Sono numerose le attività che hanno gravitato attorno all’esperienza estiva del Grest “ViaVai” 2024. Tra queste alcune esperienze culturali, artistiche, ma anche sociali: spettacoli, laboratori, esibizioni di artisti di strada e molto altro. Ne sono un esempio lo spettacolo “Pax-so dopo pax-so”, scritto e interpretato da Stefano Priori, nei panni del MagicoBeru, e musicato, suonato e cantato dal vivo da Marco Bonini, oppure le iniziative inserite e finanziate dal progetto “Ritornare ad allenarsi”, percorsi e laboratori per rigenerare competenze personali e di comunità, realizzato dal Consorzio Sol.Co Cremona, come i laboratori di danza, musica e teatro e le “Inkursioni”.
Le “Inkursioni”, nate molti anni fa, sono definibili come scorribande di un gruppo di stravaganti artisti di strada armati di scope, clavette, fischietti e altri improbabili attrezzi. Ieri come oggi le “Inkursioni” hanno gli stessi ingredienti: fondamentalmente un gruppo di adolescenti che, accomunati dalla passione per l’animazione e il teatro di strada, si mettono insieme per ideare, sotto la guida di un occhio esperto, uno spettacolo. Un racconto buffo e strampalato, della durata di circa 40 minuti, che richiama in più momenti il tema del Grest. Si svolgono così, senza preavviso, con l’arrivo in oratorio di alcuni improbabili viaggiatori dotati di valige, dalle quali esce sempre qualcosa di inaspettato.
Così quest’anno, Mattia Cabrini e Anna Savi della Compagnia dei Piccoli hanno costruito con 20 adolescenti uno spettacolo sul tema del cammino, mescolando i linguaggi del teatro, della danza, della musica e delle arti circensi. Lo spettacolo è stato replicato in 24 oratori durante le prime due settimane di Grest, incontrando più di 2500 bambini e ragazzi e 600 animatori, attraversando le zone pastorali 2, 3 e 4 con una media di tre o quattro repliche al giorno.
Per la Compagnia dei Piccoli l’esperienza si pone in continuità con l’obiettivo di formare nuovi giovani artisti e far vivere loro la preziosa dinamica di una “compagnia” come luogo dove si prova, si sbaglia e si cresce. Per Focr, invece, è un’esperienza che si inserisce nelle diverse azioni rivolte agli adolescenti e al loro essere animatori dei più piccoli, come la scuola animatori a Cesenatico “Giochiamoci i talenti” e i percorsi di formazione legati all’estate. Per i ragazzi resta la bellezza di giornate piene in far parte di un gruppo che si spende e lavora insieme, con il caldo o con la pioggia, per regalare sorrisi e divertimento laddove si fermerà il pulmino delle incursioni teatrali. Per i giovani attori resta, invece, lo stupore di vedere oratori molto diversi tra loro: piccoli e grandi, di campagna e di città, di paesi grossi e di paesi piccoli e così di aprire lo sguardo, la mente e il cuore e vivere una formidabile esperienza di Chiesa.
foto di Alessandro Gerevini
Quando si parte? Verso dove? Chi mi porto? Cosa porto? Ma soprattutto: quanto manca? Più che uno spettacolo, “Pax-so dopo pax-so” è il racconto di un desiderio: quello di iniziare ad andare. Tutti vogliono partire, ma questo primo passo nessuno ha intenzione di farlo.
Uno spettacolo coinvolgente, proposto per arricchire la programmazione estiva dei Grest, in cui il pubblico diventa parte della ricerca dei motivi scatenanti e offre a sua volta i motivi per cui è giunto il momento di mettersi in moto verso la giusta direzione! Chi farà il primo passo mettendosi in gioco tra equilibrismi, giochi, magie, improvvisazioni e soprattutto tanto divertimento?
Uno spettacolo che indica una direzione: che dice di no a quel che non ci piace e che sfacciatamente ammicca a quel che desideriamo. Toccando temi alti, ma con un linguaggio semplice e leggero.
“Laboratori Danza e Movimento creativo”, “Incroci ritmici” e “Laboratori di Teatro” hanno coinvolto bambini e bambine, preadolescenti e adolescenti degli oratori nella maggior parte delle zone pastorali della diocesi, offrendo loro l’opportunità di cimentarsi in queste discipline e garantendo, al contempo, un particolare sguardo di attenzione al contrasto alle povertà educative. Una serie di iniziative proposte agli oratori al lancio dei Grest di quest’anno, come occasione di avere laboratori guidati da personale qualificato, perseguendo un duplice obiettivo: «Abbiamo tutti a cuore sia la parte tecnico-espressiva, andando a fornire i linguaggi tipici di ogni branca artistica – spiega Marta Prarolo, educatrice pedagogista e referente del laboratorio musicale – ma anche educativa e formativa, un’attenzione al gruppo e alla socialità».
«Le partecipazioni sono state piacevoli e continuative, con numeri molto elevati – aggiunge –, ma a oggi non abbiamo un quadro preciso per poter fare un bilancio». I laboratori proseguiranno infatti fino al prossimo 12 luglio: «Quando finiranno sarà inviato un modulo ai referenti dei Grest per avere i feedback. – ha concluso –. Per ora posso dire che le persone che ho incontrato finora, alla fine dei laboratori, un minimo di musica la sapevano fare e si divertivano a farla».
La conclusione dei laboratori non confluirà in alcuno spettacolo o esibizione. Queste esperienze, in alcuni oratori, si sono però intrecciate con la pianificazione della festa finale dei Grest, andando ad arricchire il programma con il racconto dell’esperienza fatta. Con un grande obiettivo: non il risultato ma il percorso fatto insieme.