Category Archives: La vita della Chiesa

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Papa Francesco: “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo”

“Cari fratelli e sorelle, buona Pasqua!”. Con questo saluto Papa Francesco si è affacciato brevemente dalla loggia centrale della basilica vaticana, prima della lettura del messaggio Urbi et Orbi. Subito dopo, a sorpresa, è salito sulla papamobile ed è uscito dall’Arco delle Campane per salutare i presenti, che erano circa 50mila. È la sua prima uscita in auto scoperta dopo le dimissioni dal Policlinico Gemelli del 23 marzo. … Continue reading »

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Card. Zuppi: «La Pasqua ci sfida a non cedere alla logica delle armi»

Il card. Zuppi richiama i cristiani a vivere la Pasqua come impegno concreto per la pace, la riconciliazione e la fraternità, in un tempo segnato da guerre, divisioni e ferite da sanare, verso il Giubileo della speranza

«Credere nella Pasqua significa non arrendersi al male». Parte da questo richiamo il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, per rileggere il significato profondo della Risurrezione oggi. In un tempo segnato da fragilità, guerre e divisioni, la Chiesa è chiamata a custodire e testimoniare la speranza. Dalla vicinanza a Papa Francesco al Cammino sinodale, fino al Giubileo, l’invito è a trasformare la fede pasquale in gesti concreti di riconciliazione, misericordia e fraternità.

La Pasqua ci chiama a rinnovare il senso della comunione nella Chiesa, fondata sulla carità e sulla fedeltà. In questo tempo in cui Papa Francesco affronta un periodo di convalescenza e fragilità fisica, quanto è importante che la Chiesa italiana esprima la sua vicinanza al Santo Padre, testimoniando quell’unità che è già segno della Risurrezione?
«È fondamentale: in questa condizione di fragilità, la sua figura diventa ancor di più motivo di attenta comunione. E la comunione è un legame delicatissimo, intimo, profondo, che unisce coinvolgendo tutta la vita. La Chiesa in Italia continua a stringersi al suo Pastore, testimone di quell’amore a Cristo che non smette di insegnarci che il più grande è colui che serve. Ringraziamo Papa Francesco che, con il suo ministero, conferma i fratelli nella fede e presiede la Chiesa nella carità. Essendo quella italiana la Chiesa più vicina, siamo spinti ancora di più a far nostro il suo messaggio, a condividere le sue preoccupazioni per il servizio al Vangelo e al mondo».

Anche i non credenti hanno espresso affetto e vicinanza al Papa.
«Mi ha molto colpito il fatto che tutti, indistintamente, credenti e non credenti, abbiano manifestato la loro vicinanza e il loro affetto, pregando per la sua salute. È un segno di unità di cui abbiamo bisogno e anche di come

la figura di Papa Francesco unisce tutti i cercatori di speranza, i giusti, coloro che hanno a cuore la casa comune».

In un contesto internazionale segnato da tensioni geopolitiche e guerre, la Pasqua ci richiama al messaggio di pace e riconciliazione. Quale ruolo può svolgere oggi la Chiesa nel promuovere un dialogo autentico tra le nazioni e nel contrastare la logica del riarmo, affinché la speranza pasquale si traduca in impegni concreti per la costruzione di un ordine mondiale più giusto e pacifico?
«Credere nella Pasqua significa non arrenderci al male anche quando sembra vincente, definitivo, inesorabile. È proprio nel buio della sofferenza che vediamo la luce della Risurrezione, la forza di Gesù che vince il male, la potenza del perdono e della misericordia che sconfigge l’odio e la violenza. La speranza cristiana non è un po’ di benessere a poco prezzo, che tranquillizza e isola senza affrontare il nemico della vita.

In questo tempo di conflitti, di divisioni, di sentimenti nazionalisti senza quelli di dialogo e di unione tra i Paesi, di linguaggio greve e pieno di insulti tra le persone e le nazioni, il servizio della Chiesa per l’unità diventa luce di speranza.

Non dimentichiamo che il saluto di Gesù risorto è “pace”: queste parole, che ci ha consegnato, sono una responsabilità perché questo annuncio possa incarnarsi nelle contraddizioni della storia e nelle fatiche dell’umanità».

