“Beata Vergine delle Grazie”, domenica l’ingresso di don Maffezzoni

Alle 16 la Messa di insediamento del nuovo parroco di Cicognara, Cogozzo e Roncadello presieduta dal vescovo Napolioni

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È in programma domenica 1° ottobre, alle 16, nella chiesa parrocchiale di Roncadello, la Messa di insediamento di don Alessandro Maffezzoni, nuovo parroco dell’unità pastorale “Beata Vergine delle Grazie”, formata dalle parrocchie di Cicognara, Cogozzo e Roncadello, a confine tra le province di Cremona e Mantova.

La celebrazione, che sarà presieduta dal vescovo Antonio Napolioni, sarà anticipata dal saluto delle Amministrazioni comunali, rappresentate dai sindaci Filippo Bongiovanni di Casalmaggiore (di cui è frazione Roncadello) e Nicola Cavatorta di Viadana (di cui sono frazioni Cicognara e Cogozzo).

In chiesa, quindi, all’inizio della Messa sarà letto il decreto di nomina e don Maffezzoni riceverà il benvenuto da un rappresentante del Consiglio pastorale unitario. Tra i riti della Messa di insediamento

Dopo la celebrazione, la festa si sposterà in oratorio a Cicognara, per un rinfresco aperto a tutti: un’occasione per condividere un po’ di tempo con il nuovo parroco. A seguire, alle 18.30 nella chiesa di Cicognara, la società musicale “Estudiantina” di Casalmaggiore presenterà “Banda in concerto”, un’esibizione musicale di benvenuto a don Maffezzoni.

Per prepararsi all’ingresso del nuovo parroco, le tre comunità dell’unità pastorale “Beata Vergine delle Grazie” sono state invitate a vivere alcuni momenti di incontro e preghiera: giovedì 28 settembre, alle 21, la chiesa di Cogozzo ospiterà “Il parroco… un pescatore di anime”, evento di meditazione e condivisione della Parola guidato dal vescovo Napolioni; il 30 settembre, alle 19.30, è in programma un momento di testimonianza e confronto per ragazze e ragazzi dal tema “Il parroco… un educatore di giovani”. La sera del 29 settembre – sul tema“Il parroco… un aiuto spirituale” – vedrà dalle 21 nella chiesa di Roncadello la disponibilità di alcuni sacerdoti della zona pastorale quinta per le confessioni.

 

Biografia del nuovo parroco

Classe 1978, originario della parrocchia “S. Ambrogio” in Cremona, don Alessandro Maffezzoni è stato ordinato sacerdote il 12 giugno 2004. È stato vicario della parrocchia “Ss. Clemente e Imerio” in Cremona (2004-2008) e di quelle di Casalbuttano e San Vito (2008-2015). Dal 2015 era vicario delle parrocchie di Breda Cisoni, Ponteterra, Sabbioneta e Villa Pasquali. Nell’unità pastorale “Beata Vergine delle Grazie” prede il testimone da don Andrea Sprefico, trasferito a Cremona come nuovo parroco della Beata Vergine di Caravaggio.

 

Il saluto di don Alessandro Maffezzoni sul giornalino parrocchiale

Carissimi parrocchiani dell’Unità Pastorale Beata Vergine delle Grazie di Cogozzo, Cicognara e Roncadello. È la prima volta che mi rivolgo a voi e lo faccio con un po’ di emozione, come vostro nuovo parroco. Anch’io come voi mi trovo ad affrontare un cambiamento importante per la mia vita. Per voi l’arrivo del nuovo pastore, a servizio dell’Unità Pastorale, racchiude certamente qualche incognita. Vi domanderete “cosa accadrà?”, potrete affidarvi al “sentito dire” o “alla fama” che a volte ci precede. Anche per me è tutto nuovo nei tempi e nelle situazioni. Dalla mia ordinazione il 12 giugno del 2004, così tutte le volte che ho affrontato dei cambi nelle diverse parrocchie dove sono stato chiamato a svolgere il mio ministero, S. Imerio a Cremona, Casalbuttano, Sabbioneta e le parrocchie che compongono la comunità, mi sono sempre trovato davanti situazioni nuove, non soltanto per la geografia dei luoghi, ma anche per la storia delle comunità e delle persone che ho avuto la gioia di incontrare.

Ogni volta che ho trovato disponibilità, ma anche quando ho trovato qualche resistenza, tutto mi ha aiutato a crescere come uomo, come cristiano ed anche come sacerdote al servizio della Chiesa. Sono certo sarà così anche con voi. Già da questi primi giorni tra voi, mi avete dato una dimostrazione di bella accoglienza e disponibilità. Sono certo potremo fare un tratto di strada insieme, nel quale ci sosterremo reciprocamente e cresceremo insieme umanamente ma anche nella fede in Gesù Cristo. Se da parte mia saprò sempre indicarvi l’unico vero Maestro e Pastore da seguire e a cui affidarvi darò sempre valore al mio ministero tra voi e potrò esservi di aiuto.

Da parte vostra se mi aiuterete non soltanto nelle cose “da fare”, ma anche nel mantenere viva la fame di vita vera e di verità, di cui l’uomo ha sempre bisogno, mi aiuterete a dare senso al ministero del prete tra Voi. In particolare, penso ai nostri ragazzi e ai nostri giovani, affinché non cadano nell’inganno di pensare che la fame materiale sia l’unica da ascoltare, da soddisfare, dimenticandosi così dello Spirito e dei valori che ne derivano.

Concludo dicendo che entro in “punta di piedi”, nel cammino che avete intrapreso con i pastori che mi hanno preceduto, nel passato e nell’immediato, nella consapevolezza di aver sperimentato anch’io, quanto dice l’apostolo Giovanni nel dialogo con i discepoli dopo l’incontro con la Samaritana al pozzo: “Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo, infatti, si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica” (Gv 4,36-38).

 

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