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Adolescenti, il Pozzo di Giacobbe si risveglia

Nel pomeriggio di mercoledì 2 giugno, presso la casa del Migliaro a Cremona, si è ritrovato il gruppo vocazionale “Pozzo di Giacobbe”, composto da ragazzi delle superiori.

Questi gli scopi dell’incontro: rinnovare un’amicizia, riannodare i fili del percorso già svolto, guardare al futuro e presentare il progetto delle settimane residenziali a potenziali nuovi interessati.

Scopi, tutto sommato, raggiunti in pieno. Ecco qualche immagine ed il calendario dell’iniziativa per l’anno prossimo, il cui obiettivo è, lo ricordiamo, aiutare i ragazzi a nutrire la propria fede e comprendere meglio quale potrebbe essere il progetto del Signore sulla vita di ciascuno, il tutti in un clima di famiglia e di amicizia, sotto la guida di figure adeguate.

Date delle mini – settimane residenziali del pozzo di Giacobbe per adolescenti (solo per
conoscenza). E’ sempre dalla domenica sera al giovedì sera, a parte novembre
NOVEMBRE 2021: dall’1 al 5
DICEMBRE 2021: dal 28 novembre al 2 dicembre
GENNAIO 2022: dal 9 al 13
FEBBRAIO 2022: dal 6 al 10
MARZO 2022: dal 6 al 10

Proposte vocazionali per adolescenti e giovani: un po’ di materiale per spiegare il tutto

Cari amici operanti nella pastorale giovanile della diocesi di Cremona,

(consacrati o laici), a nome del Centro Diocesano Vocazioni, colgo l’occasione per illustrarvi brevemente il senso delle iniziative vocazionali di quest’anno e dei volantini che trovate nella busta. E, naturalmente, vi ringrazio in anticipo per l’attenzione che dedicherete a queste poche righe.

In estrema sintesi, per i ragazzi e ragazze delle superiori che frequentano la scuola a Cremona viene riproposta l’esperienza del Pozzo di Giacobbe. Si tratta di gruppi di 4 giorni residenziali (nelle brochure trovate il calendario) a cadenza mensile, da dicembre ad aprile, il cui scopo è di mettere a disposizione degli adolescenti un contesto ottimale per nutrire la propria fede e cominciare a chiedersi quale possa essere il proprio posto nella vita tenendo conto del progetto di Dio, che non ha mai controindicazioni. Come l’anno scorso (che, nonostante l’intoppo della pandemia, ha registrato un bilancio positivo sotto tutti i punti di vista) l’idea è quella di far sperimentare ai partecipanti un’atmosfera di famiglia (che non sia però quella di origine, per creare anche il giusto “stacco” che faciliti nuove dinamiche di gruppo) in cui parlare liberamente di Dio, di fede e di amicizie basate su questi valori. Come sempre, ci rivolgiamo a voi, sacerdoti, consacrate ed educatori, per presentare l’iniziativa ai ragazzi, fidandoci pienamente della vostra conoscenza dei medesimi in merito a chi potrebbe essere destinatario di una proposta certamente bella, ma anche profonda ed impegnativa. Circa la routine giornaliera, quando i ragazzi tornano da scuola, si pranza insieme, si fanno i compiti e seguono proposte di aggregazione, riflessione, catechesi e preghiera che impegnano il pomeriggio e la serata, con la presenza ogni mese di un testimone differente.

Per i giovani dai 20 ai 35 anni di tutta la diocesi (essendo adulti non dovrebbero avere problemi a spostarsi a Cremona), invece, da quest’anno parte l’esperienza ideata trent’anni fa a Milano dal Cardinal Martini: il gruppo Samuele. Si tratta di una domenica pomeriggio al mese, da novembre a maggio, durante la quale, seguendo il metodo ignaziano del discernimento, i partecipanti sono accompagnati a dare sostanza alla propria fede mediante una meditazione biblica, un adeguato contesto per la preghiera, il giusto spazio per l’introspezione al fine di individuare “aree di miglioramento” nella propria vita cristiana e l’opportunità di un confronto con i propri coetanei, il tutto con l’accompagnamento e la supervisione di un’équipe di consacrati e laici che organizzano i vari momenti seguendo l’ormai consolidata prassi milanese. A coloro che desiderano partecipare è richiesta, come a Milano, una breve lettera di motivazione, che illustri le ragioni principali che spingono a intraprendere questo cammino (capire meglio come aderire alla volontà di Dio, trovare un proprio equilibrio come cristiano o anche, magari, dare più sostanza alla propria fede), da indirizzare a don Davide Schiavon (d.schiavon@libero.it). Anche in questo caso, come per gli adolescenti, ci rivolgiamo primariamente a parroci, vicari, educatori ed al loro metro di giudizio in merito a chi proporre l’iniziativa, ma sono possibili, data l’età dei potenziali partecipanti, anche autocandidature. Riteniamo che soprattutto i santuari ed i luoghi di spiritualità particolarmente frequentati, anche attraverso la collaborazione di rettori e confessori, possano essere un luogo privilegiato per far conoscere l’opportunità ai giovani che potrebbero apprezzarla.

