Archivi della categoria: News

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Cristiani perseguitati, l’8 giugno a Cremona serata di sensibilizzazione

Alle 21 presso l’Auditorium ACLI l'incontro promosso dal "Comitato Nazarat" insieme alla Fondazione Pontificia “Aiuto alla Chiesa che Soffre”

“Cristiani perseguitati in Pakistan: l’indifferenza dell’Occidente”. Questo il titolo dell’incontro che si terrà giovedì 8 giugno, alle 21, presso l’Auditorium ACLI di via Cardinal Massaia 22, a Cremona. Si tratta di un incontro di riflessione, testimonianza e solidarietà sulla realtà della persecuzione religiosa nel mondo. Continua a leggere »

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Domenica a S. Sigismondo incontro in vista dell’esperienza estiva di Taizé

La proposta per i giovani guidata dal vescovo Napolioni dal 6 al 13 agosto

In vista dell’esperienza estiva che dal 6 al 13 agosto porterà i giovani della diocesi, insieme al vescovo Antonio Napolioni, a Taizè, la comunità ecumenica di contemplazione, preghiera, ascolto della Parola e accoglienza fondata da fr. Roger, l’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile propone un momento di preparazione. L’appuntamento è nel pomeriggio di domenica 11 giugno, dalle 17, presso S. Sigismondo, a Cremona. Continua a leggere »

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Casa di Nostra Signora, dall’autunno un doposcuola

L'8 giugno in via Ettore Sacchi un nuovo incontro "in rosa", guardando a Maria di Magdala e al film "Il pranzo di Babette". Si continua dopo l'estate

Nuova occasione di incontro e riflessione “in rosa” giovedì 8 giugno a Cremona presso Casa di Nostra Signora. Nella struttura di via Ettore Sacchi, che sta gradualmente diventando casa “abitata” dalle donne e per le donne, dall’autunno sarà attivo un servizio doposcuola gratuito per ragazze e ragazzi delle Medie e primo biennio delle Superiori realizzato dalla cooperativa “Servizi per l’accoglienza” insieme alla Caritas e in collaborazione con la rete del “Tavolo rosa”. Continua a leggere »

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Domenica a Polengo “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi nel quinto anniversario del restauro dell’organo Bossi 1833

Protagonisti l’organista cremonese Marco Ruggeri e la violinista lituana Lina Uinskyte

Domenica 11 giugno, alle ore 20.30, presso la chiesa parrocchiale di S. Pietro Apostolo, a Polengo (Casalbuttano – CR), si terrà un concerto che vedrà protagonisti l’organista cremonese Marco Ruggeri e la violinista lituana Lina Uinskyte in un’affascinante versione de “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi. Il suggestivo appuntamento musicale, in grado di esaltare le qualità stilistiche di uno dei primi strumenti realizzati da Angelo Bossi in diocesi, è promosso dalla Parrocchia di Polengo nel quinto anniversario del restauro dell’organo, condotto dalla ditta cav. Daniele Giani di Corte de Frati. Continua a leggere »

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Al cinema per riaprire la chiesa di S. Lucia

Dal 20 giugno all’Arena Giardino la rassegna “Il cinema dei maestri”: film famosi per aiutare il recupero della chiesa di Cremona

Una rassegna cinematografica, “Il cinema dei maestri”, rivolta a tutti i cremonesi, con un obiettivo ben preciso: raccogliere fondi per avviare il recupero della chiesa di Santa Lucia (in una foto del 12 dicembre scorso), inagibile da oltre cinque mesi. Dal 20 giugno al 29 agosto, ogni martedì sera, l’Arena Giardino avrà in cartellone un celebre film italiano in bianco e nero degli anni Cinquanta e Sessanta (oltre alla versione restaurata del felliniano “Amarcord” del 1973) proveniente dalla Cineteca nazionale del Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Continua a leggere »

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“Ricordati di noi – Il Viaggio!”, consegnati i frutti del progetto che ha coinvolto Liceo Vida, casa di riposo La Pace e minori stranieri non accompagnati

Con l'obiettivo di creare occasioni di incontro, conoscenza, ascolto reciproco delle rispettive storie di vita per fare memoria e valorizzare i rapporti intergenerazionali

