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Vocazione: si può parlarne anche oggi?

Il Centro Diocesano Vocazioni, in collaborazione con la Casa delle Comunicazioni della diocesi, ha realizzato un’intervista alla direttrice del CDV di Milano, la psicologa d.ssa Claudia Ciotti. Argomento: l’importanza del “fenomeno vocazione” ai tempi della pandemia.

Ecco qui sotto il link del video (nel canale Youtube della Formazione della Diocesi di Cremona) ed il testo con le tematiche trattate dalla relatrice.

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CDV, le linee di fondo per il prossimo anno pastorale

Il Centro Diocesano Vocazioni, per l’anno pastorale 2020 – 2021 sottolinea alcune priorità, che propone all’attenzione dell’intera diocesi e su cui indirizza i propri sforzi.

  • La centralità della dimensione “locale”. La pastorale vocazionale avviene soprattutto e innanzitutto qui, ad opera di parroci, vicari, catechisti ed educatori. La diocesi, ove richiesto, si affianca a questo livello con proposte, suggerimenti e accompagnamenti specifici.
  • Il caso di potenziali vocazioni “super adulte” che presentano un profilo di elevata specificità, cioè dopo i 25 anni di età, con alle spalle un percorso complesso e variegato. Il Centro Diocesano Vocazioni mette in contatto queste persone direttamente con il Seminario Vescovile o gli ordini religiosi, maschili o femminili. Saranno poi loro a fornire indicazioni più precise in merito a un discernimento, un cammino, un accompagnamento.
  • Gli adolescenti che, in base al giudizio dei loro sacerdoti, catechisti o educatori, in parrocchia hanno dimostrato una particolare sensibilità spirituale e possono essere destinatari di una proposta diocesana, di carattere residenziale, con la presenza di consacrati e una coppia di laici, per comprendere meglio il progetto che il Signore ha sulla loro vita. Il percorso è denominato “Il Pozzo di Giacobbe”, ha già un anno al suo attivo, si svolge presso la casa parrocchiale del “Migliaro” ed è rivolto a ragazzi e ragazze delle superiori come iniziativa che il Centro Diocesano Vocazioni presenta agli educatori delle parrocchie perché la possano proporre alle persone con determinate attitudini. Da dicembre ad aprile.
  • I giovani dai 20 anni in su, maschi e femmine, che si stanno interrogando abbastanza seriamente sulla propria fede e su ciò che Dio sta suggerendo alle loro coscienze. La diocesi propone, da dicembre ad aprile – maggio, una serie di fine – settimana residenziali, presso la casa parrocchiale del Migliaro, sotto la guida di figure qualificate, per un percorso di stampo biblico che aiuti a ad approfondire la propria fede ed eventualmente avere strumenti in più per capire se Dio chiama ad una speciale consacrazione, una vocazione matrimoniale o una forma più di intensa di vivere il proprio sacerdozio battesimale.

L’équipe vocazionale ritiene che questi temi siano di fondamentale importanza e rimane a disposizione per aiutare a metterle a tema nell’ambito di assemblee diocesane o zonali.

La diocesi, il CDV e le vocazioni. Il nostro (e il vostro) pensiero.

Non è mai inopportuno un franco dibattito sulle vocazioni e sulle possibili strategie per facilitarle. In quest’ottica, lo spazio concesso al CDV sulle pagine del “Mosaico” potrebbe proprio essere l’occasione per innescare un confronto e uno scambio di opinioni, che non sia limitato solo ai membri dell’équipe, ma possa appunto coinvolgere, potenzialmente, tutti i lettori di questo giornale.

Per non disperdere la discussione in mille rivoli fino all’inconcludenza, però, forse è opportuno circoscrivere la domanda in questi termini: cosa può fare la pastorale giovanile diocesana (e, nello specifico, il Centro Diocesano Vocazioni), per essere di aiuto e supporto alle vocazioni che Dio suscita?

