Archivi della categoria: La vita della Chiesa

image_pdfimage_print

Marco Girardo nuovo direttore di Avvenire. «Noi con le Diocesi, autentico laboratorio dell’ascolto»

Succede a Marco Tarquinio, alla guida della redazione per 14 anni. Dal nuovo direttore un saluto alle diocesi che collaborano con il quotidiano per le pagine locali

Venerdì 5 maggio il Consiglio di Amministrazione di Avvenire Nuova Editoriale Italiana ha deliberato la nomina di Marco Girardo come nuovo Direttore Responsabile del quotidiano Avvenire e delle altre testate edite dalla società editoriale. Il giornalista, già Caporedattore di Economia del quotidiano, succede a Marco Tarquinio alla guida del giornale dal 2009.

Continua a leggere »

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

Primo Maggio: giovani e lavoro, dalla depressione alla speranza

I dati sull’occupazione giovanile sono preoccupanti. Il tasso dei Neet è a livelli record. Le nuove generazioni sono l’ultima ruota del carro? Eppure le esperienze positive, avviate anche in ambito ecclesiale, non mancano. La festa dei lavoratori ricorda che occorre tornare a scommettere su formazione e condivisione

I dati sono implacabili e ogni aggiornamento è un “cazzotto nello stomaco”, stando al commento del card. Matteo Zuppi. I giovani sono l’ultima ruota del carro sociale. Nascere in questo momento in Italia significa caricarsi di pesi non indifferenti. E ci meravigliamo dell’inverno demografico? Bastano alcuni dati per farci capire la depressione in corso: l’abbandono scolastico supera il 10%, il tasso dei Neet (chi non studia e non è in formazione) ha il triste primato europeo del 29% e il mercato del lavoro penalizza le giovani generazioni. Infatti, è in discesa la percentuale di chi ha un lavoro stabile: solo il 20% ha un contratto a tempo pieno. A chiudere il cerchio sono i salari bassi, che per il 28% dei giovani è sotto i 9 euro netti l’ora. Sempre più diseguali e sempre più poveri. Un quadro desolante che metterebbe ko qualsiasi tentativo di ripresa e che fa immaginare i giovani italiani come il nuovo Sisifo condannato a risalire la china. Non stupisce se molti giovani, nonostante le culle vuote e la domanda incalzante in alcuni settori produttivi, acquistano un biglietto di sola andata per altri Paesi del mondo!
La forte depressione del lavoro giovanile, in netta contraddizione con l’articolo 1 della Costituzione, ha spinto la Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro a dedicarvi il Messaggio in occasione del 1° maggio 2023.La condizione attuale non può portare alla rassegnazione. Se la mancanza di opportunità lavorative tarpa le ali alla capacità di sognare, è tempo per organizzare la speranza. La Chiesa in Italia non è all’anno zero. Molti giovani italiani, infatti, partecipano al percorso Economy of Francesco per ripensare un modello di sviluppo e per accompagnare un’economia a misura della persona e del pianeta. Da molti anni, il Progetto Policoro sta animando i territori responsabilizzando direttamente i giovani ad accompagnare la formazione al lavoro e la nascita d’impresa. Sono segni di speranza anche molte cooperative sociali e buone pratiche in campo economico che vedono protagonisti nuovi talenti. Tutto ciò depone a favore della concreta possibilità di rialzarsi. La Chiesa invita alla speranza, a mantenere vivo il sogno di un’economia di pace, di cura del creato a partire dai territori più abbandonati, di servizio alla persona, soprattutto se fragile. “Prendiamo sul serio – suggerisce il Messaggio – le aspirazioni dei giovani, le loro critiche all’esistente ed i loro progetti di futuro”.
Come coltivare la speranza? Si possono percorrere due sentieri.Il primo è la formazione. I vescovi auspicano di scommettere sulla capacità di futuro dei giovani e raccomandano di “costruire reti di accompagnamento” per loro. Sappiamo quanto le politiche attive del lavoro siano state fallimentari, soprattutto per quell’accanimento terapeutico in favore dei centri dell’impiego, che non possono diventare l’unica soluzione al tentativo di far incontrare domanda e offerta. Il cambio di passo potrebbe essere offerto invece dalla valorizzazione di esperienze già presenti. Un ruolo importante potrebbe giocarlo la formazione professionale, che può dire la sua grazie al legame con il territorio e alla capacità di far avvicinare percorso educativo e ambiente di lavoro. La sussidiarietà chiede di evitare forme sterili di accentramento (molto spesso inadeguate sul fronte delle soft skill, ossia le competenze umane così preziose in ambito lavorativo perché migliorano i livelli di fiducia) per sostenere progetti di inserimento professionale che già dimostrano di ottenere buoni risultati.
Il secondo sentiero passa dalla condivisione. La richiesta di valorizzare “anche i beni della Chiesa con lo scopo di favorire opportunità lavorative per i giovani” non deve suonare peregrina. In diverse diocesi, grazie al Progetto Policoro, ciò è avvenuto ed è stata una rigenerazione per il territorio e per la comunità cristiana. Quando la Chiesa osa nella condivisione, i risultati vanno sempre al di là di ogni più rosea aspettativa. Si realizza un “effetto domino” moltiplicativo di bene. Ne guadagnano la vita dei giovani, che si sentono valorizzati; i beni ecclesiastici che non rimangono a riposo; il futuro del tessuto sociale e la fiducia reciproca. Questi germogli di novità costituiscono una “nuova primavera fatta di relazioni buone tra le persone, di famiglie capaci di aprirsi alla vita con coraggiosa speranza, di una società della solidarietà e della cura reciproca”.
Prende così forma il sogno di Gioele secondo cui “diventeranno profeti i vostri figli e le vostre figlie” (3,1). Una carezza allo stomaco.

