8xmille, la sensibilizzazione passa anche dalle magliette del Grest

Don Spreafico (Sovvenire) ospite a "Chiesa di casa" presenta la particolare iniziativa dell'estate oratoriana, parlando del sostegno alla Chiesa e delle opere realizzate grazie alla firma degli italiani

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“Una firma che fa bene”. Questo il titolo della campagna della CEI volta a promuovere la firma per donare l’8xmille alla Chiesa Cattolica. «Per prima cosa mi piace sottolineare che non si tratta della richiesta di un contributo ‒ ha chiarito don Andrea Spreafico, responsabile diocesano di Sovvenire ‒ ma della scelta di destinare in un modo particolare una piccola somma di ciò che, giustamente, versiamo allo Stato. Il nostro primo dovere, allora, è quello di firmare, per poter avere voce in capitolo sull’utilizzo di quei determinati fondi».

La destinazione dell’8xmille alla Chiesa Cattolica è dunque il modo per sostenere ed accompagnare la vita della comunità. Secondo don Spreafico «già negli Atti del Apostoli si trova il fondamento di questa riflessione. I primi cristiano vivevano mettendo in comune ogni cosa e preoccupandosi del bene dei fratelli, sia spirituale che materiale».

Ed è proprio su questi presupposti che si basa la gestione dei fondi dell’8xmille. Non solo per il sostentamento del clero, «ma anche per la promozione delle iniziative di formazione e carità destinate all’intera comunità civile».

Il punto, dunque, non è semplicemente economico, ma dice di uno stile ‒ quello cristiano ‒ che per sua stessa natura è intriso di carità. «La Chiesa non è una società di capitali ‒ ha spiegato Spreafico ‒ bensì una comunità di persone che desiderano avere a cuore il bene del prossimo».

E se di stile si parla, soprattutto in estate, quello delle parrocchie della diocesi di Cremona è fortemente caratterizzato dalle esperienze del Grest e dei campi estivi. «Abbiamo pensato per questo a qualcosa di particolare ‒ ha concluso don Andrea Spreafico ‒ intervenendo con un contributo per abbassare il prezzo delle magliette degli animatori. Allo stesso tempo abbiamo inserito un qrcode per raccontare e testimoniare quanto possa fare bene la firma dell’8xmille alla Chiesa Cattolica».

Di nuovo, quindi, “Una firma che fa bene”. Una firma che è innanzitutto dovere e che può, a tutti gli effetti, fare la differenza.

 

8xmille alla Chiesa cattolica: ogni anno le firme dei contribuenti diventano migliaia di opere

Andrea Bassani
TeleRadio Cremona Cittanova
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