Innanzitutto, potrebbe essere utile un piccolo ragguaglio sull’attuale impostazione, a sua volta frutto di discussioni e dibattiti. Al momento, il CDV di Cremona (la cui équipe è attualmente composta da don Davide Schiavon, padre Giorgio dei frati Cappuccini, suor Stefania delle Adoratrici, don Daniele Rossi, don Paolo Arienti della FOCR, don Francesco Cortellini del Seminario, i coniugi Paolo e Laura Siboni) si concentra su:

  • Affiancamento di parrocchie, oratori e comunità per incontri all’interno di percorsi catechistici di adolescenti e giovani, così come catechesi rivolte ad adulti o incontri di preghiera a sostegno delle vocazioni.
  • Un vasto assortimento di materiale vocazionale disponibile sul sito vocazionicremona.it, rivolto ad adolescenti, giovani, catechisti e accompagnatori che possono sfruttare le schede a disposizione per gestire in autonomia incontri che trattino il tema della vocazione. In particolare, i catechismi per i giovani “Youcat” e “Docat” sono stati adattati e “spezzettati” in schede per nutrire la fede, in sede di formazione o auto – formazione. Andando a ritroso nei post del sito, tutto il materiale è facilmente reperibile.
  • La progettazione di settimane residenziali per adolescenti, in poli della diocesi da individuarsi, durante le quali alcuni ragazzi / e delle superiori individuati appositamente (da preti o catechisti), sotto la supervisione di una coppia di coniugi di provata affidabilità e consolidata esperienza, pur continuando a frequentare la scuola al mattino, possano nel pomeriggio o alla sera condurre alcuni giorni di vita comune con spunti spirituali e vocazionali approfonditi pensati apposta per loro, un po’ sulla scia dell’esperienza del “Sicomoro” della diocesi di Como che è stata recentemente ben illustrata nel docu – film delle diocesi lombarde “Qui è ora”.

Una volta specificati questi tre punti, il dibattito potrebbe innestarsi su domande di questo tipo, rivolte a confratelli sacerdoti, catechisti, giovani e adolescenti stessi:

  • Condividete l’attuale impostazione della proposta del Centro Diocesano Vocazioni?
  • In che modo potrebbe essere integrata, migliorata, perfezionata?
  • Di quale altro materiale si potrebbe sentire il bisogno, che potrebbe essere ospitato sul sito del CDV?
  • Cosa pensate, in particolare, della terza proposta? Nella zona in cui abitate, intravedete opportunità di materiale umano (possibili adolescenti da contattare e coppie di coniugi da coinvolgere), logistiche (una casa o sede per far partire l’iniziativa) e di consenso (convergenza di disponibilità da parte di sacerdoti, laici e religiosi) per iniziare un’esperienza residenziale?

Il messaggio è che il Centro Diocesano Vocazioni desidera accogliere l’opinione di tutti, perché l’impostazione possa essere davvero frutto di un confronto ampio. Qualunque suggerimento sarà certamente ben accetto e può essere inviato a don Davide, alla mail d.schiavon@libero.it.

La preghiera per le vocazioni è un impegno che ciascuno, da solo o comunitariamente si può assumere, su tutto il resto è giusto e doveroso confrontarsi liberamente. A chi vorrà contribuire, grazie in anticipo.

Don Davide a nome dell’équipe del CDV.

Centro Diocesano Vocazioni, la proposta di quest’anno

Don Davide, a nome dell’intera équipe del CDV di Cremona, ha scritto ai confratelli sacerdoti attivi in parrocchia per presentare la disponibilità a collaborazioni di ogni tipo. la proposta completa del CDV.

Caro confratello,

con l’inizio del nuovo anno pastorale, il Centro Diocesano Vocazioni, come sempre, desidera offrire il proprio appoggio a coloro che, oratori, parrocchie o comunità, sentissero il bisogno di spunti di riflessione vocazionale da inserire nei propri cammini di catechesi e formazione.

In particolare desideriamo segnalare:

  1. La disponibilità di don Davide e degli altri membri dell’équipe a tenere incontri “sul campo”, per ragazzi, adolescenti, giovani, genitori o gruppi di preghiera
  2. Il sito vocazionicremona.it, che mette a disposizione vari materiali scaricabili già pronti per dar modo di offrire spunti di riflessione sulla vocazione.

Il sito contiene materiale fruibile in ogni sua parte. Segnaliamo in particolare che, tra i recenti aggiornamenti, ai seguenti link potete trovare:

  1. E’ allo studio la possibilità di radunare per incontri periodici alcuni adolescentiche dimostrino una certa sensibilità spirituale. Tali incontri si possono effettuare nel territorio, venendo incontro ai ragazzi stessi. In tal senso, ogni “segnalazione” è benvenuta.

E’ scontata la disponibilità dei membri della nostra équipe anche per incontri individuali, in maniera del tutto informale.

Nella speranza di poterti essere utile (o almeno non troppo d’intralcio!) in qualche maniera, ti saluto cordialmente.

