Category Archives: Notizie

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Cassano, adorazione eucaristica e vocazionale

Si è svolta presso la Chiesa di S. Antonio, a Cassano d’Adda, nel pomeriggio di giovedì 1 dicembre, un’adorazione eucaristica a sfondo vocazionale. L’incaricato per il Centro Diocesano Vocazioni della nostra diocesi, don Davide Schiavon, ha incontrato il gruppo di preghiera locale e ha offerto alcuni spunti di meditazione.

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Vailate, gli anziani pregano per le vocazioni

Nel pomeriggio di lunedì 28 novembre, presso la casa di riposo di Vailate, al rosario per le vocazioni che si tiene periodicamente presso la struttura, ha partecipato anche don Davide Schiavon, l’incaricato per il Centro Diocesano Vocazioni. C’è stato modo di parlare dell’importanza della preghiera per le vocazioni, dell’universo giovanile e dei fattori che ne condizionano le scelte, della preziosità dell’opera silenziosa di chi, anche da casa o dall’immobilità di una sedia a rotelle, si prodiga spiritualmente perché anche oggi ci sia chi risponde “sì” alle chiamate di Dio.

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Riflettere sulla vocazione? Un piccolo vademecum

Per chi è in ricerca, il Centro Diocesano Vocazioni di Cremona ha realizzato un piccolo “libro elettronico”, con nessuna pretesa estetica (ma parecchi spunti di sostanza) che, raccogliendo e unificando le sezioni del sito www.vocazionicremona.it, può rappresentare una base di partenza per riflettere sulla propria vita ed i modi per vedere il progeto di Dio su di essa.

Il file in PDF si può scaricare cliccando qui sotto:

Vocazione – Piccolo vademecum dal CDV di Cremona

 

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Imparare a pregare? Si può

Un’importante proposta rivolta ai giovani, da parte del monastero della Visitazione a Soresina (via Cairoli 1), giunto ormai al terzo incontro:

Venerdì 2 dicembre, ore 20,45: “Beati i poveri in spirito”, a cura di don Marco d’Agostino.

Un’ occasione preziosa per i giovani che vogliono pregare meglio, con più consapevolezza, con tutti gli strumenti che servono.

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Incontri vocazionali tra il Vescovo e i giovani, anche Soresina conferma la riuscita dell’iniziativa

E’ stato molto partecipato anche a Soresina (per le zone pastorali 3, 4 e 5) l’ultimo dei quattro incontri del Vescovo Antonio con i giovani, nelle macro – zone della diocesi, sul tema della vocazione. Secondo il consueto schema, i partecipanti, accompagnati dai rispettivi parroci o vicari di oratorio, si sono confrontati su alcuni spunti (le parole del Papa, un filmato dello scrittore Alessandro d’Avenia, la Parola di Dio e gli spunti del Vescovo Antonio) per cercare di capire, attraverso uno scambio di opinioni allargato, come dare senso alla propria vita, nel tentativo di lasciare spazio a Dio ed al suo progetto su di noi.

I prossimi appuntamenti diocesani, in ambito vocazionale, sono:

  • Il terzo incontro della scuola di preghiera, organizzato dalle Monache della Visitazione presso il loro monastero, a Soresina, il 2 dicembre alle 20,45, sul tema delle Beatitudini, a cura di don Marco d’Agostino.
  • Un prosieguo unificato per gli incontri nelle macro –  zone, a Cremona, appena dopo Pasqua, la sera del 21 aprile
  • Le zone pastorali 1 e 2 hanno già pensato ad una continuazione più “locale” la sera di domenica 27 novembre.

Per approfondire in maniera individuale i temi trattati in questi incontri, il riferimento web è il sito www.vocazionicremona.it, oppure www.diocesidicremona.it/vocazioni, con spunti di riflessione per ragazzi delle medie, studenti delle superiori, diciottenni, universitari, lavoratori.

Per le parrocchie, è sempre possibile mettersi d’accordo con don Davide Schiavon (cell. 3339234456, mail. d.schiavon@libero.it) per incontri specifici (non solo con i ragazzi, ma anche con eventuali gruppi di rosarianti), ritiri, interventi vari.

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Mozzanica, anche qui un ricco dialogo tra il Vescovo e i giovani

Qualche immagine della serata a Mozzanica di venerdì 28 ottobre, il terzo dei quattro incontri del Vescovo Antonio nelle macrozone della diocesi, per parlare insieme ai giovani di temi vocazionali.