Incontro, nel pomeriggio di martedì 6 giugno nel Palazzo Comunale di Cremona, per gli studenti del Liceo Vida guidati dalla Preside Roberta Balzarini, gli anziani della casa di riposo La Pace accompagnati dal direttore sanitario Luciano Filippini e i minori stranieri non accompagnati del Centro Giona della Cooperativa Nazareth che hanno partecipato a “Ricordati di noi – Il Viaggio!”, progetto condotto dai prof. Samuele Lanzi e Sara Arcaini e realizzato con gli obiettivi di creare occasioni di incontro, conoscenza, ascolto reciproco delle rispettive storie di vita e di diffondere il significato del fare memoria e il valore dei rapporti intergenerazionali. Continua a leggere »

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Obolo di S. Pietro: in diocesi anticipata la raccolta per consegnarne i frutti nelle mani del Papa

Da quest'anno è attivo il sito www.obolodisanpietro.va per favorire la solidarietà e rendere conto delle opere svolte

Per la Diocesi di Cremona quest’anno l’annuale offerta per la Carità del Papa, il cosiddetto “Obolo di san Pietro”, sarà anticipato di una settimana. Solitamente, infatti, cade la domenica precedente alla solennità dei santi Pietro e Paolo del 29 giugno. Data la speciale vicinanza con la visita di Francesco alla tomba di don Mazzolari a Bozzolo il 20 giugno, in diocesi la colletta sarà anticipata a domenica 11 giugno per poter consegnare quanto raccolto direttamente nelle mani del Papa in visita in terra mantovana. Continua a leggere »

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Nomine e rinunce: comunicazione del Vescovo

Nella solennità di Pentecoste resi noti gli spostamenti di diversi sacerdoti

Al presbiterio e alle comunità della diocesi

Carissimi fratelli in Cristo,

è compito inderogabile del Vescovo provvedere alle necessità di guida pastorale nelle diverse parrocchie e comunità della diocesi, avendo cura dei normali avvicendamenti dei presbiteri, soprattutto in ragione dell’età. Il discernimento sulle priorità dell’evangelizzazione, e sui segni dei tempi di un territorio in continua trasformazione, chiede anche di prepararci all’avvio delle unità pastorali nelle diverse zone. Uno specifico documento su questo importante tema verrà pubblicato in settembre.

La decisione su chi e dove inviare ad annunciare il Vangelo e guidare le comunità cristiane è un delicatissimo atto di responsabilità davanti al Signore e al popolo di Dio. Ripetuti colloqui, miei e dei miei collaboratori, con i membri del presbiterio e talvolta con espressioni significative delle diverse comunità, hanno permesso di acquisire gli elementi utili a prendere le decisioni più adeguate al bene di tutti. Ora, consapevoli che tutto si potrebbe sempre fare meglio e diversamente, affidiamo queste scelte alla benevolenza dei fratelli e soprattutto alla grazia di Dio, che certo non manca a chi si dispone a fare la Sua volontà.

Ringrazio i fratelli sacerdoti per la disponibilità che hanno manifestato, e mi impegno ad accompagnarli nell’avvio del nuovo ministero, in modo da favorire la crescita serena e armonica di tutta la comunità diocesana. La logica di alcune scelte apparirà ancor più chiaramente quando, nei prossimi mesi, si definiranno le Unità pastorali da avviare nel futuro prossimo, e si nomineranno i moderatori di ognuna di esse.

Le nomine vengono comunicate all’inizio dell’estate, per dar tempo a tutti di completare l’anno pastorale con le principali attività estive già in programma e, contestualmente, di prevedere tempi e modi per il necessario passaggio di consegne. La presente comunicazione verrà seguita dai decreti di nomina, all’interno dei quali verrà precisata la data di inizio del nuovo mandato. Sulla scansione delle consegne e sugli aspetti logistici connessi, i sacerdoti prendano contatto tra loro e, ove necessario, con il Vicario generale. Il calendario delle celebrazioni di ingresso dei nuovi parroci andrà concordato con la Segreteria vescovile.

Come lo scorso anno, avremo anche un incontro comunitario con i sacerdoti che vanno a svolgere il ministero in un nuovo contesto: giovedì 7 settembre alle ore 10, nel seminario di Cremona.

 

MACCALLI don Giovanni ha rinunciato per motivi di età all’ufficio di parroco di Bozzolo e viene nominato collaboratore parrocchiale a Caravaggio.

