Tra Grest e Gmg l’estate oratoriana è condivisione e incontro

Ospiti dell'ultima puntata di Chiesa di Casa, che guarda alle proposte delle parrocchie per giovani, bambini e ragazzi don Stefano Montagna e Daniela Tansini

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Condivisione e incontro. Sono queste, secondo Daniela Tansini, giovane dell’oratorio di Soresina, gli elementi centrali delle esperienze estive vissute in parrocchia. «Se parliamo di Grest – ha raccontato la ragazza durante l’ultima puntata di Chiesa di casa, il talk di approfondimento pastorale della Diocesi di Cremona – non posso fare a meno di pensare a tutte quelle persone, più piccole e più grandi di me, che ho avuto modo di incontrare e con cui ho potuto passare le mie estati. Questa è condivisione».

Ed è proprio quello dell’oratorio estivo un tempo utile a «vivere e riscoprire relazioni – secondo don Stefano Montagna, vicario parrocchiale a Cremona nell’unità pastorale Sant’Omobono –. Con la consapevolezza che ci si ritrova per stare insieme, per incontrarsi e per incontrare il Signore». Tempi e spazi consueti, dunque, cambiano durante l’estate, «con i nostri oratori che vengono abitati in modo diverso; oppure cambia il nostro modo di vivere la parrocchia: basta pensare ai campi estivi e a tutte le iniziative oratoriane che non si sviluppano in oratorio».

Proprio a questo proposito, l’estate 2023 vivrà un momento particolarmente significativo soprattutto per i giovani, con la Giornata mondiale della gioventù che sarà celebrata a Lisbona insieme a Papa Francesco.

«Ero già stata alla Gmg di Cracovia nel 2016 – ha ricordato Daniela Tansini – e ancora oggi la descrivo come l’esperienza più bella e importante della mia vita per le emozioni che mi ha regalato. Per questo non vedo l’ora di partire per Lisbona».

E se il lato emotivo è il primo a essere coinvolto, ma anche quello che più facilmente può far rientrare la Gmg in una sorta di nicchia chiusa in se stessa, «è la ripresa di ciò che si è vissuto – per don Montagna – a rendere davvero speciale l’esperienza. Ricordare, riportare alla memoria i momenti salienti è la chiave. Ancora oggi mi capita di parlare con adulti che hanno vissuto le Gmg del passato e che le portano ancora nel cuore».

Ed è in esperienze come queste che, ancora una volta, incontro e condivisione rivestono un ruolo decisivo. Secondo la giovane soresinese sono «gli elementi che la caratterizzano in modo particolare e che permettono di viverla con così tanta partecipazione».

Alla lettura aggregativa e comunitaria don Stefano Montagna ha aggiunto quella ecclesiale: «È molto bello partire insieme ai ragazzi e giovani della parrocchia, per poi vivere la dimensione diocesana e, infine, quella universale. Questo ampio respiro rende la Gmg una vera esperienza di Chiesa, che è incontro, comunione e condivisione».

Andrea Bassani
TeleRadio Cremona Cittanova
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