 

Don Davide Schiavon del CDV (d.schiavon@libero.it; cell. 3339234456), a nome dell’équipe vocazionale

(don Paolo Arienti della FOCR, padre Giorgio Peracchi dei Frati Cappuccini, suor Stefania della Suore Adoratrici del SS. Sacramento, don Daniele Rossi vicario di Agnadello e responsabile ACR, don Francesco Cortellini del Seminario Vescovile, i coniugi Siboni della parrocchia di S. Abbondio)

CDV, il convegno nazionale ad Assisi

E’ stato organizzato in grande stile il convegno nazionale dei direttori di CDV, dal titolo “Una Chiesa amica e prossima”, che ha avuto luogo ad Assisi tra il 5 ed il 7 settembre presso l’hotel Domus Pacis, a due passi dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli. Ecco qualche immagine della location, qualche appunto di don Davide e una piccola parte del materiale fornito ai partecipanti

Incontro Nazionale Direttori1

Famiglie voc-compressed

              

Don Michele Falabretti, pastorale giovanile vocazionale

 

Molti sinodi passati, più che le persone, avevano messo al centro questioni teologiche. Oggi, invece, è più spontaneo mettere al centro le persone.

Quando ci troviamo davanti al sinodo dei giovani, la domanda è come trasmettere il Vangelo alle nuove generazioni. E’ una esigenza che la chiesa percepisce nei confronti degli uomini del nostro tempo.

Se tale questione arriva perché i vescovi percepiscono l’urgenza, evidentemente è condivisa in tutto il mondo.

Fede e discernimento vocazionale. C’è una questione pastorale, che è quella educativa, dell’educazione cristiana.

C’è una fatica educativa, che c’è sempre stata, ma che oggi è percepita a livelli mai visti. I nostri confratelli non sempre considerano l’istanza educativa come istanza pastorale. Se si dice che si occupa dei giovani solo chi ha capacità e passione, non ci si dedica all’educazione.

L’instrumentum laboris dice che l’educazione è un tema trasversale.

La vocazione come scelta di vita può essere l’elemento trasversale dell’educazione cristiana.

Il nostro tempo è molto segnato dall’individualismo. Secolarizzazione e individualismo.

Si vede come l’origine dei mali di questo tempo il fatto che l’uomo si sia allontanato da Dio. L’individualismo tocca tutti, anche i consacrati, che sono un po’ più al riparo dalla secolarizzazione.

Se la fede con mi viene proposta come piace a me, posso attaccare tutti, anche il papa.

In questo clima di individualismo non potremo mai parlare di vocazione e non potremo mai prendere la dimensione vocazionale come trasversale alla vita, perché la vocazione, innanzitutto, è riconoscere che la vita non comincia da me.

Una pastorale giovanile vocazionale deve fare i conti col fatto che siamo noi ad aver perso un po’ la bussola su come accompagnare i ragazzi e col fatto che non dobbiamo attaccarci ad un unico modo di presentare la fede.

La pastorale vocazionale si gioca nelle relazioni. Avere a che fare con le persone che stanno accanto. Se non vedo la tua carità, non posso credere al Vangelo che cerchi di propinarmi. La mia crescita va insieme a quella degli altri.

Dobbiamo tornare a essere tutti discepoli, rispettosi della Chiesa e innamorati della parola di Dio.

3 istanze importanti alla vigilia del sinodo.

  • Il discernimento. C’è una fatica enorme a chiedere agli adulti di fare discernimento. Usciamo a raggiungere riusciamo a fare delle belle cose. IL giovane è anche disponibile a lavorare su se stesso. Non si trova la stessa disponibilità negli adulti. Ma anche in noi preti. Non siamo mai alla ricerca delle ragioni, dei meccanismi, della profondità delle cose. Siamo più alla ricerca di colpevoli a cui addossare le colpe degli insuccessi. Nel pensiero alla morte di Paolo VI, egli chiede alla Chiesa di conoscere, studiare il mondo per poterlo amare.
  • L’ascolto. L’esperienza di questa estate ci dice che i giovani ascoltano chi li ascolta. La disposizione all’ascolto non è da dare per scontata. L’ascolto vero non è solo sapere cosa dicono, ma comprendere i meccanismi del loro modi di sentire, di amare, di aver paura. Io a Facebook o Instagram, ma quali sono le conseguenze dell’uso di queste cose nella loro vita. Dei pellegrinaggi hanno costretto adulti a mettersi insieme, ma soprattutto adulti e ragazzi hanno camminato insieme. Un padre ha deciso che, per recuperare il rapporto con suo figlio, ha deciso di andare a camminare con lui. Questo gesto aprirà spazi di ascolto e confronto che renderanno le parole dell’adulto più credibili. Bisogna anche essere disposti a sentire cose poco piacevoli.
  • Le competenze e le specificità. Chi deve fare che cosa? La vocazione è una scelta di vita. Poi c’ la vocazione alla vita consacrata, al matrimonio ecc. la cura delle vocazioni di speciale consacrazione non è qualcosa da dover camuffare in un calderone generico. Dobbiamo riconoscere che la pastorale giovanile vocazionale non coincide esattamente con la pastorale delle speciali consacrazioni. Se mi prendo cura dei giovani, lo faccio perché possano trovare il modo più bello di vivere, la vita cristiana.