PISANI don Luigi, finora parroco di Rivarolo del Re, Brugnolo e Villanova viene nominato parroco di Bozzolo.

ALLEVI don Giuseppe, finora parroco di Robecco d’Oglio, viene nominato parroco di Rivarolo del Re, Brugnolo e Villanova.

ARDEMAGNI don Paolo, finora parroco dell’Annunciazione in Cassano d’Adda, viene nominato parroco di Robecco d’Oglio.

CAPELLETTI don Alessandro, fi­nora parroco di Dosolo e amministratore parrocchiale di Correggioverde, viene nominato parroco dell’Annunciazione in Cassano d’Adda.

ZOPPI don Stefano, parroco di Cavallara e Villastrada, viene nominato anche parroco di Dosolo e amministratore parrocchiale di Correggioverde.

MARINONI don Mario ha rinunciato per motivi di età all’ufficio di parroco di Soncino, Casaletto di Sopra, Melotta e amministratore parrocchiale di Isengo, e viene nominato collaboratore parrocchiale di Pizzighettone, Gera, Regona e Roggione.

NEVI don Giuseppe, finora parroco di Sant’Imerio in Cremona, viene nominato parroco di Soncino, Casaletto di Sopra, Melotta e Isengo.

BANDIRALI don Antonio, finora parroco di Casalmorano, Azzanello, Barzaniga, Castelvisconti e Mirabello Ciria, viene nominato parroco di Sant’Imerio in Cremona.

VELUTI don Adriano, finora parroco di Costa Sant’Abramo, viene nominato parroco moderatore dell’Unità pastorale di Casalmorano, Azzanello, Barzaniga, Castelvisconti e Mirabello Ciria.

ROTA don Roberto, parroco di Castelverde e Castelnuovo del Zappa, viene nominato anche parroco di Costa Sant’Abramo.

NISOLI don Cesare, finora parroco a Casalmaggiore, subentra a don Antonio Aresi nell’incarico di Pro-Rettore del Santuario Santa Maria del Fonte in Caravaggio ed è nominato Membro teologo della costituenda Equipe per l’accompagnamento delle famiglie, alla luce dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia.

RUBAGOTTI don Claudio, finora parroco di Dosimo, Persico e Quistro e amministratore parrocchiale di S.Marino, Gadesco, Pieve Delmona, viene nominato parroco di Casalmaggiore.

ANSELMI don Claudio, finora collaboratore parrocchiale a Sant’Abbondio in Cremona ed incaricato per il settore IRC nelle scuole, viene nominato parroco di Dosimo, Persico e Quistro e amministratore parrocchiale di S. Marino, Gadesco, Pieve Delmona.

TONANI don Giovanni, parroco di Bordolano, Cignone e Corte de’ Cortesi ed incaricato della pastorale scolastica, viene nominato anche incaricato per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole, consulente ecclesiastico diocesano A.D.A.S.M. , F.I.S.I.,  F.I.S.M.  e assistente ecclesiastico diocesano U.C.I.I.M..

MANENTI don Luciano ha rinunciato per motivi di età all’ufficio di parroco di Brignano Gera d’Adda, e viene nominato collaboratore parrocchiale di Vailate.

FERRI don Giuseppe, finora collaboratore parrocchiale di Sant’Agostino e di San Pietro in Cremona, viene nominato parroco di Brignano Gera d’Adda.

BINOTTO don Mario, finora parroco moderatore dell’Unità pastorale di San Giovanni in Croce, Casteldidone, San Lorenzo Aroldo, Solarolo Rainerio e Voltido, viene nominato amministratore parrocchiale di Sant’Agostino in Cremona.

MONTAGNA don Stefano, vicario parrocchiale di S. Agata e S. Ilario in Cremona, viene nominato anche vicario parrocchiale di S. Agostino in Cremona, in vista della costituzione dell’Unità pastorale.

PALLAVICINI don Diego, finora vicario parrocchiale di Cristo Re in Cremona, viene nominato parroco moderatore dell’Unità pastorale di San Giovanni in Croce, Casteldidone, San Lorenzo Aroldo, Solarolo Rainerio e Voltido.

FONTANA don Pierluigi, finora vicario parrocchiale di Casirate d’Adda, viene nominato vicario parrocchiale di Cristo Re in Cremona.

BARBIERI don Gabriele, finora vicario parrocchiale di Bozzolo, viene nominato vicario parrocchiale di Casirate d’Adda.