Nell’ambito della serata, organizzata dal Centro Diocesano Vocazioni all’interno dell’area della pastorale giovanile, i circa 200 giovani presenti, appartenenti alle zone 1 e 2, hanno dato un importante contributo di idee e di riflessioni, che il Vescovo Antonio ha aiutato a rileggere e a chiarificare. Un’ulteriore prova di come la sete di verità sia sempre viva nell’universo giovanile e di come la voce di Dio e della Chiesa possa contribuire molto a far trovare la propria strada.

Il prossimo (e ultimo incontro) avrà luogo nell’oratorio di Soresina la sera di venerdì 4 novembre.

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Secondo incontro del Vescovo con i giovani, grande affluenza alla “Beata Vergine” a Cremona

Decisamente entusiastica è stata la risposta del mondo giovanile cremonese delle zone pastorali 6,7 ed 8 che, la sera di venerdì 21 aprile, ha risposto all’appello del Vescovo e del centro Diocesano Vocazioni per una serata a stampo, appunto, vocazionale presso la parrocchia “Beata Vergine di Caravaggio” in Cremona.

Circa 250 – 300 giovani hanno popolato la chiesa parrocchiale, dopo una cena a buffet nel salone dell’oratorio, per raccogliere spunti che li hanno poi portati a ragionare sulla propria vita e sul senso che essa porta con sé. Il tutto, partendo dal messaggio del papa alla GMG (“Scendete dal divano”), un filmato dello scrittore Alessandro D’Avenia sul tema del trovare se stessi ed il brano di Vangelo della casa costruita sulla roccia.

Il Vescovo Antonio è partito proprio da questa pagina evangelica per fornire punti importanti alla riflessione dei giovani, che si sono poi suddivisi in gruppetti per ragionare meglio sulle seguenti suggestioni:

  • Secondo te, perché le persone al giorno d’oggi, e i giovani in particolare, sono così confuse?
  • Il Vangelo che abbiamo ascoltato ci dice di «costruire» la nostra vita sulla roccia.
  • Quali sono le cose da costruire individualmente?
  • Quali quelle che possiamo edificare insieme?
  • Quale parte fa Dio e quale spetta a noi in questa opera di «costruzione»?

Ancora più coinvolgente è stata però la parte finale, con le risonanze di chi si è sentito di proporre a tutti il risultato delle riflessioni del proprio gruppo. Gli interventi, decisamente profondi, hanno evidenziato una ricerca seria, che costituisce la base essenziale per una vita ben spesa. Il Vescovo ha fornito importanti chiavi di lettura per trovare risposte alle domande dei ragazzi.

Il sinodo giovani, che è stato poi introdotto nelle sue linee essenziali da don Paolo Arienti, può contare su una base d’inizio davvero solida, a giudicare dall’esito qualitativo e quantitativo sia dell’incontro odierno, sia di quello, che lo ha preceduto, a Casalmaggiore. Nelle parole dei ragazzi si è davvero percepita una grande voglia di verità, per squarciare un po’ di quella confusione che, pure, appare come dato di partenza dominante nell’orizzonte di molti.

I prossimi appuntamenti saranno a Mozzanica, per le zone 1 e 2, la sera di venerdì 28, e, per concludere, a Soresina il venerdì 4 novembre per le zone pastorali 3,4 e 5. Senza dimenticare la ripresa finale, a Cremona il 21 aprile, e la proposta di Taizé, a livello diocesano, dal 6 al 13 agosto.

Sono tutti tasselli di un puzzle per contribuire a delineare una strada, che appaia sempre meno nebulosa e incerta e assuma sempre più i connotati di ciò che dovrebbe diventare per ognuno, una vera vocazione a cui rispondere con cognizione di causa.

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La scuola della preghiera al monastero della Visitazione a Soresina

Da venerdì 14 ottobre 2016, ore 20.45, presso il Monastero visitandino avrà inizio la Scuola della preghiera, promossa dalla zona III.