Don Michele risponde alle domande.

Come collaborare tra pastorale giovanile e vocazionale? In Italia abbiamo situazioni diverse, non c’è una risposta omogenea. Bisogna partire dal vissuto e dalla storia della diocesi. Bisogna arrivare ai formatori dei giovani. Occorre iniziare a lavorare insieme. Parlarsi, rendersi disponibili alle richieste, cercare sinergie… Il gioco più intelligente riesce sia a mettere insieme, sia a rispettare le specificità. La pastorale integrata non è quella in cui tutti fanno la stessa cosa, ma in cui si condividono le competenze e si mantengono le specificità. Ci sono insiemi che si sovrappongono parzialmente. La tensione vocazionale della pastorale giovanile è unica. Ma gli ambiti operativi possono diversificarsi. Per molte forme e di vita non c’è bisogno di una particolare proposta, ma per quelle di consacrazione particolare sì. Ci sono sempre personaggi che ci hanno ispirato.

Come passare dalla pastorale degli eventi ad un nuovo tipo? La generazione di oggi non si lascia radunare per essere istruita. Se facciamo delle cose insieme, allora ti ascolto, allora se ne può parlare. Questa estate, diverso è stato fare solo l’incontro finale o camminare insieme. Camminare insieme crea relazioni. Occorre tornare a tessere relazioni.

L’adulto nella relazione educativa è un tema strategico.

Scuola animatori, il CDV propone una riflessione

Ecco qualche immagine del seminario, location della Scuola Animatori 2018 (con l’ambientazione “marittima” realizzata per l’occasione) ed il testo del breve momento di stampo vocazionale proposto ai ragazzi più giovani, i “neofiti”, nel pomeriggio di martedì 29 agosto.

29 AGOSTO
TI PORTERO’ NEL DESERTO

Momento di spiritualità 

Dal deserto al mare

Come il luogo più arido può attrezzarci alla navigazione più feconda

Idee di fondo

  • Personaggi di riferimento: Maria; Giovanni il Battista
  • Tema: Le cose migliori vengono dal deserto. Tappe:
    • Deserto (Giovanni Battista)
    • Umiltà (Maria)
    • Grandezza (progetto di Dio)
    • Per vivere bene la vita (navigazione, mare)
  • Location: cappella del Seminario o un luogo silenzioso
  • Finalità: imparare a ritagliarsi dei momenti di silenzio per stare a contatto con Dio e rendere la vita più ricca.
  • Occorrente: la presente scheda, una biro

 

VESPRI

  1. O Dio, vieni a salvarmi.
    R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

    Gloria al Padre e al Figlio
    e allo Spirito Santo.
    Come era nel principio, e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

CANTICO Cfr. Ap 4, 11; 5, 9, 10. 12   
Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria, *
l’onore e la potenza,

perché tu hai creato tutte le cose, †
e per la tua volontà furono create, *
per il tuo volere sussistono.

Tu sei degno, o Signore, *
di prendere il libro *
e di aprirne i sigilli,

perché sei stato immolato †
e hai riscattato per Dio con il tuo sangue *
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione

e li hai costituiti per il nostro Dio
un regno di sacerdoti *
e regneranno sopra la terra.

L’Agnello che fu immolato è degno di potenza, †
ricchezza, sapienza e forza, *
onore, gloria e benedizione.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
I discepoli raccolsero il suo corpo
e lo deposero in un sepolcro.

