Alluvione nel Kerala, Caritas Italiana apre un canale di aiuti

Caritas India: “Disastro senza precedenti”. Caritas Italiana in contatto con Caritas locale per supportare primi interventi

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Lo stato meridionale del Kerala, in India, è da mesi flagellato da piogge monsoniche estremamente abbondanti e di molto superiori alle medie stagionali, con un peggioramento nell’ultimo mese a causa di un territorio ormai saturo d’acqua. Dei 1.553 villaggi del Kerala, 1.287 sono stati colpiti dalle alluvioni, causando finora almeno 350 vittime, di cui 250 solo negli ultimi venticinque giorni. Alle perdite di vite umane di aggiunge l’interruzione delle vie di comunicazione e di accesso, la distruzione di abitazioni, l’inondazione di campi, il blocco delle attività produttive. Sono infatti ormai, dall’inizio della stagione delle piogge, più di duemila le abitazioni completamente distrutte e novemila quelle danneggiate. Gli sfollati, accolti in campi di accoglienza allestiti dal Governo, dalle organizzazioni non governative o ospitati presso familiari, sono almeno seicentomila. 24.000 ettari di terreno coltivabile sono andati completamente distrutti e con essi piccole e medie attività produttive.

“È un disastro senza precedenti a memoria d’uomo – dice padre Paul Moonjely, direttore di Caritas India ed originario egli stesso del Kerala – e l’estensione della distruzione è sconcertante. Ciò nonostante la Chiesa, molto attiva, si è mobilitata sin dalle prime ore nel portare soccorso alle vittime e nel coordinarsi con le altre agenzie sul territorio”.

Anche i rischi di epidemia stanno aumentando perché moltissimi impianti di acqua potabile sono stati contaminati, le fognature sono state sommerse e danneggiate e le malattie iniziano a diffondersi tra la popolazione nei campi. Caritas India, in coordinamento con le Caritas Diocesane dei territori colpiti, ha fornito in queste settimane cibo, riparo, acqua potabile e medicine.

Le Chiese e i centri Caritas sono aperti all’accoglienza, e stanno facendo ogni sforzo di assistenza sin dalle primissime ore dell’emergenza. “È necessaria la solidarietà del mondo intero per far fronte a questo disastro, che avrà conseguenze di lungo periodo – continua padre Paul – e anche se il Governo ha promesso aiuti ingenti, mobilitandosi prontamente per i soccorsi, ancora adesso ci sono villaggi da raggiungere. Sono come sempre i più poveri dei poveri a rischiare di essere lasciati ancora per ultimi e di vedere il maggiore pericolo per la propria vita”. Caritas Italiana, presente in India a supporto della Caritas nazionale da oltre un decennio, segue attentamente l’evolversi della situazione in coordinamento diretto con Caritas India e con Caritas Internationalis.

Ricordiamo che è possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 – 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario (causale “India/Alluvioni Kerala”) tramite:

• Banca Popolare Etica,via Parigi 17, Roma–Iban:IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
• Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma– Iban:IT06 A 0335901600 100000012474
• Banco Posta,viale Europa 175, Roma– Iban:IT91 P0760103200000000347 013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma– Iban:IT88U 02008 05206000011063119
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