DOLDI don Emilio ha rinunciato per ragioni di età e salute all’ufficio di collaboratore parrocchiale a Isola Pescaroli e San Daniele Po.

MUSA don Roberto, finora vicario parrocchiale di San Pietro e Sant’Agostino in Cremona, viene nominato parroco di S. Daniele Po e Isola Pescaroli.

ROCCHETTI don Michele, vicario parrocchiale di S. Imerio in Cremona, viene nominato anche vicario parrocchiale della Cattedrale e di San Pietro in Cremona, in vista della costituzione dell’Unità pastorale.

CARRAI don Luigi ha rinunciato per motivi di età all’ufficio di parroco di Rivarolo Mantovano, e viene nominato collaboratore parrocchiale nella Unità pastorale di Castelpon­zone, Motta Baluffi, Solarolo Monasterolo e Scandolara Ravara.

MARCIO’ don Ernesto, parroco di Cividale Mantovano e di Spineda, viene nominato anche parroco di Rivarolo Mantovano.

SALINI don Libero ha rinunciato per motivi di età all’ufficio di parroco di Fontanella, e viene nominato collaboratore parrocchiale di Boschetto e Migliaro.

POLI don Diego, finora parroco di Cumignano sul Naviglio, Ticengo e Villacampagna, viene nominato parroco a Fontanella.

OSIO don Davide, finora vicario parrocchiale di Fontanella, viene nominato parroco di Cumignano sul Naviglio, Ticengo e Villacampagna.

BERTONI don Alessandro, finora vicario parrocchiale di Piadena, Drizzona e Vho, viene destinato a Roma per gli studi specialistici in Psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana.

FUSAR IMPERATORE don Paolo, finora collaboratore parrocchiale di Torre de’ Picenardi, Ca’ d’Andrea, Pozzo Baronzio, San Lorenzo de’ Picenardi, viene nominato vicario parrocchiale di Piadena, Drizzona e Vho.

PIAZZI don Daniele viene nominato collaboratore parrocchiale di Torre de’ Picenardi, Ca’ d’Andrea, Pozzo Baronzio, San Lorenzo de’ Picenardi.

AGNELLI don Antonio, finora parroco di Corte de’ Frati, viene nominato collaboratore parrocchiale di San Bernardo in Cremona.

MORONI don Roberto e CORBANI don Claudio, parroci in solido di Olmeneta, Casalsigone, Castelnuovo Gherardi e Pozzaglio, vengono nominati anche parroci in solido di Corte de’ Frati.

FERRARI don Francesco, finora parroco di Formigara e Cornaleto, viene nominato collaboratore parrocchiale di Viadana e Buzzoletto.

PARMIGIANI don Luigi, finora collaboratore parrocchiale di Viadana e Buzzoletto, viene nominato collaboratore parrocchiale di Formigara e Cornaleto.

CARRER don Luciano, finora collaboratore parrocchiale di Colorno (in diocesi di Parma), viene nominato collaboratore parrocchiale di Castelverde, Castelnuovo del Zappa e Costa S. Abramo.

CELINI don Federico, parroco di Longardore, San Salvatore, Sospiro e Tidolo ed incaricato di pastorale ecumenica e del dialogo interreligioso, subentra a mons. Alberto Franzini quale responsabile del coordinamento “Comunicazione e Cultura” della Curia.

Il diacono FERRI Raffaele, finora collaboratore pastorale di Soncino, Casaletto di Sopra, Melotta e Isengo, viene incaricato dell’assistenza pastorale alle Case di riposo di Trigolo e Soresina.

 

Affido alla preghiera di tutti i fedeli, specialmente delle comunità contemplative e dei malati, i passi di chi – come messaggero della lieta notizia – si appresta a lasciare comunità che ha servito con amore per iniziare una nuova missione, in spirito di servizio e comunione. Accogliete questi pastori e ministri con fiducia, senza pregiudizi e tanto meno chiacchiericci. Il dolore del distacco sia grembo di nuovo e più generoso slancio da parte di tutti, perché tutti sperimentino la gioia del Vangelo e della carità fraterna.

Andiamo, così, incontro al Signore, misericordioso e fedele, che ci precede nella storia, invocando il Suo Spirito su tutte le espressioni e i volti della nostra Chiesa.

