A Rivolta d’Adda il festoso benvenuto a mons. Feudatari

Nel pomeriggio di domenica 4 settembre, dopo l'affidamento al patrono sant'Alberto Quadrelli, la Messa di insediamento del nuovo parroco presieduta dal vescovo Napolioni

È con lo sguardo ai patroni di Rivolta d’Adda – sant’Alberto Quadrelli, san Sigismondo e il beato Francesco Spinelli – e anche a santa madre Teresa di Calcutta (canonizzata lo stesso giorno) che è iniziato il nuovo ministero di parroco di mons. Dennis Feudatari, piadenese classe 1955 che, dopo diversi incarichi diocesani, dal 2004 era parroco di S. Ilario e dal 2011 anche di S. Agata in città. Continua a leggere »

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Campo di servizio per giovani con le Adoratrici di Rivolta

Dal 28 agosto al 3 settembre, l'esperienza di animazione e di formazione per i giovani dai 18 ai 35 anni dal titolo Orizzonti verticali

Come ormai da quattro anni, anche quest’estate arriva dalle Suore Adoratrici la proposta del Campo di servizio rivolta ai giovani. Orizzonti verticali è il tema che caratterizzerà l’esperienza che si terrà presso la Casa Madre delle suore di Rivolta d’Adda.

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Deceduto improvvisamente mons. Pianazza, parroco di Rivolta. Giovedì le esequie col vescovo Napolioni

È morto improvvisamente lunedì 8 febbraio. Dal 1992 guidava la comunità di S. Maria Assunta e S. Sigismondo

Nel tardo pomeriggio di lunedì 8 febbraio è stato ritrovato senza vita nella sua casa il parroco di Rivolta d’Adda, mons. Alberto Pianazza. Il decesso, per arresto cardiaco, sarebbe sopraggiunto nella mattinata. Stupore e incredulità in paese e in tutta la diocesi per una morte così repentina. Le esequie si terranno giovedì 11 febbraio, alle ore 10, nella chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta e S. Sigismondo e saranno presiedute dal nuovo vescovo, mons. Antonio Napolioni, il quale aveva conosciuto il parroco di Rivolta proprio sabato 6 febbraio, in occasione della messa nella casa madre delle Adoratrici del Ss. Sacramento nella memoria liturgica del beato Francesco Spinelli. Sarà presente anche il vescovo emerito Lafranconi. Dopo le esequie la salma sarà tumulata nella cappella dei preti del cimitero di Rivolta.

La camera ardente è allestita nella casa parrocchiale fino a mercoledì 10 alle ore 18: a quell’ora, infatti, don Pianazza sarà portato nella chiesa parrocchiale dove sarà recitato il Vespro.

Mons. Alberto Pianazza era nato a Vailate il 25 novembre 1940 ed era stato ordinato sacerdote il 27 giugno 1964. Laureato in Filosofia è stato sacerdote cooperatore al Santuario di S. Maria del Fonte presso Caravaggio (1968-1992) e insegnante in Seminario (1968-1992). Mons. Enrico Assi il 2 marzo 1992 lo avevano nominato parroco di S. Maria Assunta e S. Sigismondo in Rivolta d’Adda, incarico che ricopriva tuttora.

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A Rivolta d’Adda festa del beato Spinelli con il vescovo Antonio, che nel pomeriggio ha visitato Casa Famiglia e le Adoratrici anziane. On-line le foto

Al mattino in Casa Madre la Messa concelebrata dal vescovo emerito di Cremona, mons. Dante Lafranconi, insieme a mons. Martin de Elizalte, che volle le suore in Argentina

Sabato 6 febbraio, memoria liturgica del beato Francesco Spinelli, il carisma dell’Istituto delle Suore Adoratrice da lui fondate è stato al centro della giornata vissuta a Rivolta d’Adda dal vescovo Antonio. Per lui, infatti, è stata l’occasione di conoscere da vicino l’operato di queste suore, per la prima volta incontrate personalmente così come gli anziani e i diversamente abili di cui amorevolmente esse si prendono cura nella “Casa famiglia” intitolata proprio al loro Fondatore. Continua a leggere »

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Mons. Napolioni a Rivolta d’Adda per celebrare l’Eucaristia nella festa del beato Francesco Spinelli

In mattinata il presule celebrerà l'Eucaristia, nel pomeriggio visiterà le suore anziane e gli ospiti di Casa famiglia. Presente anche l'emerito mons. Lafranconi