Come possono i cristiani tradurre la speranza in gesti concreti?
«Come Maria che ai piedi della croce non si rassegna al dolore e alle tenebre, la Chiesa non si rassegna alle guerre e ai conflitti, al ricorso alle armi anziché al dialogo per risolvere i conflitti. Bisogna pregare, ma occorre anche tradurre questo impegno in azioni di riconciliazione, di ascolto e dialogo sincero, facendosi tessitori di unione in ogni contesto, pacifici nelle parole e nei comportamenti, capaci di vedere nell’altro sempre un fratello e mai un nemico, un estraneo da cui difendersi, da giudicare. Come dice Papa Francesco nella Bolla di indizione di questo Giubileo: “È troppo sognare che le armi tacciano e smettano di portare distruzione e morte? Il Giubileo ricordi che quanti si fanno ‘operatori di pace saranno chiamati figli di Dio’ (Mt 5,9). L’esigenza della pace interpella tutti e impone di perseguire progetti concreti. Non venga a mancare l’impegno della diplomazia per costruire con coraggio e creatività spazi di trattativa finalizzati a una pace duratura” (Spes non confundit, 8). Il Papa ci coinvolge tutti nel cercare la pace e ricorda alla diplomazia di individuare con creatività spazi di trattative e ai politici di non avere paura di costruire la pace».

La vitalità della Chiesa italiana è emersa con forza durante la Seconda Assemblea sinodale. Come può lo slancio sinodale aiutare le comunità cristiane a incarnare lo spirito pasquale di una Chiesa viva, capace di ascolto, di servizio e di testimonianza nel cuore della società?
«Il Concilio Vaticano II ci ha ricordato che la Chiesa è nel mondo non per occupare spazi o per gestire poteri, ma come espressione “di solidarietà, di rispetto e d’amore verso l’intera famiglia umana” (Gaudium et spes 3).

Il Cammino sinodale e le due Assemblee nazionali hanno ribadito questa urgenza: la Chiesa è nel mondo e non contro il mondo, si apre al dialogo anziché chiudersi se è la Chiesa di Cristo. La Chiesa non è un’idea ma un incontro, una relazione con al centro il Signore per cui vale la pena perdere la vita.

Ecco perché la sinodalità deve andare di pari passo con la fraternità, che ha bisogno di essere reale e non solo simbolica, vissuta più che interpretata, concretizzata oltre che teorizzata. La luce del Risorto ci ricorda che siamo riflesso dell’amore di Dio. E questo ci porta non a cercare la gloria gli uni dagli altri, ma a rivestire di amore il prossimo».

Il Giubileo invita a un cammino di rinnovamento spirituale. Considerando che la Pasqua è il culmine della speranza cristiana, in che modo la celebrazione della Risurrezione può preparare e motivare i credenti a vivere pienamente l’esperienza giubilare?
«La Pasqua è il segno più grande della speranza che non delude perché vince il nemico ultimo, la morte. La Pasqua ci incoraggia tutti a essere persone che non si arrendono, che sanno di essere più forti del male e scelgono di non essere spettatori, ma riparano come possono le relazioni, le conseguenze del male, sconfiggono la solitudine, portano il perdono, aiutano i fratelli più piccoli di Gesù».

Quale stile di vita i cristiani sono chiamati a testimoniare per umanizzare il mondo?
«La speranza non è avere tutto, ma credere che tutto è possibile perché nulla è impossibile a Dio e, come ha aggiunto Gesù, a chi crede. La speranza è il mondo nuovo che affronta quello vecchio, è seme del quale pregustiamo già i frutti che vedremo maturi solo nel cielo.

Chi ha speranza vive diversamente e sa vedere nella parzialità, che resterà sempre tale, del nostro presente la pienezza del futuro.

Vivere il Giubileo allora significa combattere il male, per realizzare la speranza di Dio sul mondo: una famiglia, dove siano fratelli tutti. I cristiani hanno la responsabilità di umanizzare il mondo e di formare persone capaci di umanizzarlo, guardando al mondo come i piccoli, per riconoscerli e legittimarli, per mettersi al loro servizio».

Riccardo Benotti (AgenSir)
TeleRadio Cremona Cittanova
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Settimana Santa. La Sindone e la sua storia in alcuni volumi in uscita in questi giorni

Dal 28 aprile al 5 maggio a Torino la festa della Sindone con molte iniziative. In uscita alcuni volumi sul tema

“La Sindone ci invita a riflettere sul concetto di speranza, tema dell’Anno giubilare 2025, in una duplice dimensione: da un lato il volto e il corpo impressi nel Telo Sindonico sono quelli di uno sconfitto dalla storia, ma dall’altro è il calco di qualcuno che nel sepolcro non c’è più. Questo ci ricorda che ci sono molti modi in cui oggi e sempre, nella storia dell’umanità, donne e uomini vivono e percepiscono la vita da sconfitti”. A parlare è stato il card. Roberto Repole, arcivescovo di Torino, presentando il programma degli eventi previsti nel capoluogo piemontese dal 28 aprile al 5 maggio in occasione della festa della Sindone (4 maggio, festa liturgica). Continue reading »

Raffaele Iaria
TeleRadio Cremona Cittanova
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Carlo Acutis, “un ragazzo innamorato della vita”