Nel ringraziare in anticipo tutti coloro che vorranno collaborare alla diffusione di queste iniziative che, è giusto ripeterlo a scanso di equivoci, semplicemente si affiancano e non sostituiscono mai quelle già attive nelle parrocchie e sul territorio, a nome dell’équipe mi dichiaro naturalmente sempre a disposizione per qualunque chiarimento o ulteriore collaborazione.

Qui sotto, in allegato, la locandina del pozzo di Giacobbe (adolescenti) e del gruppo Samuele (Giovani)

Brochure vocazioni 2021

Ed ecco qui invece un segnalibro specificamente sul gruppo Samuele (giovani)

Segnalibro Gruppo Samuele

I saluti più cordiali uniti ai migliori auguri di un buon anno pastorale.

Don Davide Schiavon, incaricato Centro Diocesano Vocazioni (cell. 3339234456)

Il pozzo di Giacobbe, famiglia e vocazione vanno d’accordo.

Si potrebbe effettivamente adottare questo slogan se si volesse trarre un sommario bilancio dell’esperienza di questi primi tre mesi su quattro (da dicembre a febbraio) del progetto vocazionale messo in atto dalla pastorale giovanile diocesana insieme al Centro Diocesano Vocazioni.

I 6 ragazzi che hanno partecipato (l’ultima settimana dell’edizione di quest’anno si terrà a marzo) alla prima edizione, tutta cremonese, del “Pozzo di Giacobbe”, hanno espresso soddisfazione unanime in merito alla riuscita del percorso e qualcuno ha addirittura avanzato la richiesta di una prosecuzione in una sorta di “edizione estiva”.

Si è trattato, in sostanza, di una serie di 4 settimane residenziali, una al mese da dicembre a marzo (si sarebbe dovuti partire da novembre, ma gli impegni scolastici e familiari di alcuni degli aderenti hanno consigliato uno slittamento), in cui 6 studenti delle superiori di Cremona, dopo le ore scolastiche, hanno trascorso i restanti momenti della giornata presso la casa parrocchiale del Migliaro. Lì, guidati da don Davide del CDV, i coniugi Beppe e Sonia Galli della parrocchia del Boschetto e suor Chiara delle suore Adoratrici e suor Petra dell’ordine Carmelitano, hanno avuto modo di fare normalmente i compiti, condividere ritmi casalinghi con persone diverse dalla famiglia di origine e, soprattutto, confrontarsi sulla fede, meditare sul Vangelo, partecipare alla S. Messa, ascoltare testimoni chiamati dall’esterno in merito a tematiche vocazionali, condividere momenti di svago e amicizia.

In tutta onestà, si può dire che l’alchimia positiva è scattata. Grazie anche alla visione progettuale di don Paolo Arienti della Pastorale Giovanile Diocesana, all’ospitalità ed al prezioso supporto logistico ed organizzativo di don Maurizio Ghilardi della parrocchia ospitante e Ufficio Missionario, alla collaborazione di don Francesco Cortellini del Seminario e alla vicinanza della coppia di coniugi Romani di Vescovato (pronti ad entrare in campo per un’edizione successiva), si è davvero raggiunto il risultato, innanzitutto, di una bellissima collaborazione all’interno dell’équipe adulta, che si è immediatamente riflessa in un clima di familiarità e amicizia che ha da subito contagiato i ragazzi, diventati un gruppo compatto fin dalla prima sera.