Cremona, 4 giugno 2017

Solennità di Pentecoste

+ Antonio Napolioni, vescovo

 

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Domenica sera spettacolo al Foppone a conclusione del laboratorio teatrale targato FOCr

La serata sarà occasione anche per "salutare” la struttura che la Pastorale giovanile lascerà tra qualche settimana

“Dimmi! No, niente”. Questo il titolo dello spettacolo che la Federazione Oratori Cremonesi e la Compagnia dei Piccoli presenteranno domenica 11 giugno, alle 21, nel cortile del Foppone, ancora per poco sede della Pastorale giovanile diocesana. Continua a leggere »

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Da 11 a 5 zone pastorali

Dopo un'ampia consultazione si converge per dare nuovo slancio alle comunità della diocesi con una più efficace comunione

Di seguito il testo del decreto di modifica dell’assetto territoriale della diocesi.

La nostra Chiesa particolare, costituita da molteplici parrocchie e unità pastorali nel territorio diocesano, è articolata in Zone pastorali quali organismi che significano e attuano la comunione organica gerarchica, quali strumenti di partecipazione e corresponsabilità di presbiteri, consacrati e fedeli laici al fine di realizzare la cura pastorale mediante un’azione pastorale unitaria (cfr. Sinodo Diocesano 072).

Sin dai primi mesi del mio ministero pastorale in Diocesi, da più parti mi è stata manifestata l’esigenza di un rinnovato assetto territoriale della diocesi con un ripensamento della configurazione delle zone pastorali e una più organica mappatura delle unità pastorali esistenti e di quelle di futura costituzione.

Al fine di affrontare in modo puntuale e condiviso la questione, ho costituito una apposita Commissione diocesana che, sotto la mia guida, nel periodo settembre 2016 – marzo 2017 si è fatta carico di ripensare l’intero assetto territoriale della diocesi, analizzando la situazione zona per zona. Si è così giunti al convincimento che fosse opportuno passare dall’attuale divisione della diocesi in undici zone ad una rinnovata configurazione territoriale che, tenendo conto dell’esperienza ecclesiale sin qui fatta, prevedesse la riorganizzazione del territorio in sole cinque zone pastorali.

La rinnovata articolazione in cinque zone pastorali e la configurazione geografica di ciascuna ‑ tenendo conto della vita attuale della gente, dell’evoluzione delle Istituzioni e delle tradizioni religiose, sociali, e culturali dei diversi territori ‑ mira a favorire la comunione nel Presbiterio, una migliore partecipazione dei fedeli e delle comunità locali alla vita e alla missione della Chiesa particolare, in armonica convergenza con organismi e istituzioni diocesane.

Ora, ricevuto l’unanime parere favorevole del Consiglio Presbiterale e sentito il Consiglio Pastorale diocesano, sono giunto alla determinazione che si possa procedere, con serenità e fiducia, alla modifica dell’attuale assetto territoriale con la nuova configurazione di cinque zone pastorali.

Affinché si possa iniziare il nuovo anno pastorale 2017-2018 impostando in modo concreto la vita pastorale della diocesi nella prospettiva del nuovo assetto territoriale,

DECRETO

LA COSTITUZIONE DI CINQUE ZONE PASTORALI

i cui confini sono stabiliti dalla cartina geografica della diocesi, allegata al presente decreto, che ne costituisce parte integrante.

Con la costituzione delle nuove zone pastorali, in deroga alle disposizioni dell’ultimo Sinodo Diocesano (cfr. 075), cessano i Consigli pastorali zonali e vengono sostituiti da un Coordinamento pastorale zonale, il cui Regolamento verrà pubblicato in seguito con apposito atto.

Confido che la nuova ripartizione territoriale della diocesi possa favorire una migliore collaborazione pastorale da parte di tutte le componenti ecclesiali diocesane e zonali, per garantire una presenza di sempre maggiore prossimità della Chiesa ai bisogni spirituali dei fedeli e stimolare tutto il popolo di Dio ad un rinnovato slancio nell’annuncio del Vangelo agli uomini del nostro tempo.

