Giornata del Ringraziamento a Calcio con il Vescovo che ha anche benedetto la nuova area food della scuola della Fondazione Ikaros

Molto partecipata l'iniziativa promossa dalla Coldiretti di Bergamo. Al termine della Messa premiazione degli associati e benedizione dei mezzi agricoli da parte di mons. Lafranconi

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È a Calcio, provincia di Bergamo ma diocesi di Cremona, che la Coldiretti orobica ha voluto celebrare quest’anno la 65esima edizione della Giornata del Ringraziamento per la terra, l’ambiente e il creato. Presente il vescovo Lafranconi, che ha presieduto l’Eucaristia e benedetto i mezzi agricoli nel contesto di una giornata intensa di significato e di iniziative, tra cui l’inaugurazione dell’area food della locale scuola professionale della Fondazione Ikaros.

L’intensa giornata ha avuto inizio già di primo mattino, con il ritrovo delle macchine agricole in piazza Polivalente: è da qui che poco dopo le 10 ha preso il via il corteo dei trattori che, sfilando per le vie della cittadina, sono giunti sino alla chiesa di S. Vittore.

L’area attorno alla parrocchiale, gremita di gente, era tutta segnata dal colore giallo delle bandiere, dei fazzolettoni e dei gazebo di Coldiretti, che per l’intera giornata ha allestito sul sagrato il mercato di Campagna Amica, in una cornice di prodotti della terra e mezzi agricoli di oggi e di ieri.

Tra un corteo di folla e il sottofondo musical proposto dal corpo bandistico “S. Gottardo” di Calcio, i trattori sono giunti sulla piazza facendo bella mostra di sé, accolti dalle autorità locali che, poco prima delle 11, hanno fatto il loro ingresso ufficiale in chiesa dietro al gonfalone del Comune di Calcio. Ad aprire il corteo dei primi cittadini del territorio (tra loro il sindaco di Calcio Elena Comendulli) gli zampognari dell’associazione culturale “Il Baghet” di Casnigo, che hanno proposto il classico “Gloria in excelsis Deo”.

Nelle prime file, insieme ai rappresentanti delle diverse Amministrazioni e ai comandanti delle forze dell’ordine, anche i numerosi aderenti della Coldiretti bergamasca, con il presidente Alberto Brivio e il direttore Gianfranco Drigo.

Accanto al Vescovo hanno concelebrato il parroco, don Fabio Santambrogio, e l’assistente ecclesiastico della Coldiretti bergamasca, don Mauro Tribbia. Presenti anche il vicario di Calcio don Matteo Bottesini e il collaboratore parrocchiale don Carlo Merisi. La celebrazione, animata dalla corale parrocchiale, è stata servita all’altare dai ministranti insieme a i confratelli del Santissimo Sacramento. Sull’altare anche i rappresentanti delle diverse sezioni locali della Coldiretti con i propri stendardi.

Nell’omelia il Vescovo, prendendo spunto dalle letture e anche dalle tristi vicende di cronaca delle ultime ore, ha sottolineato con forza la presenza di Dio nella storia dell’umanità, anche nei momenti più difficili e dolorosi per il singolo e la collettività. Un’iniezione di fiducia e speranza da cui non può che derivare il ringraziamento a Dio. “È bello – ha sottolineato il Vescovo – che mentre pensiamo alla nostra vita, al nostro lavoro, al nostro impegno, alla realtà familiare e a tutte le dinamiche che contrassegnano il vivere sociale, facendo riferimento a Dio non cessiamo di ringraziarlo. È questo, tutto sommato, il significato che vogliamo dare alla Giornata del Ringraziamento: sentiamo che è giusto e bello, e che nasce spontaneo nel nostro cuore il ringraziamento a Dio, anche perché ciò che è frutto del nostro lavoro e della terra che Lui ci ha dato da custodire e da coltivare è niente meno che il materiale con cui il Signore rinnova costantemente la sua presenza nell’Eucaristia lungo la storia dell’umanità”. “Come il tempio sarà distrutto anche questa nostra terra finirà – ha quindi proseguito mons. Lafranconi richiamando ancora le letture – ma quello che noi abbiamo realizzato, anche attraverso i prodotti della terra con il nostro lavoro, continuerà a classificare positivamente la nostra esistenza e l’intera storia dell’umanità”.