Lettura Breve   At 13, 23-25
Dalla discendenza di Davide, secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di penitenza a tutto il popolo d’Israele. Diceva Giovanni sul finire della sua missione: Io non sono ciò che voi pensate che io sia! Ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali.

Responsorio Breve
R. L’amico dello sposo esulta * alla voce dello sposo.
L’amico dello sposo esulta alla voce dello sposo.
V. Ora la mia gioia è perfetta
alla voce dello sposo.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
L’amico dello sposo esulta alla voce dello sposo.

Antifona al Magnificat
Non sono io il Cristo:
sono stato mandato davanti a lui;
egli deve crescere, io diminuire.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE 
(Lc 1, 46-55)
Esultanza dell’anima nel Signore

L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Magnificat

Non sono io il Cristo:
sono stato mandato davanti a lui;
egli deve crescere, io diminuire.

Attività – riflessione (in 10 passi): dal deserto, al porto, al mare

  • Inventario. Elenca tutti i pensieri che hai per la testa e annotali.
  • Riduciamo il bagaglio. Traccia materialmente una riga (e cancella mentalmente) sui pensieri che ti distraggono, ti disturbano, ti impediscono di concentrarti su di te e su Dio
  • Cosa mi offre il deserto? Non si tratta solo di impoverirci delle cose che abbiamo, anche il deserto (silenzio) ha qualcosa da offrirci.
  • In che cosa mi sfida? Quali difficoltà incontro nello stare in silenzio?
  • Come le affronto?
  • Rileggo il Magnificat:
    1. Quali sono i motivi di soddisfazione di Maria?
    2. Da che cosa provengono?
    3. Quale può essere stato per lei il deserto?
    4. Che cosa di solito, mi ronza troppo per la testa? Se gli togliessi un po’ di spazio per concederlo a Dio, che beneficio potrei averne?
  • Invoco lo Spirito Santo perché riempia di sé lo spazio che gli ho lasciato: “Vieni o Santo Spirito, riempi il cuore dei tuoi fedeli e accendi in essi la fiamma del Tuo amore”
  • In gruppo, condivisione: torno nella civiltà:
    1. In che cosa mi sento più attrezzato?
    2. Che cosa ho scoperto non essere così importante?
  • Pronti a salpare per la vita….
    1. Nella vita, bisogna un po’ Stare nel deserto (Giovanni), un po’ navigare sotto la guida di Dio (Maria). Quali percentuali assegneresti a queste due componenti?
  • Dove ho fatto più fatica nel momento del deserto? Se dovessi ripetere l’esperienza, cosa modificherei nella mia strategia, per superare questa difficoltà? Ci scambiamo opinioni


Spazio per annotazioni personali

 

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Padre nostro.

Orazione

O Dio, che a Cristo tuo Figlio hai dato come precursore nella nascita e nella morte san Giovanni Battista, concedi anche a noi di impegnarci generosamente nella testimonianza del tuo Vangelo, come egli immolò la sua vita per la giustizia e per la verità. Per il nostro Signore.

Vocazione e futuro: i tanti interrogativi dei giovani

(Dal sito diocesano, a cura di Riccardo Mancabelli)

Il punto su attività e iniziative con don Davide Schiavon, referente del Centro diocesano vocazioni

Presenza costante sul territorio, al servizio delle parrocchie, ma anche a supporto del Sinodo diocesano dei giovani. Sono questi i due filoni d’attenzione su cui, nell’anno pastorale ormai in chiusura, si è concentrata l’attenzione del Centro diocesano vocazioni. E proprio dal Sinodo sono arrivate le maggiori sorprese, che offrono un vero segno di speranza, come spiega don Davide Schiavon, incaricato diocesano per la Pastorale vocazionale oltre che vicario della parrocchia Beata Vergine di Caravaggio, a Cremona.

«Durante il Sinodo, – spiega don Schiavon – in maniera abbastanza inaspettata, la questione vocazionale è stata sottolineata con forza dai giovani: sono stati proprio loro a declinare i temi del futuro e della speranza in un’ottica marcatamente vocazionale. È emerso chiaramente l’anelito a trovare un orientamento per la propria vita, a capirci di più, ad avere punti fermi. E sono emersi tanti interrogativi».