“L’arte di parlare con Dio” è il titolo di un opuscolo di S. Carlo Borromeo (scritto, tra l’altro, a Sabbioneta, nel Convento Cappuccino di Vigoreto, nel 1582) ed è il modo con cui l’autore definisce la preghiera. L’espressione, certamente originale, mette in evidenza come il cristiano, pregando, entri in una relazione diretta e personale con Dio. Per dialogare con il quale, tuttavia, è necessaria una vera e propria “arte”. Da imparare. Nella quale allenarsi. Meglio ancora: da esercitare. Alla quale bisogna essere iniziati. Per rimanere nella quale è utile essere accompagnati. Non che sia difficile pregare, e neppure complicato: ma poiché la sua sostanza è l’amore, si presta a molte interpretazioni e divagazioni… e perfino a qualche deviazione. In effetti, ci si può illudere di “conversare con Dio”, parlandosi addosso in un soliloquio sterile e narcisista. Così come è possibile dichiarare, in parole e gesti, una dedizione viscerale a qualcuno essendo, in realtà, innamorati solo di se stessi. Dunque, poiché amare è un’arte… anche pregare! Da cinque anni, a Soresina, è proposta, con alterna fortuna, una sorta di “scuola di preghiera” indirizzata soprattutto ai giovani: con la “pretesa” di instillare, nei ragazzi e nelle ragazze di oggi, il gusto di “parlare con Dio”. Ascoltando la sua Parola e adorando la sua Presenza. Facendo esperienza di un contatto vero, insomma. Personalmente e in gruppo. Un’opportunità che, ostinatamente, osiamo rilanciare ancora, convinti di rispondere ad un bisogno profondo, benché inespresso, dei nostri adolescenti. Al diritto che hanno di vivere “rimanendo in Gesù”. Interiormente uniti a Lui. Unificati in Lui. Sarà un itinerario di “apprendimento” dell’arte di pregare attraverso le beatitudini evangeliche: “Beati voi!”. Nel contesto, davvero speciale, del Monastero della Visitazione. Con il “supporto” biblico di don Marco d’Agostino. Ogni primo (o quasi) venerdì del mese a partire dal 14 ottobre. Destinatari? Tutti i giovani: assetati di abbeverarsi alle acque limpide del Mistero, o tormentati dalla voglia di “scoprire” Dio, o semplicemente… curiosi di verificare se sia davvero possibile che Dio “parli a noi come ad amici” (Conc. Vat. II, Dei Verbum, 2).

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Casalmaggiore, dalle zone 9,10 e 11 una risposta convinta.

Davvero incoraggiante, sotto il profilo sia qualitativo, sia quantitativo (più di cento ragazzi presenti) l’esito del primo degli incontri vocazionali del Vescovo con i giovani nelle macrozone della diocesi, che si è svolto presso l’oratorio di Casalmaggiore la sera di venerdì 7 aprile.

La serata, iniziata con una cena a buffet presso il bar dell’oratorio, che ha dato modo ai presenti di scambiare quattro chiacchiere, è poi entrata nel vivo spostandosi nell’auditorium, dove, con l’ausilio di un contributo video dello scrittore Alessandro D’Avenia, il Vescovo Antonio ha trattato il tema della vocazione commentando il brano di Matteo della casa costruita sulla roccia (MT 7, 21-27).

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I presenti, coadiuvati dai loro preti, aiutati da alcuni suggerimenti per la riflessione, si sono poi suddivisi in gruppi, dove hanno discusso di come la vita può essere progettata basandola sulla roccia che è Cristo, cercando di venire a capo delle incertezze e della confusione che regnano sovrani nella nostra epoca.

Il Vescovo Antonio stesso, poi, innestandosi sui numerosi e profondi contributi riportati in assemblea dai giovani presenti, ha tirato le fila del discorso, non nascondendo la soddisfazione per la riuscita di un appuntamento che avrà un prosieguo a Cremona la sera di venerdì 21 aprile.

Particolare rilievo è stato dato anche all’esperienza del Sinodo Giovani e dell’esperienza estiva di Taizé (6-13 agosto), che coinvolgeranno i giovani dell’intera diocesi.

L’intera serata è stata un forte segnale di speranza sulla sensibilità al tema della vocazione da parte di sacerdoti e giovani delle parrocchie.

Il prossimo appuntamento sarà a Cremona, presso la parrocchia della “Beata Vergine di Caravaggio”, la sera di venerdì 21 ottobre, per la città e le zone 7 e 8.

La casa costruita sulla roccia (Mt 7, 21-27)

21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? 23 Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.
24 Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. 26 Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».

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