Dopo il pranzo di Sant’Omobono alla Casa dell’Accoglienza, la visita del Vescovo ai locali rinnovati del Rifugio notturno

Il servizio è gestito dalla Caritas durante l'inverno in convenzione con il Comune nell’ambito del piano regionale di contrasto alla povertà

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Si è rinnovata, nel segno di sant’Omobono, padre dei poveri, la bella tradizione del pranzo del Vescovo alla Casa dell’accoglienza di Cremona con gli ospiti delle opere segno della Caritas cremonese e gli utenti delle Cucine benefiche gestite dalla San Vincenzo diocesana. Al termine del pranzo monsignor Antonio Napolioni ha fatto visita ai locali del rifugio notturno, rimessi da poco a nuovo.

Insieme al sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, all’assessore alle Politiche sociali e della fragilità Rosita Viola e al vicepresidente della Provincia di Cremona Rosolino Azzali, il Vescovo è stato accompagnato nei locali rinnovati dal direttore della Caritas don Pierluigi Codazzi e dall’operatore Alessio Antonini del Centro d’ascolto.

Il Rifugio notturno, situato in viale Trento Trieste 37, è pensato per accogliere ospiti durante la notte garantendo dei locali al chiuso dove poter dormire durante le rigide serate d’’inverno. A disposizione diciotto posti letto e i bagni con sanitari, lavandini e docce.

Il servizio è gestito dalla Caritas diocesana in convenzione con il Comune nell’ambito del piano regionale di contrasto alla povertà e sarà operativo per tutto il periodo invernale.

Il Rifugio notturno presso la Casa dell’Accoglienza è riservato agli uomini, mentre alle donne è riservato uno spazio di pronta emergenza presso Casa di Nostra Signora, la struttura “in rosa” della Caritas diocesana in via Ettore Sacchi.

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Matteo Lodigiani
TeleRadio Cremona Cittanova
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