Sabato 6 febbraio, mons. Antonio Napolioni, sarà a Rivolta d’Adda, nella casa madre delle suore Adoratrici del Santissimo Sacramento, per celebrare la memoria liturgica del fondatore, Francesco Spinelli,  dichiarato beato da Giovanni Paolo II il 21 giugno 1992, nel Santuario di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio. Il presule sarà accolto dalla madre generale Isabella Vecchio e dall’intero consiglio e alle ore 10 celebrerà l’Eucaristia nella chiesa dove sono conservate le spoglie del beato. Con lui concelebreranno mons. Dante Lafranconi, mons. Martin de Elizalte vescovo emerito di Nueve de Julio (Argentina) ospite in questi giorni della Congregazione, il prevosto di Rivolta mons. Alberto Pianazza e i sacerdoti collaboratori, oltre a numerosi altri preti cremonesi particolarmente vicini all’istituto. Dopo il pranzo, mons. Napolioni visiterà le suore anziane residenti a  «Casa Santa Maria» e gli ospiti di «Casa famiglia Spinelli», struttura sanitaria che accoglie disabili gravi e gravissimi, con menomazioni fisiche, psicofisiche e sensoriali.

In preparazione alla festa del fondatore le religiose hanno organizzate una serie di eventi sia per presbiteri sia per laici. Giovedì 4 febbraio, in Casa Madre, si svolgerà la giornata sacerdotale che vedrà la presenza di padre Innocenzo Gargano, monaco camaldolese e biblista, che terrà una meditazione. Il programma prevede alle 9.30 l’accoglienza, alle 10 la relazione del religioso, alle 11.45 la concelebrazione eucaristica e alle 12.45 il pranzo.

Venerdì 5 febbraio, invece, per i laici è promossa, alle ore 21, a casa madre, una serata di riflessione sulla figura di don Spinelli dal titolo: «Perdonare a me fu sempre cosa dolce». A condurre l’incontro sarà suor Loredana Zabai. Sabato 6, alle ore 21, sempre a casa madre, si terrà una adorazione comunitaria.

Biografia del beato Spinelli

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Nato a Milano il 14 aprile 1853 da genitori bergamaschi a servizio dei Marchesi Stanga, Francesco cresce bravo e vivace e, come S. Giovanni Bosco, è pieno di gioia quando attira gli altri bambini organizzando spettacolini di marionette.  Quando è libero, la mamma lo conduce a visitare poveri e ammalati e lui è felice di amare e aiutare il prossimo, come insegnato da Gesù.

Nasce la vocazione, e Francesco studia a Bergamo, e viene ordinato sacerdote nel 1875.  In quello stesso anno si reca a Roma per il Giubileo, e in S. Maria Maggiore ha una visione: uno stuolo di vergini che adorano Gesù Sacramentato. Don Francesco capisce il progetto della sua vita, ma aspetta il momento giusto per realizzarlo.

Tornato da Roma, svolge attività educative e una scuola serale presso l’ oratorio di don Palazzolo, un’apostolato fra i poveri nella parrocchia dello zio don Pietro, l’insegnamento in Seminario e la guida di alcune comunità religiose femminili, fino a quando nel 1882 recatosi a S.Gervasio d’Adda (CR) incontra una giovane ragazza, Caterina Comensoli, che desidera diventare religiosa in una congregazione che abbia come scopo l’Adorazione Eucaristica.

Don Francesco può così realizzare quel sogno visto in S. Maria Maggiore. Il 15 dicembre 1882 le prime aspiranti suore entrano in una casa che sarà il primo convento, in via S. Antonino a Bergamo. Quel giorno l’Istituto delle Suore Adoratrici ha inizio.  Intanto si aprono nuove case e le religiose accolgono handicappati, poveri e ammalati.

Tutto va bene fino a quando, per una serie di spiacevoli equivoci, don Francesco è costretto ad abbandonare la diocesi di Bergamo, e il 4 aprile 1889 si trasferisce in diocesi di Cremona, a Rivolta d’Adda, dove le sue figlie hanno aperto una casa. Il sacerdote non può più governare l’Istituto, e così la fondazione si divide: madre Comensoli fonda la congregazione delle Suore Sacramentine, don Francesco quella delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento.

Ottenuta la giusta approvazione, le Adoratrici prendono vita. Esse hanno il compito di adorare giorno e notte Gesù nell’Eucarestia e di servire i fratelli poveri e sofferenti, nei quali “Ravvisare il Volto di Cristo”.  Gesù è la fonte e il modello della vita sacerdotale di don Francesco, dal quale prendeva forza e vigore per servire gli altri.

A Rivolta si piega a cercare Cristo fra gli infelici, gli emarginati, i respinti, e dove c’è un bisogno di qualsiasi tipo: scuole, oratori, assistenza agli infermi, agli anziani soli.

