Torna a splendere la chiesa di Pomponesco

Rimossi i ponteggi. Conclusi i lavori di restauro durati 17 anni

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I ponteggi sono stati rimossi nei giorni scorsi: la chiesa arcipretale di Pomponesco è finalmente tornata a mostrare l’aspetto e la bellezza originari, dopo ben diciassette anni di lavori di restauro. L’apparato decorativo interno – gli affreschi della cupola e delle vele della volta, i soffitti a cassettoni, le tinteggiature, la cassa dell’organo – sono stati completamente recuperati, a cura della ditta Tisato Massimo di Verona. Sistemati anche coro, altari e suppellettili.

Il restauro conservativo era stato avviato nel 2002 dal compianto don Romano Gardini: un lavoro imponente, portato avanti poi da altri due parroci e completato dall’attuale, don Davide Barili. Da anni, i fedeli convivevano con la presenza dei ponteggi in chiesa. L’opera è proseguita a lotti, ed è stata sostenuta economicamente da diverse famiglie e aziende (che hanno sponsorizzato il recupero di singole cappelle o altre porzioni di lavori). Dal punto di vista tecnico, l’intervento di restauro non è stato semplice: gli strati superficiali della pellicola pittorica erano infatti generalmente decoesi e presentavano numerosi sollevamenti, a causa dei fumi di candela, delle muffe e delle infiltrazioni di acqua piovana, oltre che per gli effetti del vecchio impianto di riscaldamento a gasolio e di un incendio del coro. Ogni superficie, a seconda della particolare composizione e problematica, è stata pulita con le idonee metodologie, individuate a seguito di appositi saggi di pulitura. Gli operatori, sempre in accordo con la Sovrintendenza, hanno provveduto inoltre a ritoccare le lacune e al riposizionamento degli stucchi mancanti.

Nel 2012 era stato necessario provvedere pure a lavori di messa in sicurezza e consolidamento strutturale, conseguenti ai danni provocati dal terremoto.

Nel complesso, il costo complessivo dei restauri supererà i 300mila euro, finanziati da offerte, mutui, contributi a fondo perduto e devoluzioni del 5 per mille Irpef.

La fondazione della chiesa di Santa Felicita e dei Santi Sette Fratelli Martiri risale al 1339. L’assetto odierno si deve a restauri ottocenteschi, mentre la facciata prospiciente la piazza del paese è del 1921.

Riccardo Negri
TeleRadio Cremona Cittanova
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