Mons. Lafranconi nominato amministratore apostolico

Dal 16 novembre fino alla presa di possesso canonica il vescovo Dante guiderà la Chiesa cremonese

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Al termine dell’incontro per l’annuncio del nuovo vescovo di Cremona, mons. Mario Marchesi, vicario generale, ha dato lettura del decreto di nomina di mons. Lafranconi ad amministratore apostolico della diocesi, a firma del card. Marco Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi. Mons. Marchesi ha altresì sottolineato che sono decaduti il consiglio presbiterale diocesano, il consiglio pastorale diocesano e anche il vicario generale. Questo il testo del decreto:

 

Per provvedere al governo della Chiesa Cremonese, vacante per la rinuncia dell’Eccellentissimo Dante LAFRANCONI, il Sommo Pontefice FRANCESCO, col presente Decreto della Congregazione per i Vescovi,

nomina e costituisce Amministratore Apostolico della Chiesa Cremonese

da oggi fino al giorno in cui il suo Successore prenderà possesso canonico, il medesimo Ecc.mo Dante LAFRANCONI , e gli conferisce i diritti, le facoltà e i doveri che competono, a norma di Legge, ai Vescovi diocesani, fatta attenzione tuttavia a quanto è contenuto nel n. 244 del Direttorio per il ministero pastorale dei Vescovi “Apostolorum Successores”.

Nonostante qualunque disposizione in contrario.

Dato a Roma, dalla sede della Congregazione per i Vescovi, il giorno 16 Novembre 2015

Marco card. Ouellet
Prefetto

+ Ilson de Jesus Montanari
Segretario

 

 

Cosa dice il n. 233 del Direttorio per il ministero pastorale dei Vescovi “Apostolorum Successores”.:

L’Amministratore Apostolico “sede vacante”. La Santa Sede può provvedere al governo della diocesi (758) nominando un Amministratore Apostolico. Anche se gli sono concesse tutte le facoltà del Vescovo diocesano, il regime della diocesi è quello della sede vacante, pertanto cessano gli uffici del Vicario Generale e dei Vicari episcopali, nonché la funzione dei Consigli presbiterale e pastorale. L’Amministratore Apostolico può però confermare, in forma delegata, il Vicario Generale e i Vicari episcopali, fino alla presa di possesso della diocesi da parte del nuovo Vescovo, ma non può prorogare i compiti dei Consigli, in quanto le loro funzioni sono svolte dal Collegio dei consultori.

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