L’idea sarebbe di estendere e continuare l’esperienza anche nel prossimo anno pastorale, certamente a Cremona e, auspicabilmente, anche in altri poli della diocesi. Il canale preferito, per ottenere tutto ciò, è sempre la collaborazione con sacerdoti, religiose, catechisti ed educatori, cioè coloro che sono meglio attrezzati per individuare ragazzi e  ragazze che possano recepire una proposta bella, ma intensa, che è alla portata di molti, ma non di tutti.

Insieme a un grazie rivolto a coloro che stanno rendendo possibile tutto ciò, a nome dell’intera équipe del Pozzo di Giacobbe mi sento di ringraziare in anticipo anche tutti gli amici che ci aiuteranno a far crescere ulteriormente questo progetto.

Don Davide Schiavon del Centro Diocesano Vocazioni

Settimane vocazionali, a novembre parte l’esperienza del “Pozzo di Giacobbe”

La gestazione è durata più di un anno, ma ora siamo pronti a partire. Da novembre a marzo, ogni mese, per quattro giorni al mese, in due poli della diocesi (la ex casa parrocchiale del Migliaro per Cremona ed una location ancora da definire nel dettaglio per la zona Dosimo – Vescovato) saranno attivate settimane “vocazionali per ragazzi /e dai 14 ai 18 anni, con lo scopo di approfondire la propria vocazione alla sequela di Gesù e comprendere qualcosa circa la vocazione al matrimonio ed alla vita consacrata.

I ragazzi, che dal lunedì al giovedì frequenteranno comunque la scuola come sempre, per pranzo, anziché tornare a casa propria, si recheranno in una “casa comune” dove, con la supervisione di una coppia di coniugi ed una figura di consacrato /a, svolgeranno i loro compiti, rifletteranno sulla Bibbia, pregheranno insieme e ascolteranno diverse testimonianze vocazionali.

Il tutto, ispirato al modello dell’esperienza del “Sicomoro” della diocesi di Como (che si può osservare nel DVD “Qui è ora” che è stato proiettato in diversi poli della diocesi), ma calibrato sulla realtà cremonese.

Concretamente, l’invito, più che direttamente ai ragazzi (non parliamo, infatti, tanto di “autocandidature”, quanto piuttosto di “segnalazioni”) è rivolto a parroci, vicari, suore e catechisti, la cui collaborazioni chiediamo per segnalare al Centro Diocesano Vocazioni singoli adolescenti che mostrano una certa sensibilità spirituale.

Non si tratterà di un campo scuola (al massimo saranno presenti 6-7 partecipanti per ogni casa), né di un ritiro, ma di una settimana studiata apposta per parlare di fede senza restrizioni né giudizi esterni, trovandosi con altri ragazzi che hanno lo stesso desiderio, per scoprire insieme che l’attrazione per Gesù non è un’anomalia da cui guarire, ma una grazia da coltivare.

Ecco in allegato la lettera in distribuzione presso i sacerdoti della diocesi (che riporta anche le date esatte). Si può contattare direttamente anche don Davide Schiavon del CDV (mail: d.schiavon@libero.it; cell. 3339234456), che sarà ben lieto sia di fornire tutti i necessari chiarimenti, sia di parlare con le famiglie dei potenziali ragazzi interessati.

Lettera Pozzo 2020_web

Giornata del Seminario, di preghiera per le vocazioni e settimane residenziali per adolescenti

Cari amici impegnati in campo vocazionale,

prima di essere tutti impegnati nel vortice del triduo pasquale vorrei, a nome dell’équipe del Centro Diocesano Vocazioni, sottoporvi alcuni promemoria di cose mi sembrano importanti:

  • Giornata Mondiale per le Vocazioni, domenica 12 maggio 2019: in allegato, trovate, a cura del Centro Nazionale Vocazioni
    • la preghiera da recitare al termine della S. Messa
    • Uno schema di adorazione
    • Intenzioni di preghiera per le lodi e per i vespri
    • Un sussidio per il rosario per le vocazioni (a cura del nostro CDV)
  • Giornata del Seminario, giovedì 25 aprile: in allegato, la locandina dello spettacolo, “Dante nell’inferno delle meraviglie” messo in scena dalla compagnia teatrale del seminario stesso. https://www.diocesidicremona.it/seminariovescovile/2019/02/25/dante-nellinferno-delle-meraviglie/