L’impegno dell’équipe diocesana si è poi confermata nell’ambito della presenza nelle parrocchie. A supporto, rafforzamento e completamento della pastorale ordinaria. Incontri rivolti ad adolescenti e giovani, senza tralasciare neppure la fascia adulta. Momenti di approfondimento e indirizzo richiesti dalle comunità cristiane per aiutare i propri giovani a fare scelte importanti per la loro vita. Una attività che ha impegnato molto il Centro diocesano vocazioni, come si evince anche dai resoconti dei numerosi eventi, tutti pubblicati sul sito internet www.vocazionicremona.it.

Proprio il web è diventato, in questi anni, un’area di incontro ed evangelizzazione. «I riscontri – conferma don Schiavon – dimostrano che c’è interesse da parte dei ragazzi che interagiscono e chiedono di poter approfondire la tematica vocazionale. Anche per venire incontro a queste richieste abbiamo pensato di incrementare la sezione dei materiali da scaricare: schede per i catechisti, link ad approfondimenti, video, riferimenti a pubblicazioni o a modelli già strutturati che guardano al tema vocazionale nelle diverse specificità».

Altro capitolo di particolare importanza è quello degli adulti che sostengono le vocazioni. Consolidato è infatti il legame del Centro diocesano vocazioni con realtà quali “Rosarianti” e “Fortes in fide”.

Ma quali sono le prospettive per il prossimo anno? Punto fermo rimane il collegamento con le parrocchie, nella consapevolezza che la pastorale vocazione non può non essere correlata alla pastorale ordinaria delle comunità parrocchiali.

«Quest’anno ci siamo riallacciati al Sinodo diocesano dei giovani, mentre l’anno precedente avevamo promosso una serie di incontri di stampo vocazionale con la presenza del Vescovo nelle macro zone. Nel prossimo anno pastorale, invece, – anticipa don Schiavon – vorremmo cercare di aiutare i giovani a fare le proprie scelte andando anche oltre agli incontri generici organizzati nelle parrocchie. Così, in parallelo ai momenti sul territorio, raccogliendo anche l’esperienza di altre diocesi, stiamo predisponendo una serie di occasioni di specifica proposta vocazionale. Momenti che vorremmo fossero anche di carattere residenziale, in strutture diverse individuate in varie località».

Tutte opportunità per affiancare e stimolare i giovani. Poi è a loro che è affidato il compito di riflettere, aprire il cuore e provare a sperimentare che cosa possa rendere la loro vita davvero piena. In questo percorso il Centro diocesano vocazioni garantisce un accompagnamento anche personalizzato, che in diversi casi ha fatto nascere un vero e proprio cammino di direzione spirituale.

CDV, l’équipe pensa al futuro

L’incontro dei membri dell’équipe del Centro Diocesano Vocazioni, la sera di lunedì 7 maggio in seminario, è stata l’occasione per una verifica dell’anno pastorale appena trascorso e per alcune considerazioni in merito a quello prossimo venturo. Ecco il verbale.

Composizione dell’équipe: don Davide Schiavon, don Paolo Arienti, Padre Giorgio Peracchi, don Daniele Rossi, suor Stefania, don Francesco Cortellini, coniugi Siboni.
Don Davide illustra i motivi per i quali, dopo un anno pastorale, è opportuna una verifica ed uno sguardo all’anno pastorale entrante. Ribadisce la richiesta di opinioni schiette in merito alla linea tenuta dal CDV negli ultimi due anni, il supporto alla pastorale diocesana come proposta di interventi all’interno degli incontri di catechismo (o, comunque, pastorali) già in atto in oratori e parrocchie. Gli altri membri sostanzialmente confermano questa scelta, anche alla luce di cercare la collaborazione dei sacerdoti “sul campo” e dell’opportunità di continuare ad attuare una pastorale “integrata” insieme al settore giovanile (FOCR). In merito all’opportunità, sollevata da don Davide, di attuare qualcosa di specifico per le vocazioni femminili, si conviene sul fatto che, anche qui, la strategia migliore può essere il fatto di dare visibilità e supporto al già ricco e variegato ventaglio proposto dalle Suore Adoratrici (o da altri ordini presenti in diocesi).
Si passano in rassegna alcune iniziative del CDV (incontri “sul campo”) dell’anno pastorale in chiusura, iniziative sollecitate direttamente dalle parrocchie (che non comprendono, quindi, le giornate del Seminario e le iniziative vocazionali attuate spontaneamente da parrocchie o zone).