“Grazie a tutti voi agricoltori – ha quindi concluso –, grazie per quello che voi operate nel rispetto della natura, ma anche nel senso di un servizio da rendere all’umanità che trae il suo alimento dalla terra. Grazie! E fate tesoro di quello che oggi il Signore depone nel vostro cuore: che tutto il vostro lavoro, le vostre relazioni e quello che impegnate positivamente dentro la storia di questo tempo, travagliata come la storia di tutti gli altri tempi, diventi motivo con cui guardare al Signore e al quale chiedere la grazia di poter permanere nella fede e in quella forma di solidarietà che, attraverso il lavoro, ci permette di raggiungere e di dare speranza a tutti gli uomini”.

Suggestiva la processione offertoriale, durante la quale bambini, donne e uomini in abiti di altri tempi hanno portato all’altare i frutti della terra e del lavoro: cereali e pane, latte e uova, formaggi e salumi, frutta e verdura, fiori e piante, castagne e funghi, olio e vino.

Al termine dell’Eucaristia, prima della benedizione finale, il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio ha letto la preghiera del coltivatore, seguita poi dal “Canto delle creature” suonato dalle zampogne.

Quindi in chiesa si è svolta la premiazione dei coltivatori benemeriti, un riconoscimento per gli imprenditori che quotidianamente con il loro lavoro permettono la crescita dell’agricoltura, dal punto di vista economico e sociale, custodendo e tramandando quei valori che non hanno tempo. Sono stati premiati: Adriano Zanardi (Bolgare); Luigi Rosa (Roncola); Ilario Mario Maffeis (Vertova), Francesco Suardi (Carobbio degli Angeli); Angelo Manenti (Treviglio); Luciano Necorati (Martinengo); Stafano Manzoni (Brembate Sopra).

L’appuntamento per tutti è stato quindi all’esterno dove il Vescovo ha benedetto i mezzi agricoli. I trattori sono sfilati uno a uno su via Papa Giovanni XXIII: oltre ai mezzi, con a bordo intere famiglie, non sono mancati neppure alcuni cavalli.

Al termine della mattinata è stata quindi inaugurata la nuovissima area food della Fondazione Ikaros, la scuola professionale con sede anche a Calcio. Il taglio del nastro da parte del sindaco Elena Comendulli ha avuto luogo all’interno del complesso inaugurato lo scorso marzo proprio alla presenza del Vescovo. Una struttura, quella di via Avis-Aido, dotata delle migliori tecnologie, per meglio favorire il percorso formativo dei circa 540 studenti. Accanto al direttore di sede Lucio Farè non mancava naturalmente il presidente Daniele Nembrini . Dopo la benedizione del Presule, l’inaugurazione è stata salutata da un abbondante buffet preparato proprio dagli studenti-cuochi.

A chiudere la giornata, nel pomeriggio, il concerto curato dall’associazione di musica popolare “Rataplam” nella sala parrocchiale delle comunità in piazza S. Vittore.

Questo momento di profondo significato, che coincide con la fine dell’annata agraria in cui il mondo agricolo rende grazie a Dio per il raccolto dei campi e chiede la benedizione sui nuovi lavori, è stato anticipato la sera di giovedì 12 novembre dal convegno “Custodire e coltivare. Riappropriarci della terra come casa di tutti” svoltosi presso la sala convegni della Fondazione Ikaros di Calcio, quale occasione di riflessione collegata all’Enciclica “Laudato sì” e al messaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace sul tema “Il suolo, bene comune”.

“Viviamo questa Giornata – ha affermato il presidente di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio – con il cuore particolarmente pesante per le gravissime vicende che stanno interessando il comparto della zootecnia da latte. Riteniamo sia comunque importante ritrovarci per esprimere la nostra riconoscenza e soffermarci a riflettere sui quei valori che da sempre accompagnano la nostra azione sindacale a fianco delle imprese agricole e nell’ambito della società”.

Omelia del vescovo Lafranconi

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