Si è aperta con l’inatteso arrivo a Bozzolo del vescovo Napolioni, la prima giornata di “L’uomo ritorna. Dialoghi sull’uomo con don Primo Mazzolari”, la tre giorni di riflessioni attorno alla figura del parroco di Bozzolo, organizzata da “Fondazione Mazzolari”.
Il Vescovo è stato accolto dal sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, dal parroco don Luigi Pisani, da don Antonio Pezzetti e don Umberto Zanaboni, oltre che da numerosi rappresentanti di “Fondazione Mazzolari” e concittadini.
Dapprima don Pisani ha portato i saluti della Presidente di Fondazione Mazzolari Paola Bignardi, anticipando l’intenzione di creare un momento riflessivo annuale attorno alla figura di don Primo, sulla modalità del Festival Letteratura di Mantova, che si dovrà svolgere nel mese di giugno. «Il tentativo -ha dichiarato- è di dividere per argomenti perché vogliamo coinvolgere più gente possibile, come i giovani. Ogni anno prevediamo di interessarci a un pensiero di don Primo. Quest’anno è il dialogo con l’uomo che affronteremo sotto tanti suoi versanti e grazie a diverse forme artistiche come la letteratura, il teatro, lo sport».
Subito dopo Mons. Napolioni ha preso la parola con una battuta che ha fatto sorridere i presenti. «Sono venuto a verificare di persona l’effervescenza della coppia sindaco-parroco. Ogni tanto è bene scoprire i frutti di questa bella collaborazione». E ha proseguito con un auspicio. «Mi auguro che tutte le esplorazioni creative intorno al pensiero di don Primo, che si avventurano sui vari sentieri dell’attualità, non perdano di vista la sorgente. Lui ha un messaggio sull’uomo perché ha incontrato l’uomo Gesù Cristo. L’augurio – conclude – è che scavando e confrontando emerga sempre di più questa grazia che è resa possibile davvero a tutti, anche a noi in ogni tempo».
Il saluto del sindaco Giuseppe Torchio è, invece, stato incentrato su un impegno preso dal Comune di Bozzolo. «In questa loggia -l’incontro si è infatti tenuto presso la Loggia del Comune – è stata posta la stele delle visite del Santo Padre e del Capo dello Stato. Presto anche la porta d’ingresso della città sarà dedicata alla figura del nostro sacerdote».
È seguito l’intervento di don Bruno Bignami su “Mazzolari educatore di coscienze”, che «ci aiuta a capire che la più grande sfida è abitare il nostro tempo da testimoni credibili di un’umanità convertita al Vangelo». Mazzolari, la cui umanità ha incarnato un ministero che doveva essere per ogni uomo, lontano da giochi di potere e con al centro il Vangelo, ha sempre fatto della carità il «respiro della vita di ogni cristiano, il luogo rivelativo della fede». Ed è nella storia, ha proseguito don Bignami, che si sviluppano quelle vicende umane in cui il percorso di fede si può manifestare. La scelta è tra accettare di vivere quella narrazione che è data dagli eventi, essendone protagonisti attivi, oppure lasciarsi alle spalle, «come una scenografia», un vissuto che non ci interpella, lasciandoci indifferenti. «Don Primo scelse di esserci e di raccontarlo nei suoi libri, che sono il gesto d’amore con cui il sacerdote avvicinò e avvicina oggi l’umanità intera, a partire dai più lontani».
È questa, tra le altre, la funzione della scrittura. L’avvicinarsi, l’esserci, empaticamente, per il lettore. E lo ha ben raccontato Carlo Lucarelli, autore di numerosi romanzi gialli, introdotto dal professor Enrico Garlaschelli. «Io scrivo per cercare di capirci qualcosa» dichiara all’inizio del suo intervento. Ma poi la scrittura prende una sua vita per il lettore che può decidere di criticarla, giudicarla, appassionarsi al punto da non lasciarla più. E grazie ad essa anche i lontani si avvicinano, la conoscenza diventa confronto, il senso di smarrimento si trasforma in dialogo. «La scrittura – ha concluso Lucarelli- diventa un ottimo mezzo per far parlare i lontani».
Al termine dell’incontro gli organizzatori hanno ricordato gli eventi di sabato 11 settembre, che si apriranno con gli interventi del dottor Bottura dalle ore 16.30 presso la Chiesa di San Francesco, e si concluderanno con il Recital inedito in cui Cochi Ponzoni interpreta Don Primo Mazzolari, alle ore 21.00 presso Cascina Paganini.
«L’uomo ritorna…» dal 10 settembre torna la Tre giorni mazzolariana di Bozzolo