacciarsi per conoscere il mondo». Con queste parole il direttore dell’ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Cremona, il giornalista Riccardo Mancabelli, ha voluto presentare il quotidiano dei cattolici italiani durante la puntata di “Chiesa di casa” dedicata alla giornata diocesana di Avvenire, che la Chiesa cremonese celebra domenica 30 ottobre.

Il programma televisivo, appuntamento settimanale di approfondimento sulla vita della Chiesa cremonese, ha posto al centro del dibattito la relazione tra giornale e lettore, «perché è proprio questo lo scopo di Avvenire: offrire a ciascuno gli strumenti necessari per riflettere su ciò che accade quotidianamente».

Dello stesso parere anche la professoressa Luisa Tinelli, già insegnante di filosofia e membro del Consiglio pastorale diocesano, che ha sottolineato come quello di Avvenire sia «uno stile comunicativo che non giudica, bensì apre al dialogo, all’approfondimento e alla riflessione critica».

Proprio per questo motivo, come ricordato da Mancabelli, in occasione della Giornata diocesana del quotidiano Avvenire, ci sarà una distribuzione straordinaria di copie nelle parrocchie cremonesi, «così che ciascuno possa sentirsi coinvolto e stimolato dallo stile comunicativo del giornale, al quale contribuisce anche la comunicazione diocesana curando le due pagine domenicali dedicate alla vita della Chiesa cremonese».

Comunicazione, però, non significa solo trasmissione di contenuti: c’è in gioco prima di tutto una dinamica relazionale. Proprio per questo motivo a giornalisti e lettori è richiesto «uno sguardo che sia prima di tutto umano – ha ricordato la professoressa Tinelli – cioè capace di andare alla radice, di scorgere la realtà dell’Incarnazione nella vita di ciascuno».

Ed è proprio questo l’obiettivo di Avvenire, così come dell’ufficio comunicazioni diocesano. Secondo Mancabelli la prima finalità di una buona comunicazione è quella di «offrire a tutti la possibilità di osservare il mondo, la realtà, con gli strumenti necessari a un discernimento serio, profondo e radicato».

La giornata diocesana del quotidiano Avvenire non viene dunque vissuta nel segno di celebrazioni particolari, bensì come occasione di riflessione e confronto sul legame tra Chiesa, umanità e quotidianità.

Andrea Bassani
TeleRadio Cremona Cittanova
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