Don Graziano Ghisolfi: «La musica fa battere il cuore, crea unità»

Nella nuova puntata di Chiesa di Casa il responsabile della sezione musica dell'Ufficio liturgico diocesano ospite insieme al prof. Daniele Sabaino, docente di Musicologia e consulente dell’Ufficio liturgico nazionale

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«La musica fa battere il cuore, crea unità». Con queste parole don Graziano Ghisolfi, responsabile della sezione musica per la liturgia all’interno dell’ufficio per il culto divino della diocesi di Cremona, ha aperto il proprio intervento durante l’ultima puntata di Chiesa di Casa, il talk dedicato alla vita della comunità cristiana cremonese.

A pochi giorni dall’assemblea che la Chiesa cremonese dedicherà agli animatori della liturgia e del canto, con l’intervento di monsignor Marco Frisina, don Ghisolfi ha voluto sottolineare il ruolo che la musica occupa all’interno della liturgia. «Un linguaggio che sia universalmente condivisibile non è semplice da trovare — secondo il sacerdote cremonese — ma quando c’è della bella musica, essa è in grado di coinvolgere e parlare a tutti».

Sulle stesse frequenze si è espresso anche il professor Daniele Sabaino, docente ordinario di Musicologia e consulente dell’Ufficio liturgico nazionale, che ha ricordato come «la liturgia ha una dimensione emotiva, è un’azione che coinvolge tutti i sensi. La musica, poi, è in grado di unire le componenti razionali ed emotive presenti in ciascuno di noi, creando unità interiore, e con coloro che ci stanno accanto».

Don Ghisolfi e il professor Sabaino hanno dunque identificato nella musica un linguaggio capace di parlare al cuore e di generare dialogo all’interno della comunità cristiana. «Ed è proprio quest’ultima — secondo Sabaino — a dover cercare la propria voce, osservando e sperimentando diverse forme e repertori con lo scopo di trovare il linguaggio più adatto».

La capacità, da parte della musica liturgica, di generare confronto, coinvolgimento e dialogo, non può dunque che passare dalla scelta di un repertorio capace di incontrare tutti. «Già da diversi anni — ha ricordato don Ghisolfi — abbiamo un repertorio diocesano, senza dimenticare che ne esiste anche uno a livello nazionale. Certamente questa consapevolezza non deve farci sentire arrivati: occorre procedere nella ricerca di repertori capaci di essere sempre più espressione dell’intera comunità».

Non è mancato, da parte degli ospiti di Chiesa di Casa, un riferimento alla formazione di chi anima le azioni liturgiche, che non deve essere semplicemente tecnica, ma è una vera e propria «formazione alla celebrazione, infatti tutta la comunità si educa a essa quando vi partecipa: più la celebrazione è preparata, più la formazione sarà efficace», secondo il professor Sabaino.

In questo senso, assume ancor più risalto l’appuntamento di mercoledì 30 novembre con mons. Frisina. «Insieme alle proposte della scuola diocesana di musica sacra — ha concluso don Ghisolfi — è un’occasione utile per chiunque voglia formarsi all’animazione e alla guida del canto nella liturgia».

Andrea Bassani
TeleRadio Cremona Cittanova
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