I suoi prediletti sono i portatori di handicap, per i quali nutre un affetto di padre. Per loro, oltre all’assistenza, si prodiga per farli organizzare in semplici lavori per sollecitare la loro capacità e promuovere una maggiore autonomia personale. Crede in loro e non li tratta come dei “minorati”.

Accoglie i giovani del grosso borgo cremonese, nella casa madre, ed è felice di trovarsi con loro e farli divertire.  Circondato da vastissima fama di santità, raggiunge l’amato Dio, il 6 febbraio 1913.

Viene dichiarato beato da Giovanni Paolo II il 21 giugno 1992,nel Santuario Mariano di Caravaggio.

Invito ai Sacerdoti

Invito ai Laici

Beato Francesco Spinelli, sacerdote
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La prima settimana a Cremona del vescovo Napolioni: tutti gli appuntamenti dal 31 gennaio al 7 febbraio

Domenica 31, in mattinata, il presule visiterà la Casa della Speranza, nel pomeriggio sarà al santuario di Caravaggio per affidare alla Vergine il suo ministero episcopale

Sarà particolarmente intensa e ricca di incontri la prima settimana cremonese del nuovo vescovo mons. Antonio Napolioni. Già il giorno successivo all’ordinazione, domenica 31 gennaio, il novello pastore, alle 9.30, visitera la Casa della Speranza, l’opera segno di Caritas Cremonese, che dal 2001 accoglie persone affette da HIV/AIDS. Nel pomeriggio, invece, sarà al santuario di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio: alle 16 presiederà una solenne Eucaristia e affiderà alla Vergina Maria l’inizio del suo nuovo ministero episcopale.

Lunedì 1° febbraio, alle 9, mons. Napolioni celebrerà la sua seconda Messa in Cattedrale, questa volta per affidare al Signore tutti i fedeli defunti. Alle 12.30, invece, visiterà la Casa dell’Accoglienza e pranzerà con gli ospiti della struttura guidata da don Antonio Pezzetti e dal dottor Cristiano Beltrami.

Martedì 2 febbraio, festa della Presentazione al tempio di Gesù, presso il monastero di San Sigismondo a Cremona, alle ore 16.30, il presule presiederà la celebrazione del Vespro nella XVII Giornata mondiale della vita consacrata: sarà la prima occasione di incontro con i religiosi e le religiose che operano nella nostra diocesi.

Giovedì 4 febbraio, in Seminario, il Vescovo parteciperà al consueto ritiro mensile del clero, mentre venerdì 5, alle 11.30, presso il Palazzo Vescovile, presiederà la preghiera e incontrerà gli operatori della Curia.

Sabato 6 febbraio, memoria liturgica del beato Francesco Spinelli, mons. Napolioni sarà a Rivolta d’Adda presso la casa madre delle suore adoratrici del Santissimo Sacramento. Alle 10 nella cappella maggiore celebrerà l’Eucaristia nella festa del fondatore quindi incontrerà gli ospiti e il personale di “Casa famiglia” e successivamente le suore di “Casa Santa Maria”. In serata, a Cavatigozzi, alle ore 21, presso la palestra comunale, presiederà la veglia di preghiera in preparazione alla Giornata nazionale per la vita.

Domenica 7 febbraio saranno due gli appuntamenti in agenda: alle 10 celebrerà l’Eucaristia nella chiesa cittadina di Sant’Agata in occasione della festa patronale, mentre alle 20.30, in Cattedrale, assisterà, insieme a mons. Lafranconi, al concerto del Coro delle voci bianche del teatro alla Scala di Milano.

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Mani in pasta: al via sabato a Casa famiglia “Spinelli” di Rivolta d’Adda il percorso di formazione al volontariato per giovani dai 18 ai 30 anni proposto dalle Suore Adoratrici

Seguirà la possibilità di servizio e animazione presso questa realtà sociale abitata da ospiti disabili e anziani

Prende il via sabato 28 novembre, presso Casa famiglia “Padre Francesco Spinelli”, a Rivolta d’Adda, “Mani in pasta”, il percorso di formazione al volontariato proposto dalle Suore Adoratrici del SS. Sacramento per i giovani dai 18 ai 30 anni. Si tratta di u itinerario che prevede in un primo tempo l’approfondimento del tema del servizio, partendo proprio dalla realtà di Casa famiglia Spinelli, realtà sociale abitata da ospiti disabili e anziani, e la possibilità di momenti di servizio e animazione all’interno della struttura stessa. Continua a leggere »

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