Don Bruno Bignami
(direttore Ufficio nazionale Cei per i problemi sociali e il lavoro)

AgenSir
Facebooktwittermail

“Non c’è vocazione senza missione“

“Non c’è vocazione senza missione. E non c’è felicità e piena realizzazione di sé senza offrire agli altri la vita nuova che abbiamo trovato”. A ribadirlo è il Papa, nel messaggio per la Giornata mondiale per le vocazioni, che si celebra il 30 aprile sul tema “Vocazione: grazia e missione”. Fonte: TeleRadio Cremona Cittanova

Università Cattolica e AC dal Papa nel nome di Armida Barelli, «modello di leadership femminile nella società e nella Chiesa»

La delegazione della sede di Piacenza-Cremona dell’Università Cattolica in Piazza San Pietro   Circa dodicimila tra soci e socie dell’Azione Cattolica Italiana da 130 diocesi, studenti, docenti e dipendenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e appartenenti all’Istituto Missionarie della Regalità di Cristo, hanno preso parte all’Udienza con papa Francesco promossa dalle tre realtà a un anno dalla beatificazione di Armida Barelli avvenuta il 30 aprile … Continua a leggere »

Circa 250 cremonesi a Trieste per l’ingresso in Diocesi del vescovo Trevisi

Saranno circa 250 i cremonesi che accompagneranno il vescovo Enrico Trevisi a Trieste in occasione del suo ingresso in Diocesi, in programma nel pomeriggio di domenica 23 aprile. A guidare la delegazione della Chiesa cremonese ci sarà naturalmente il vescovo Antonio Napolioni insieme a una ventina di sacerdoti (tra i quali alcuni dei compagni di Messa di mons. Trevisi) e l’intera comunità del Seminario con i quattro diaconi che a giugno saranno ordinati sacerdoti: tra loro don Jacopo Mariotti, della parrocchia di Cristo Re, di cui il vescovo Trevisi è stato parroco sino al 16 aprile. Numerosi i fedeli dalle diverse zone pastorali. Continua a leggere »

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

Giornata ringraziamento, Cei: “modello cooperativo educa a lavorare insieme per realizzare bene comune e promuove consapevolezza che ogni persona è dono”

“Lo stile cooperativo per lo sviluppo dell’agricoltura” è il tema del messsaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Cei per la 73ª Giornata nazionale del ringraziamento del 12 novembre 2023

“Le semplificazioni di un’economia che vede tutto come competizione hanno portato talvolta a pensare che esista solo il modello di impresa privato contrapposto a quello pubblico. Nel nostro Paese l’agricoltura familiare ha conosciuto un boom nel secondo dopoguerra grazie alla riforma agraria, portando i lavoratori, soprattutto in alcuni territori, a sentirsi corresponsabili dello sviluppo economico che ha favorito tutti, non poche volte scegliendo di mettere in atto lo stile cooperativo”. Continua a leggere »

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

Canto di comunione per il Tempo di Pasqua, ecco il brano che ha vinto il concorso Coperlim

Dal 2020 all’interno del Coperlim, il corso di perfezionamento liturgico musicale promosso dall’Ufficio liturgico nazionale (per il quale sono già aperte le pre-iscrizioni: leggi qui), è stata attivata la specializzazione in Composizione per la liturgia, proprio per offrire una formazione liturgico musicale a coloro che già posseggono un titolo accademico in Composizione e per far crescere l’interesse dei giovani compositori italiani per la Composizione per la Liturgia. Continua a leggere »

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

Il patriarca di Antiochia dei Siri ospite del Vescovo Napolioni: «Così viviamo la fede cristiana nel Paesi del Medio Oriente»

Sabato 15 aprile il patriarca di Antiochia dei Siri, sua beatitudine Ignace Youssef III Younan, ha fatto tappa a Cremona incontrando in un’udienza privata il vescovo Antonio Napolioni.

Nell’occasione abbiamo incontrato il patriarca, residente in Libano, per un’intervista in cui gli abbiamo chiesto di raccontarci la situazione dei luoghi in cui vive e presta il proprio ministero. Continua a leggere »

Margherita Santini
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail

Appello per la pace: oltre 51.500 firme saranno consegnate a Mattarella e Metsola

Anche in Diocesi di Cremona è stata rilanciata l'iniziativa promossa dall'arcivescovo Mario Delpini in occasione della Quaresima

Sono 51.544 le persone che hanno sostenuto l’iniziativa promosse dall’Arcidiocesi di Milano e dall’arcivescovo Mario Delpini in occasione della Quaresima per invitare la politica a cercare in modo più convinto una soluzione diplomatica ai conflitti e per chiedere a ciascuno l’assunzione di un impegno personale per la pace. Ma la raccolta di adesioni all’appello “Noi vogliamo la pace” non ha coinvolto solo la Chiesa ambrosiana: un sostegno all’iniziativa, che si è conclusa la Domenica delle Palme, è arrivato anche dagli altri Vescovi lombardi che, in occasione di una riunione della Conferenza episcopale lombarda tenutasi il 15 e 16 marzo a Caravaggio, hanno esortato i fedeli delle proprie Diocesi a non far mancare la propria adesione. Così è stato anche in Diocesi di Cremona. Continua a leggere »

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail