Category Archives: La vita della Chiesa

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Leone XIV: pubblicati stemma e motto “In Illo uno unum”

Sono stati pubblicati lo stemma e il motto ufficiale di Papa Leone XIV. Lo stemma raffigura uno scudo diviso diagonalmente in due settori: nella parte superiore, su sfondo azzurro, compare un giglio bianco, simbolo di purezza; nella parte inferiore, su sfondo chiaro, è rappresentata un’immagine che richiama l’Ordine di Sant’Agostino: un libro chiuso sul quale si trova un cuore trafitto da una freccia. Continue reading »

Riccardo Benotti (AgenSir)
TeleRadio Cremona Cittanova
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Papa Leone XIV: è l’americano Robert Francis Prevost

“Annuntio vobis gaudium magnum; habemus Papam: Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Robertum Franciscum Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Prevost qui sibi nomen imposuit Leonem Deciumun Quartum”. Con queste parole il cardinale protodiacono, Dominique Mamberti, ha annunciato il nome del 267° Pontefice, eletto alle 18.07 al quarto scrutinio durante il 76° Conclave – il più affollato della Chiesa – da 133 cardinali elettori riuniti da ieri pomeriggio in Conclave nella Cappella Sistina. Continue reading »

M.Michela Nicolais (AgenSir)
TeleRadio Cremona Cittanova
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Le prime parole di Leone XIV: «La pace sia con tutti voi!»

“La pace sia con tutti voi!”. Sono le prime parole del cardinale Robert Francis Prevost, da oggi il 267° Papa della storia della Chiesa, il primo Pontefice americano. “Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il Buon Pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio”, ha detto Papa Leone XIV, il nome scelto dal religioso agostiniano per il suo pontificato. Continue reading »

M.Michela Nicolais (AgenSir)
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Il messaggio delle Chiese in Italia per l’elezione di Papa Leone XIV

Il messaggio della Conferenza episcopale italiana

Beatissimo Padre,

esprimiamo i sentimenti di commozione e gioia delle Chiese in Italia nell’accogliere la notizia della Sua elezione al Soglio Pontificio. Insieme alle comunità ecclesiali eleviamo il canto di lode al Signore per il dono della Sua chiamata a essere «principio e fondamento visibile dell’unità nella fede e della comunione nella carità» (Messale Romano), messaggero di pace in un mondo lacerato e ferito.

Accogliamo il Suo invito a «essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo, sempre aperta a ricevere come questa piazza con le braccia aperte, tutti, tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, la nostra presenza, il dialogo e l’amore».

La nostra Conferenza Episcopale è unita in modo speciale a Lei, a motivo del Suo ruolo del tutto unico di Vescovo di Roma e Primate d’Italia. Siamo grati di poter esercitare la collegialità episcopale sotto la Sua guida paterna. Le comunità ecclesiali si rallegrano con noi stringendosi intorno a colui che custodisce l’unità nella carità. Oggi la storia e soprattutto l’affetto di noi tutti si intrecciano per creare un nuovo rapporto, saldo e filiale, con Lei, Beatissimo Padre.

Seguendo gli appelli del Suo predecessore, Papa Francesco, ci siamo posti “in uscita” e “in cammino” con la gioia di chi ha sperimentato la pace di Cristo Risorto. Una pace, come Lei ci ha ricordato, «disarmata e disarmante, umile e perseverante», perché «proviene da Dio, che ci ama tutti incondizionatamente».

In questo tempo, così tumultuoso per i conflitti che affliggono vaste aree del pianeta e i vari cambiamenti sociali e culturali in atto, continuiamo a lavorare «per la pace nel mondo». Le assicuriamo il nostro impegno per costruire ponti di dialogo, per soccorrere l’umanità sofferente, per essere sempre a servizio degli ultimi e dei più bisognosi.

Santità, può contare su di noi, sulle Chiese in Italia: vogliamo essere strumenti vivi per realizzare il sogno evangelico di diventare un’unica famiglia umana, «un solo popolo sempre in pace».

La Sua elezione nel tempo liturgico di Pasqua è per noi un segno che il Risorto non ci ha lasciato orfani. A Dio rendiamo grazie e all’intercessione di Maria affidiamo il Suo ministero, perché illumini il Popolo di Dio con la verità del Vangelo e lo edifichi con la testimonianza di vita.

TeleRadio Cremona Cittanova
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Conclave: fumata bianca, c’è il nuovo Papa

Il momento atteso da milioni di fedeli in tutto il mondo è finalmente arrivato. I 133 cardinali riuniti in Conclave nella Cappella Sistina hanno eletto al quarto scrutinio il 267° successore di Pietro. Alle ore 18.07 di giovedì 8 maggio il comignolo della Cappella Sistina ha emesso fumogeni bianchi, grazie all’ausilio di una delle due stufe, quella che non contiene le schede bruciate dopo la votazione, ma che è esclusivamente dedicata, grazie ai fumogeni, a “colorare” di bianco il cielo, con quel segnale che i fedeli sono abituati a decifrare, scrutando quello spicchio di orizzonte con il naso all’insù. Continue reading »

M.Michela Nicolais (AgenSir)
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Il Conclave da mercoledì 7 maggio

Il Conclave per eleggere il 267° successore di Pietro inizierà il 7 maggio prossimo. Lo ha deciso il Collegio dei cardinali, durante la quinta Congregazione generale. A dare l’annuncio ufficiale è stato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, durante il briefing odierno con i giornalisti in Sala Stampa vaticana.

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Funerali di Papa Francesco: 250mila persone in piazza, il corteo funebre salutato da un unico lungo applauso

Il corteo funebre da San Pietro a Santa Maria Maggiore è stato il 48° viaggio, l'ultimo terreno, di Papa Francesco, che fin dall'elezione si è definito "vescovo di Roma". E Roma l'ha ricambiato con un lungo abbraccio, che da piazza San Pietro - luogo dei funerali, a cui hanno partecipato oltre 250mila persone - è proseguito ininterrottamente verso la Basilica Liberiana, luogo della tumulazione

Da San Pietro a Santa Maria Maggiore. E’ lungo sei chilometri il 48° e ultimo viaggio di Papa Francesco, il primo papa del ventunesimo secolo che nel suo testamento ha espresso la volontà di essere sepolto in un luogo diverso dalla basilica vaticana. A bordo di un carro funebre davvero singolare, una ex papamobile già usata in un viaggio in Oriente e riadattata in modo tale da poter essere aperta e visibile lungo tutto il tragitto dalla Porta del Perugino al luogo della sepoltura, il Pontefice che fin dall’affaccio alla Loggia delle benedizioni amava definirsi “vescovo di Roma” ha ricevuto dalla sua Roma – oggi più che mai “caput mundi” – un abbraccio infinito che dagli oltre 250mila fedeli presenti ai funerali si è dilatato da piazza San Pietro in tutti i luoghi più simbolici del centro storico, grazie ad un corteo a passo d’uomo che partendo dalla Porta del Perugino e attraversando la Galleria Pasa, ha percorso Corso Vittorio Emanuele per poi arrivare a piazza Venezia e svoltare sui Fori imperiali, proseguendo per via Labicana e via Merulana. T Continue reading »

M.Michela Nicolais (AgenSir)
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