https://www.youtube.com/watch?v=mAwA3OMgRw8&feature=youtu.be

  • Da parte del Centro Diocesano Vocazioni, per il prossimo anno pastorale, stiamo organizzando, orientativamente per i mesi da ottobre a febbraio, alcune “settimane corte” di ispirazione vocazionale (da lunedì al giovedì, una volta al mese, per 4/5 mesi, in qualche polo della diocesi in fase di definizione), rivolti a ragazzi delle superioricon una sensibilità spirituale un po’ superiore alla media, su invito di parroci o vicari. Il tutto, alla presenza di coppie di coniugi mature ed esperte e con la presenza di consacrati. Fin da ora, sollecitiamo la collaborazione di tutti per:
    • L’individuazione di coppie “accompagnatrici”
    • L’individuazione di adolescenti che potrebbero essere invitati
    • La segnalazione di strutture parrocchiali che potrebbero servire allo scopo

Nell’augurarvi una buona settimana Santa ed una buona Pasqua, mi dichiaro naturalmente disponibile, a nome di tutta l’équipe, per qualunque informazione o chiarimento (e anche, come sempre, per incontri di tipo vocazionale sul territorio rivolti a ragazzi o adulti).

Don Davide Schiavon, Centro Diocesano Vocazioni di Cremona

Mail: d.schiavon@libero.it; cell: 3339234456

Adorazione_vocazioni-compresso Lodi e vespri giornata mondiale vocazioni  Preghiera vocazioni-compresso Sussidio rosario vocazionale e preghiere dei fedeli 4 settimane

La chiamata, nessuno è escluso

Il brano di Vangelo della chiamata di Levi ha fatto da spunto, nel pomeriggio di domenica 7 aprile, ad una delle riflessioni del gruppo di adolescenti di Pieve San Giacomo, Pieve d’Olmi e Stagno Lombardo, che hanno fatto visita anche alla Caritas e alla parrocchia di Sant’Abbondio. Ecco la traccia utilizzata con gli spunti di riflessione.

La chiamata di Levi (Luca 5,27-32)

27 Dopo ciò egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». 28 Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
29 Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla di pubblicani e d’altra gente seduta con loro a tavola. 30 I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?». 31 Gesù rispose: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; 32 io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi».

Riflettiamo

  • Noi a volte partiamo sconfitti in partenza. Perché Dio non ci considera degli sconfitti?
  • Noi tendiamo ad etichettare gli altri. Perché Dio è disposto a darci sempre una seconda chance?
  • Una persona può essere identificata con vari aspetti del suo operato. Come fare in modo che abbia la possibilità di tirar fuori il meglio, se ancora non l’ha fatto?
  • Può darsi che in alcune fasi della vita, o magari anche adesso, non siamo molto soddisfatti di noi stessi, ma non riusciamo a cambiare. Che cosa ci suggerisce l’episodio della chiamata di Matteo?
  • Se, dopo la conversione, capitasse di sbagliare ancora, quali conclusioni bisogna trarre? Su che cosa si deve contare?

Calcio, gli adolescenti e la testimonianza

La conclusione del percorso triennale “La bottega del vasaio” degli adolescenti di Calcio, iniziata con le Suore Adoratrici e proseguita con il Centro Diocesano Vocazioni, ha visto i ragazzi riunirsi, tra sabato 6 e domenica 7 aprile, prima in oratorio, poi presso l’asilo delle suore, per una serie di riflessioni ed attività, guidati da don Davide del CDV e Giuseppe Valerio del Seminario Vescovile, incentrate sul coraggio della testimonianza. Ecco la scheda con il testo e la struttura della serata, insieme a qualche foto delle attività e dell’adorazione notturna.

La bottega del vasaio 3 (percorso con gli adolescenti di Calcio)

Dalla bottega del vasaio alla scuola della vita

Riepilogo puntate precedenti:

  • Due anni fa: farsi modellare (il tema del vasaio, passività)
  • L’anno scorso: amare Dio e il prossimo (amore attivo)
  • Quest’anno: ….nella vita di ogni giorno (testimonianza)

Tema di quest’anno: applicare la fede senza vergognarsi nei vari ambiti della vita quotidiana