+ Antonio Napolioni
vescovo di Cremona

 

I vicari zonali delle 5 nuove zone pastorali sono:

  • zona pastorale 1 – don Marco Leggio
  • zona pastorale 2 – don Pietro Samarini
  • zona pastorale 3 – don Pierluigi Codazzi
  • zona pastorale 4 – don Davide Ferretti
  • zona pastorale 5 – don Davide Barili

 

Istanze e obiettivi del riordino

«Si rende necessario un serio aggiornamento delle articolazioni interne alla diocesi: per individuare le unità pastorali da costituire nei prossimi anni, dobbiamo tener conto innanzitutto della vita della gente, delle trasformazioni civili, del tessuto umano e spirituale, delle risorse pastorali e strutturali. Ai diversi livelli, gli organismi di partecipazione saranno chiamati a praticare un effettivo discernimento comunitario sul territorio, per leggere attentamente il presente e il futuro del proprio contesto sociale ed ecclesiale, in modo da renderci tutti apertamente consapevoli delle scelte da compiere».

Così si esprimeva il nostro Vescovo Antonio, presentando le indicazioni pastorali all’inizio del suo primo anno in diocesi. Il discernimento non richiama solo l’idea di una lettura del territorio per individuare i bisogni che nascono dalle situazioni nuove venutosi a creare, ma uno sguardo di fede che la chiesa cremonese deve avere per individuare i passi concreti da compiere nell’oggi per continuare a servire e annunciare il Vangelo.

Quando si parla di nuove zone pastorali, di unità pastorali, di organismi di partecipazione ecclesiali, non si vuole dare il primato all’efficienza delle strutture e all’organizzazione, ma individuare gli strumenti più adeguati per rendere più vive le comunità parrocchiali (222 in tutte) sparse sul territorio diocesano e per aiutarle ad essere cellule missionarie.

Il discernimento, perché fosse autenticamente comunitario, ha coinvolto le varie componenti ecclesiali, dal Consiglio Presbiterale a quello Diocesano, ai Consigli zonali e, in alcuni casi, anche i Consigli parrocchiali. Il confronto, l’ascolto sincero, la raccolta di osservazioni e proposte, ha permesso al Vescovo di arrivare alla definizione delle nuove zone pastorali, cinque in tutto: la zona 1 bergamasca, la più popolosa; la zona 2 dalla parrocchia di Gallignano fino alle porte della città; la zona 3 urbana con le parrocchie della città e della periferia; la zona 4 dalla città fino a Piadena; la zona 5 casalasca–mantovana.   La drastica riduzione rispetto alle attuali undici risponde alla necessità, considerando la diversa tipologia dei territori della diocesi, di dare più consistenza all’incontro tra comunità parrocchiali, tra sacerdoti e laici.

La zona, sempre animata da un vicario zonale, avrà principalmente il ruolo di animare l’attività pastorale sul territorio, di offrire, in sinergia con gli uffici diocesani, percorsi formativi e spirituali per preti e operatori pastorali laici, di promuovere eventi, di dar voce a istanze e necessità del territorio.

Il vicario di zona presiederà il Coordinamento zonale, un gruppo di sacerdoti, laici e religiosi rappresentanti delle parrocchie e delle unità pastorali, ma soprattutto referenti delle quattro aree pastorali (giovani, famiglia, diaconia e cultura). Il suo ruolo sarà principalmente operativo e, in collegamento con gli uffici pastorali, aiuterà le comunità parrocchiali a crescere nella comunione fra loro in vista anche della costituzione delle unità pastorali e a far maturare una vera ministerialità laicale, a rendere più incisivo l’annuncio del Vangelo in ascolto di ciò che il territorio esprime.

Nelle indicazioni pastorali all’inizio del suo primo anno in diocesi, il vescovo Antonio richiamava l’urgenza di un laicato corresponsabile e maturo: «Conseguentemente, occorrerà promuovere le ministerialità laicali, soprattutto per aver cura anche delle più piccole comunità, e potremo coordinare progetti di ristrutturazione e ottimizzazione delle tante strutture, che spesso costituiscono più un onere che una risorsa».

Non ci facciamo illusioni, nessuna ristrutturazione organizzativa ha la capacità di rinnovare una realtà come la Chiesa che trova la sua origine e la sua anima nello Spirito del Risorto, ma proprio per non mortificare la Forza sempre nuova della sua Presenza, siamo chiamati a creare veri spazi di incontro, di ascolto e di individuare cammini percorribili perché possiamo essere strumenti docili ed efficaci.

Don Gianpaolo Maccagni
Vicario episcopale per la Pastorale

 

 

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