Il giovane milanese sarà proclamato santo il 27 aprile. Nel racconto di tre suoi insegnanti emerge la figura di un ragazzo simpatico, che amava stare con gli altri, appassionato di informatica e... un po' meno di matematica

«Ho il ricordo molto bello di un ragazzo disponibile e attento agli altri, di un giovane normale con tanto desiderio di fare nuove amicizie e soprattutto pieno di curiosità. Veniva spesso alla cattedra, sia durante le mie ore di lezione che con altri docenti, per porre qualche domanda, cercando qualche spiegazione in più». Sono passati 20 anni, ma il tempo non scalfisce la memoria lasciata dall’alunno Carlo Acutis nella mente di Fabrizio Zaggia, suo professore di religione all’Istituto “Leone XIII” di Milano, dove il ragazzo, morto a soli 15 anni nel 2006 per una leucemia fulminante e che verrà proclamato santo il prossimo 27 aprile, aveva frequentato il primo anno del Liceo classico e solo il primo mese della quinta ginnasio a causa del presentarsi della malattia. Continue reading »

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Papa Francesco “continua la convalescenza” con “periodi prolungati senza ossigeno”

san pietro vaticano

“Il Papa continua la convalescenza, ci sono miglioramenti sia per il quadro motorio che per quello respiratorio, come si è potuto notare con le uscite degli ultimi giorni”. Così la Sala Stampa della Santa Sede descrive le condizioni di salute del Papa, giunto al ventesimo giorno di convalescenza a Casa Santa Marta. Continue reading »

M.Michela Nicolais (AgenSir)
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8xmille. Al via la nuova campagna della Cei che racconta la “Chiesa in uscita”

   Una firma che si traduce in accoglienza, solidarietà e speranza. Torna on air dal 13 aprile la nuova campagna di comunicazione dell’8xmille alla Chiesa cattolica, con l’obiettivo di mostrare il valore di questa scelta che ognuno di noi può fare e il suo impatto nelle vite di tanti. È il racconto di una Chiesa in uscita che risponde alle nuove povertà e ai bisogni sempre più complessi di fasce di … Continue reading »

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“Semi di pace e di speranza” è il tema per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato 2025

“Semi di pace e di speranza” è il tema scelto da Papa Francesco per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato 2025. Lo rende noto il Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. Il tempo del creato, iniziativa ecumenica che si svolge dal 1° settembre al 4 ottobre, avrà come tema generale “pace con il creato”, nell’anno giubilare e nel decimo anniversario della pubblicazione dell’enciclica “Laudato si’”. Come testo biblico di riferimento è stato scelto Isaia 32,14-18. Continue reading »

Riccardo Benotti (AgenSir)
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CEI, il testo finale del Sinodo a ottobre

La seconda Assemblea sinodale delle Chiese in Italia si è conclusa con un doppio rinvio: dell'approvazione del testo finale, ad ottobre, e dell'Assemblea della Cei, che da maggio slitterà a novembre

Il documento finale della seconda Assemblea sinodale delle Chiese in Italia verrà votato il 25 ottobre, in occasione del Giubileo delle équipe sinodali e degli Organismi di partecipazione. Farà seguito la fase di ricezione. È quanto si legge nella mozione votata e approvata dai circa mille partecipanti – e con una delegazione anche della Diocesi di Cremona – che da lunedì 31 marzo a giovedì 3 aprile si sono riuniti per esaminare le 50 Proposizioni che hanno fatto da sfondo ai lavori. Continue reading »

TeleRadio Cremona Cittanova
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Terremoto in Myanmar. La vicinanza della Chiesa in Italia: 500mila euro per le prime necessità

macerie

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana esprime solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma che venerdì 28 marzo ha devastato il Myanmar, con impatto anche su altri Paesi. Il terremoto, con epicentro nella regione di Mandalay, ha provocato migliaia di morti, feriti e sfollati oltre a distruggere abitazioni e infrastrutture. Continue reading »

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Sinodo, card. Zuppi: “Non ci rassegniamo davanti alla realtà malata della società”

La seconda Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, alla presenza di una delegazione anche della Diocesi di Cremona, si è aperta il 31 marzo in Aula Paolo VI con il messaggio del Papa. L'introduzione del card. Zuppi, di mons. Castellucci e di Lucia Capuzzi

Anche la diocesi di Cremona è presente a Roma per la Seconda Assemblea Sinodale in programma in Vaticano, presso l’Aula del Sinodo, dal pomeriggio di lunedì 31 marzo a giovedì 3 aprile. Insieme al vescovo Antonio Napolioni i tre delegati diocesani: Diana Afman, suor Giulia Fiorani e il diacono permanente Walter Cipolleschi. Continue reading »

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