• (Giornata delle Rosarianti 25 aprile) • Calvatone, incontro adolescenti grest domenica aprile • Calcio terzo incontro preadolescenti sabato 14 aprile • (Partecipazione ai 5 incontri del sinodo giovani) • Intervento al pellegrinaggio a Roma dei 14-15 enni • Incontro adolescenti Casalbuttano domenica 25 marzo • Incontro con la mistagogia di Calcio in Seminario, con pernottamento, marzo • Ritiro di Quaresima con i genitori di S. Ambrogio, 14 marzo • Incontro con genitori a Piadena 25 febbraio • Incontro con genitori a Piadena 4 marzo • Primo incontro mistagogia Calcio sabato 25 febbraio • Presentazione percorso di Calcio ai genitori (venerdì 20 gennaio) • Ritiro di Avvento con i genitori di S. Ambrogio, sabato 16 dicembre • Intervento nella scuola animatori 2017
Il Centro Diocesano Vocazioni sarà anche coinvolto nella stesura del sussidio catechistico diocesano per gli
adolescenti per l’A.P. 2018 – 2019, così come pure (notizia non data durante l’incontro, per dimenticanza,
ma utile da sottolineare almeno nel presente verbale) nella co – progettazione della giornata diocesana dei
ministranti, in stretta collaborazione con la FOCR, don Flavio Meani, don Daniele Piazzi ed alcuni seminaristi
(coinvolti personalmente nella stesura dell’attività di spettanza del CDV).
Viene fatto giustamente osservare che sono pressoché assenti gli incontri diretti alla fascia dei giovani veri e propri (i 20-30 enni). Si ragiona sul fatto che una parziale spiegazione potrebbe essere data dal fatto che i gruppi del catechismo giovani, in diocesi, non sono numerosissimi e, nell’accompagnamento vocazionale di queste persone, spesso i sacerdoti optano per un avvicinamento individuale, più che per un approccio di gruppo. Viene osservato come, comunque, gli esercizi spirituali a Tignale restino un riferimento significativo ed anche gli esercizi proposti dalle Suore Adoratrici registrino un buon successo. Si riferisce sull’idea del Centro Regionale Vocazioni di istituire una settimana di stampo ignaziano, a livello lombardo, ipotesi che il CRV stesso si impegnerà a vagliare meglio e concretizzare entro l’A.P. 2018 – 2019.
Ferma restando la linea di integrazione con la pastorale giovanile (risulta infatti sempre più difficile ed anacronistico pensare ad incontri “puramente” vocazionali) e di supporto alla pastorale ordinaria nel territorio, vengono formulate alcune proposte:
1. L’individuazione di un referente per la pastorale vocazionale all’interno di ogni zona pastorale (per non confondere la struttura organizzativa della diocesi, si rimane d’accordo sul far coincidere tali figure con gli attuali delegati zonali per la PG). Tutto ciò, per favorire la permanenza di un’attenzione vocazionale costante negli incontri zonali dei sacerdoti. 2. L’impegno a potenziare la sussidiazione, in formato elettronico sul sito www.vocazionicremona.it, per parrocchie, o gruppi di parrocchie o zone che abbiano necessità di spunti per elaborare incontri vocazionali in autonomia. A questo proposito, ogni membro dell’équipe si rende disponibile a far pervenire a don Davide contributi o segnalazioni, attingendo anche dalla Rete. L’Adorazione Vocazionale è un settore che merita un’attenzione particolare. 3. L’individuazione di temi di particolare interesse per il mondo adulto (tanto per citare un esempio, un argomento potrebbe essere il Sinodo dei Vescovi sui Giovani), intorno ai quali poter costituire “moduli” da proporre a parrocchie o comunità 4. Predisporre, per adolescenti e giovani, alcuni moduli di incontri, ciascuno con un’accentuazione diversa (ad es. vocazione femminile, vocazione religiosa, vocazione diocesana), per un intervento diretto del CDV, o come semplice spunto da fornire alle parrocchie. 5. Vagliare la possibilità di conferire un’intonazione maggiormente vocazionale alle Veglie di Pentecoste. 6. Non stancarsi di segnalare al portale diocesano le iniziative e le proposte del CDV, per una maggiore diffusione. 7. Viene ventilata, seppure ad uno stadio ancora iniziale ed embrionale, l’idea, da vagliare con più calma in futuro, di dare un supporto non solo alle vocazioni nascenti, ma anche a quelle più “mature”, con iniziative o materiali rivolti a parroci, vicari, adulti, coppie di sposi (con un’auspicabile interazione con l’Ufficio Famiglia) 8. Eventuale collaborazione con l’Ufficio di Pastorale Sociale per provare ad aiutare coloro che hanno frequentato la Scuola di Formazione Socio – Politica ad intravedere una possibile attuazione delle competenze acquisite nella vita concreta.
In conclusione don Davide si impegna a sottoporre ai membri dell’équipe alcune idee in merito alla preparazione del sussidio di catechismo per adolescenti per il prossimo anno pastorale.