Brano di riferimento: Atti degli Apostoli – 3 1Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio. 2Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio. 3Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, li pregava per avere un’elemosina. 4Allora, fissando lo sguardo su di lui, Pietro insieme a Giovanni disse: «Guarda verso di noi». 5Ed egli si volse a guardarli, sperando di ricevere da loro qualche cosa. 6Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». 7Lo prese per la mano destra e lo sollevò. Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono 8e, balzato in piedi, si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio. 9Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio 10e riconoscevano che era colui che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio, e furono ricolmi di meraviglia e stupore per quello che gli era accaduto. 11Mentre egli tratteneva Pietro e Giovanni, tutto il popolo, fuori di sé per lo stupore, accorse verso di loro al portico detto di Salomone. 12Vedendo ciò, Pietro disse al popolo: «Uomini d’Israele, perché vi meravigliate di questo e perché continuate a fissarci come se per nostro potere o per la nostra religiosità avessimo fatto camminare quest’uomo? 13Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo;

Appena arrivati: accoglienza e filmato sulla testimonianza (18,00 – 19,00)

Prima di cena: NON NASCONDERE LA FEDE (19,00 – 20,00)

Declinazione: lavori a stand. 3 squadre, 3 stand. Io, Giuseppe, don Matteo. Rappresentare, o descrivere, o illustrare (scenetta, scritto, o presentazione in powerpoint, musica, ).

  • La famiglia:
    • Situazione “patologica” (lo Spirito Santo non trova spazio per agire)
    • Situazione “accettabile” (un minimo di buona volontà permette una certa azione dello Spirito)
    • Situazione “ottimale” (la nostra collaborazione facilita l’azione completa dello Spirito)

Possibile spunto: Attorno al tavolo, per cena, passa la notizia al tg che prendono piede nuove religioni e forme di meditazione orientale. Inizia con la mia famiglia una discussione sulla verità della nostra fede…

  • La scuola: (….)

Possibile spunto: Nella mia classe, spesso, nei discorsi che faccio con i miei compagni, la fede è vista come un ostacolo che mi impedisce di essere libero?

  • Lo sport / tempo libero: (….)

Possibile spunto: domenica ho la partita, devo andare con i miei amici al centro commerciale o in palestra, però mentre sto uscendo di casa sento le campane che mi ricordano che oggi è domenica

Attività del dopo cena:

1) Presentazione dei 3 gruppi (20,30 – 21,30).

2) NUTRIRE LA FEDE. 3 stand: i diversi tipi di preghiera. (21,30 – 22,30). Assemblare il testo di una veglia notturna

  • Laboratorio salmi
  • Laboratorio Vangelo (lectio)
  • Laboratorio preghiere tradizionali

Attività notturna: TENER SVEGLIA LE FEDE (attingendo dal laboratorio precedente) 3 turni da 45 minuti 1 turno: 11,00 – 11,45; 2 turno: 11,45 – 12,30; 3 turno: 12,30 – 1,15. Chi non è di turno, inserisce intenzioni di preghiera

  • Turni di gruppetti. Si mettono in pratica, in maniera bilanciata, le preghiere decise dopo cena

Preghiera del mattino (da definire). Poi don Davide torna a Cremona, Giuseppe resta per la testimonianza durante la Messa.

Mozzanica, due metafore per capire la vocazione

Nell’incontro con gli adolescenti di Mozzanica, la sera di lunedì 4 febbraio, don Davide del CDV ha utilizzato due immagini per illustrare l’esperienza della Vocazione: una radio che si sintonizza su una frequenza ed un’asta in cui bisogna avere il coraggio di puntare sulle cose che valgono. Ecco, in formato PDF, il materiale utilizzato per la catechesi, che ha stimolato considerazioni davvero interessanti.

CDV incontro adolescenti Mozzanica lunedì 4 febbraio_PDF-compressed

Affari al buio_PDF-compressed

Scuola animatori, il CDV propone una riflessione

Ecco qualche immagine del seminario, location della Scuola Animatori 2018 (con l’ambientazione “marittima” realizzata per l’occasione) ed il testo del breve momento di stampo vocazionale proposto ai ragazzi più giovani, i “neofiti”, nel pomeriggio di martedì 29 agosto.

