«Nella Veglia Pasquale Cristo ci rigenera per una vita piena»

Il vescovo Napolioni ha presieduto in Cattedrale la Veglia Pasquale. Durante la celebrazione 14 catecumeni hanno ricevuto il Battesimo e la Cresima

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«Perché cercate tra i morti colui che è vivo. Non è qui, è risorto». Le parole rivolte dall’angelo alle donne che arrivano al sepolcro di primo mattino, nel racconto dell’evangelista Luca, sono il culmine della liturgia della Parola che nella veglia della notte di Pasqua conduce il popolo di Dio a ripercorrere la storia della salvezza. «Questa veglia – ricorda per questo il vescovo Napolioni – è la madre di tutte le veglie, la madre di tutte le Eucaristie, la madre della vita cristiana»

La celebrazione presieduta dal Vescovo ha preso il via alle 21.30 nel cortile del Palazzo vescovile dove è iniziata la suggestiva liturgia della luce: la benedizione del fuoco nuovo, la preparazione del cero pasquale, simbolo di Cristo Risorto, alla presenza dei sacerdoti concelebranti, dei 14  catecumeni che durante la veglia hanno ricevuto i sacramenti dell’Iniziazione cristiana e dei membri del cammino neocatecumenale che hanno rinnovato le promesse battesimali.

Quindi, in processione verso la Cattedrale, per tre volte il diacono Arrigo Duranti ha innalzato il grande cero acclamando a Cristo luce del mondo e diffondendo la fiamma alle candele dei fedeli. Il canto dell’Exultet, l’antico inno che poeticamente esalta la luce nuova di Cristo risorto, ha introdotto l’ascolto della Parola di Dio.

Nei cinque brani biblici scelti nella celebrazione è stata idealmente ripercorsa la storia della salvezza fino al solenne canto del Gloria: il suono delle campane è quindi tornato a farsi sentire in tutta la città, mentre nella grande navata della Cattedrale si sono accese per la prima volta le luci del rinnovato impianto di illuminazione.

«In questa Veglia – ha detto il Vescovo nella sua omelia, rivolgendosi più volte ai catecumeni – tutti noi veniamo generati e rigenerati. Veniamo in chiesa per ricevere la vita in pienezza». Una vita che rispetta la nostra identità di cristiani «scritta nella carne e nel sangue di Gesù e dunque nella nostra persona, fatta di corpo, mente, spirito. E di mistero».

Monsignor Napolioni completa così la riflessione sull’identità cristiana che ha accompagnato tutto il Triduo Pasquale: l’identità di amici di Cristo e suoi commensali il giovedì santo e quella del venerdì santo, «il giorno del buio e del tradimento». «Non smettiamo di ricordarci – ha commentato il Vescovo – che siamo quelli che negano e che rinnegano, tradiscono, sbagliano…», quelli – dice in un altro passaggio – «che crocifiggono Cristo con il peccato», perché solo così «quello che accade stasera ci sorprende. Ci sorprende mentre eravamo peccatori, mentre eravamo come morti, disperati».

E’ lo stupore che travolge Pietro dopo la vista delle sole bende nel sepolcro vuoto: «Stanotte siamo quelli per Gesù: che significa grazie a Gesù e in vista di Gesù».

«Gesù è il motore, la causa della nostra esistenza», esclama con energia monsignor Napolioni; «sappiamo perché e per chi viviamo e soffriamo, perché e per chi vale la pena essere cristiani. Lasciamo – conclude – che il dono di Dio ci rigeneri».

Ascolta l’omelia del vescovo

La celebrazione è proseguita con la liturgia battesimale dei 14  catecumeni che durante la Veglia hanno ricevuto il Battesimo, chiamati uno a uno da don Antonio Facchinetti, incaricato diocesano del Catecumenato degli adulti . Dopo il canto delle litanie dei Santi, la benedizione dell’acqua e la professione di fede, i catecumeni si sono avvicinati al fonte battesimale con i propri padrini o madrine per essere battezzati.

Mons. Napolioni ha quindi amministrato loro il sacramento della Cresima. Dopo la liturgia eucaristica i nuovi cristiani l’hanno ricevuto per la prima volta l’Eucaristia.

La solenne Veglia Pasquale si è conclusa con un particolare saluto alla Madre del Risorto, mentre il Coro della Cattedrale (che sotto la direzione del maestro don Graziano Ghisolfi ha accompagnato l’intera liturgia) ha intonato il “Regina coeli”, il canto mariano che accompagna l’ingresso nel Tempo di Pasqua.

La photogallery della celebrazione

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TeleRadio Cremona Cittanova
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