Nella solenne Veglia di Pasqua 14 catecumeni riceveranno i sacramenti dell’Iniziazione cristiana

La celebrazione del 20 aprile in diretta dalle 9.30 sul nostro portale, i canali social della Diocesi e in tv su Cremona1

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Sono sempre molto commossi ed entusiasti i Catecumeni quando si avvicina la Veglia Pasquale che li vede protagonisti nella conclusione del loro cammino di Iniziazione Cristiana: la loro famiglia, la comunità parrocchiale di riferimento, la cerchia degli amici si stringe loro vicino in questo momento alto della loro esistenza. Davvero, il Battesimo risulta una seconda rinascita umana e spirituale; la Confermazione rappresenta una seconda vocazione di vita orientata al Vangelo, l’Eucarestia – “fons et culmen” della vita cristiana, secondo il Concilio Vaticano II – costituisce un punto di arrivo e di ri-partenza per la vita ordinaria cristianamente ispirata.

Sono quattordici, quest’anno, i catecumeni che la Chiesa di Cremona aggrega nel suo seno come popolo di Dio: la loro provenienza e la loro esperienza di vita è diversificata, ma unanime e forte il desiderio di appartenere al Signore che da poco hanno scoperto o ri-scoperto come “Maestro, chiave, centro e fine di tutta la storia umana” (GS 10).

Diversi catecumeni – spesso residenti in Italia da lungo tempo – provengono dai paesi africani della Liberia (come Elisabetta Richna Johnson, della parrocchia di Cassano d’Adda), della Costa d’Avorio (come Diane Akpa, Augustine Beugre, Ariane Klah, Djeje Ange Arnold Ble, Berenice Anastasie Augou, della parrocchia periferica di Bosco Ex Parmigiano o delle parrocchie cittadine di San Pietro e Sant’Agata) e della Nigeria (come Benedict Omije, della parrocchia del Boschetto, e Joe Oghogho e sua moglie Mercy, della parrocchia cittadina di San Pietro, che riceverà soltanto la cresima e la comunione, essendo già stata battezzata nel proprio paese d’origine). Alma Gjoshi proviene invece dall’Albania ma vive a Calvenzano da diversi anni. Sono numerosi anche gli italiani/e: Vania Costi di Pomponesco, Veronica Negrini di Annicco-Barzaniga, Paolo Mattei e Leopoldo Lena della parrocchia cittadina della Beata Vergine, Riccardo Mascarini della parrocchia di San Bernardo in Città).

Molti catecumeni hanno intrapreso il cammino di preparazione ai sacramenti diversi anni fa e poi hanno dovuto interromperlo, spesso per ragioni di trasferimento e lavoro: sono contenti di averlo ripreso e terminato perché considerano davvero la fede e la vita di grazia nei sacramenti importanti per la loro esistenza. Le loro stesse famiglie – forse nel passato tiepide verso la Chiesa – oggi li accolgono e accompagnano volentieri nel loro diventare credenti adulti.

Alle storie autobiografiche commoventi dei catecumeni – raccolte negli ultimi incontri formativi a livello diocesano – vanno aggiunte le testimonianze appassionate degli accompagnatori/trici: tutti sono convinti che la propria fede personale – insieme alla propria umanità – viene arricchita proprio da questo servizio di proposta cristiana a tanti volti di persone che sempre si rivelano sorprendentemente un vero e grande dono del Signore.

don Antonio Facchinetti
incaricato diocesano per il Catecumenato

TeleRadio Cremona Cittanova
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