Incontro al Boschetto, don Primo tra memoria e attualità

Come ogni anno si è svolto il 13 gennaio l'appuntamento presso la casa natale di don Mazzolari alla cascina San Colombano

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Come ogni anno in occasione dell’anniversario della nascita di don Primo Mazzolari, avvenuta il 13 gennaio 1890, un gruppo di associazioni cremonesi ha fatto visita alla cascina San Colombano presso il quartiere Boschetto.

Il gruppo dei partecipanti partendo dal piazzale della chiesa di Santa Maria, parrocchia di origine della famiglia di Mazzolari, dove il piccolo Primo fu battezzato, si è diretto al luogo natale del sacerdote, dove si è fermato un poco a riflettere.

Don Antonio Agnelli, accompagnatore spirituale di Acli Cremona, ha voluto ricordare don Primo tramite la lettura delle sue “nove ostinazioni”, scritte molti decenni fa ma oggi ancora molto attuali: don Primo ripercorre in punti sintetici la sua visione della pace, della Chiesa, della società e dell’economia improntata su un’idea di accoglienza della persona umana senza però per questo accettare le ideologie sbagliate che rimangono da combattere.

A seguire don Mario Aldighieri ha portato il suo commosso ricordo dell’incontro con don Primo sul letto di morte e di come questo incontro, insieme agli insegnamenti trasmessi dai suoi libri e articoli, ha segnato la sua esperienza di vita da presbitero anche nei momenti più difficili durante la permanenza in America Latina.

A concludere Marco Pezzoni, ex parlamentare cremonese, ha ricordato che quest’anno ricorre il sessantesimo anniversario della morte di don Primo e rifacendosi all’intervento del prof. Luigi Bonante del giorno precedente ha voluto ribadire come don Primo abbia saputo delegittimare anche dal punto di vista teologico la guerra: infatti essa è solo l’ultimo passo di una cultura e di un’economia violente.

Al termine dell’incontro si è voluto anche ricordare don Giuseppe Giussani, presbitero cremonese ormai malato che anche negli anni in cui le idee e gli scritti di don Primo non erano legittimati dall’autorità ecclesiale ha saputo portare avanti la sua memoria dopo la morte dando un importante contributo alla conservazione e trasmissione del suo pensiero fino ai giorni nostri.

L’evento è stato promosso dai ragazzi del Forum delle Idee (rete ASVIS, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) insieme ad Acli Cremona, Paxchristi, Tavola della pace di Cremona, Movimento federalista europeo e Cremona nel mondo.

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