Cremona, 16-5-2018
Don Davide Schiavon (incaricato per la pastorale vocazionale)

Calvatone, c’è una parentela stretta tra vocazione e grest

E’ stato appunto questo il tema che ha tenuto impegnati, nel tardo pomeriggio di domenica 22 aprile, gli adolescenti di Calvatone nel primo incontro di preparazione al grest, insieme al parroco don Massimo Sanni e a don Davide del CDV, proprio nella 55ma giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Raramente capita di trovare un gruppo di ragazzi così collaborativi e partecipativi: le premesse per il loro grest sono davvero ottime. Ecco il testo dell’incontro.

Calvatone, incontro con le superiori, domenica 22 aprile 2018

A cosa serve la vita? Come costruirla?

Fase 1: Sondaggio

  • A divertirsi
  • A riempirla di tante cose
  • A capire meglio il mondo
  • A fare del bene al mondo
  • A dimostrare qualcosa, a se stessi o agli altri
  • A stabilire dei record
  • A riposarsi
  • A voler bene a qualcuno
  • A costruire qualcosa
  • A lasciare un segno di sé per la posterità.
  • A essere contenti di esistere e ringraziare per questo motivo.

Fase 2: Per riflettere. In questa fase della tua vita…

  • Ti senti utile o sprecato?
  • Le tue energie ti sembrano ben utilizzate?
  • Stai lavorando per te stesso? Per gli altri? Per qualcosa di più grande?
  • Ti sembra che i tuoi obiettivi siano abbastanza “sfidanti”? Possono tenerti impegnato a lungo, oppure pensi si esauriranno presto?
  • Ti viene mai voglia di trovare qualcosa di tanto grande e tanto “giusto” da essere in grado di tirar fuori il meglio di te?

Fase 3: E il grest? Quest’opera di volontariato, nella forma del fare l’animatore a servizio dei più piccoli, che significato riveste all’interno della mia estate e della mia vita?

Prova a pensare come intendi vivere questa esperienza, mettendo una crocetta di fianco alle opzioni della prima lista, naturalmente solo quelle che fanno al caso tuo.

Fase 4: Ora paragoniamo la nostra vita alla costruzione di un edificio e mettiamo a confronto varie strategie:

  • Cominciare da una capanna, mettendo insieme un po’ di rami e un po’ di foglie. Quando non andrà più bene, la butteremo giù a penseremo al da farsi
  • Partiamo costruendo una baracca in legno. Potrebbe anche bruciare, ma non è troppo difficile da costruire ed il tetto è già più solido.
  • Prendiamo un appartamento in affitto. L’affitto è salato, la casa non è nostra, ma siamo liberi di trasferirci altrove quando vogliamo.
  • Costruiamo una casa nostra, partendo dalle fondamenta. Un amico fidato ha detto che ci dà una mano, sia per i materiali, che per la manodopera. E’ un lavoro più lungo e faticoso, ma poi sarà nostra per sempre e il nostro amico, ingegnere edile, ci garantisce che è antisismica e, per le manutenzioni, ci aiuterà lui.
  1. A cosa assomiglia la capanna?
  2. Cosa ti fa venire in mente la baracca in legno?
  3. E l’appartamento in affitto?
  4. A chi paragoneresti l’amico ingegnere?
  5. Quali sono i “mattoni” della casa in muratura?
  6. Prova ad associare ogni tipologia di costruzione ad una diversa filosofia di vivere il grest. Quali potrebbero essere i risultati in ciascun caso?
  7. Infine, dopo tanto riflettere, a mo’ di meritato relax, proviamo a fare un giochino. Questo disegno di una casa rappresenta il grest. Prova ad associare ogni parte (fondamenta, mura, finestre, tetto, le varie stanze ecc.) ad un particolare momento o aspetto del grest.

 

Fase 5, la Parola di Dio. La casa costruita sulla roccia (MT 7, 21-27)

21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? 23 Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità. 24 Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. 26 Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».

 

 

E tu, nella tua vita, che abitazione desideri?