29 AGOSTO
TI PORTERO’ NEL DESERTO

Momento di spiritualità 

Dal deserto al mare

Come il luogo più arido può attrezzarci alla navigazione più feconda

Idee di fondo

  • Personaggi di riferimento: Maria; Giovanni il Battista
  • Tema: Le cose migliori vengono dal deserto. Tappe:
    • Deserto (Giovanni Battista)
    • Umiltà (Maria)
    • Grandezza (progetto di Dio)
    • Per vivere bene la vita (navigazione, mare)
  • Location: cappella del Seminario o un luogo silenzioso
  • Finalità: imparare a ritagliarsi dei momenti di silenzio per stare a contatto con Dio e rendere la vita più ricca.
  • Occorrente: la presente scheda, una biro

 

VESPRI

  1. O Dio, vieni a salvarmi.
    R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

    Gloria al Padre e al Figlio
    e allo Spirito Santo.
    Come era nel principio, e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

CANTICO Cfr. Ap 4, 11; 5, 9, 10. 12   
Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria, *
l’onore e la potenza,

perché tu hai creato tutte le cose, †
e per la tua volontà furono create, *
per il tuo volere sussistono.

Tu sei degno, o Signore, *
di prendere il libro *
e di aprirne i sigilli,

perché sei stato immolato †
e hai riscattato per Dio con il tuo sangue *
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione

e li hai costituiti per il nostro Dio
un regno di sacerdoti *
e regneranno sopra la terra.

L’Agnello che fu immolato è degno di potenza, †
ricchezza, sapienza e forza, *
onore, gloria e benedizione.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
I discepoli raccolsero il suo corpo
e lo deposero in un sepolcro.

Lettura Breve   At 13, 23-25
Dalla discendenza di Davide, secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di penitenza a tutto il popolo d’Israele. Diceva Giovanni sul finire della sua missione: Io non sono ciò che voi pensate che io sia! Ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali.

Responsorio Breve
R. L’amico dello sposo esulta * alla voce dello sposo.
L’amico dello sposo esulta alla voce dello sposo.
V. Ora la mia gioia è perfetta
alla voce dello sposo.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
L’amico dello sposo esulta alla voce dello sposo.

Antifona al Magnificat
Non sono io il Cristo:
sono stato mandato davanti a lui;
egli deve crescere, io diminuire.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE 
(Lc 1, 46-55)
Esultanza dell’anima nel Signore

L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Magnificat

Non sono io il Cristo:
sono stato mandato davanti a lui;
egli deve crescere, io diminuire.

Attività – riflessione (in 10 passi): dal deserto, al porto, al mare

  • Inventario. Elenca tutti i pensieri che hai per la testa e annotali.
  • Riduciamo il bagaglio. Traccia materialmente una riga (e cancella mentalmente) sui pensieri che ti distraggono, ti disturbano, ti impediscono di concentrarti su di te e su Dio
  • Cosa mi offre il deserto? Non si tratta solo di impoverirci delle cose che abbiamo, anche il deserto (silenzio) ha qualcosa da offrirci.
  • In che cosa mi sfida? Quali difficoltà incontro nello stare in silenzio?
  • Come le affronto?
  • Rileggo il Magnificat:
    1. Quali sono i motivi di soddisfazione di Maria?
    2. Da che cosa provengono?
    3. Quale può essere stato per lei il deserto?
    4. Che cosa di solito, mi ronza troppo per la testa? Se gli togliessi un po’ di spazio per concederlo a Dio, che beneficio potrei averne?
  • Invoco lo Spirito Santo perché riempia di sé lo spazio che gli ho lasciato: “Vieni o Santo Spirito, riempi il cuore dei tuoi fedeli e accendi in essi la fiamma del Tuo amore”
  • In gruppo, condivisione: torno nella civiltà:
    1. In che cosa mi sento più attrezzato?
    2. Che cosa ho scoperto non essere così importante?
  • Pronti a salpare per la vita….
    1. Nella vita, bisogna un po’ Stare nel deserto (Giovanni), un po’ navigare sotto la guida di Dio (Maria). Quali percentuali assegneresti a queste due componenti?
  • Dove ho fatto più fatica nel momento del deserto? Se dovessi ripetere l’esperienza, cosa modificherei nella mia strategia, per superare questa difficoltà? Ci scambiamo opinioni


Spazio per annotazioni personali

 

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Padre nostro.

Orazione

O Dio, che a Cristo tuo Figlio hai dato come precursore nella nascita e nella morte san Giovanni Battista, concedi anche a noi di impegnarci generosamente nella testimonianza del tuo Vangelo, come egli immolò la sua vita per la giustizia e per la verità. Per il nostro Signore.