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Quattro nuove monache alla Visitazione di Soresina

(Dal sito della diocesi: https://www.diocesidicremona.it/quattro-nuove-monache-alla-visitazione-di-soresina-04-11-2017.html)

Hanno lasciato il Monastero della Visitazione di Milano per unirsi alla comunità cremonese: tra loro la castelleonese suor Maria Maddalena Ferrari

Nel pomeriggio di venerdì 3 novembre la comunità claustrale di Soresina ha accolto quattro nuove monache, raddoppiando così di numero. Le nuove arrivate provengono dal monastero della Visitazione di Milano, in Porta Romana, che dopo 304 anni si servizio ha salutato le ultime quattro visitandine che ospitava, risultando troppo grande e dispersivo per la piccola comunità che si è così unita a quella del Monastero di Soresina, che lo scorso anno ha festeggiato i suoi 200 anni.

Insieme a madre Maria Teresa Maruti (la superiora), madre Rosa Maria Colombo (già superiora per più mandati), suor Francesca Teresa e suor Maria Margherita, il monastero soresinese accoglie ora anche suor Maria Adriana, suor Maria Carla, suor Maria Grazia e suor Maria Maddalena Ferrari. Per quest’ultima, 67 anni, originaria di Castelleone, si tratta di un ritorno: dopo 25 anni alla Visitazione di Soresina, il trasferimento a Milano.

L’accoglienza delle nuove religiose è avvenuta nel pomeriggio, durante il Vespro che, come ogni primo venerdì del mese, vede raccolta la comunità monastica insieme ai fedeli soresinesi.

Dopo la benedizione da parte del parroco, don Angelo Piccinelli, le religiose sono state accompagnate in processione da tutti i presenti verso la porta interna del Monastero. «Siamo arrivate qui grazie a Dio e alle vostre preghiere, alle preghiere soresinesi», ha detto la castelleonese suor Maria Maddalena, anche a nome delle consorelle, prima di varcare la porta della clausura.

Domenica 5 novembre, nella consueta Messa mattutina delle 8, il saluto ufficiale della comunità soresinese alle nuove monache.

Imparare a pregare? Si può

Un’importante proposta rivolta ai giovani, da parte del monastero della Visitazione a Soresina (via Cairoli 1), giunto ormai al terzo incontro:

Venerdì 2 dicembre, ore 20,45: “Beati i poveri in spirito”, a cura di don Marco d’Agostino.

Un’ occasione preziosa per i giovani che vogliono pregare meglio, con più consapevolezza, con tutti gli strumenti che servono.

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La scuola della preghiera al monastero della Visitazione a Soresina

Da venerdì 14 ottobre 2016, ore 20.45, presso il Monastero visitandino avrà inizio la Scuola della preghiera, promossa dalla zona III.

“L’arte di parlare con Dio” è il titolo di un opuscolo di S. Carlo Borromeo (scritto, tra l’altro, a Sabbioneta, nel Convento Cappuccino di Vigoreto, nel 1582) ed è il modo con cui l’autore definisce la preghiera. L’espressione, certamente originale, mette in evidenza come il cristiano, pregando, entri in una relazione diretta e personale con Dio. Per dialogare con il quale, tuttavia, è necessaria una vera e propria “arte”. Da imparare. Nella quale allenarsi. Meglio ancora: da esercitare. Alla quale bisogna essere iniziati. Per rimanere nella quale è utile essere accompagnati. Non che sia difficile pregare, e neppure complicato: ma poiché la sua sostanza è l’amore, si presta a molte interpretazioni e divagazioni… e perfino a qualche deviazione. In effetti, ci si può illudere di “conversare con Dio”, parlandosi addosso in un soliloquio sterile e narcisista. Così come è possibile dichiarare, in parole e gesti, una dedizione viscerale a qualcuno essendo, in realtà, innamorati solo di se stessi. Dunque, poiché amare è un’arte… anche pregare! Da cinque anni, a Soresina, è proposta, con alterna fortuna, una sorta di “scuola di preghiera” indirizzata soprattutto ai giovani: con la “pretesa” di instillare, nei ragazzi e nelle ragazze di oggi, il gusto di “parlare con Dio”. Ascoltando la sua Parola e adorando la sua Presenza. Facendo esperienza di un contatto vero, insomma. Personalmente e in gruppo. Un’opportunità che, ostinatamente, osiamo rilanciare ancora, convinti di rispondere ad un bisogno profondo, benché inespresso, dei nostri adolescenti. Al diritto che hanno di vivere “rimanendo in Gesù”. Interiormente uniti a Lui. Unificati in Lui. Sarà un itinerario di “apprendimento” dell’arte di pregare attraverso le beatitudini evangeliche: “Beati voi!”. Nel contesto, davvero speciale, del Monastero della Visitazione. Con il “supporto” biblico di don Marco d’Agostino. Ogni primo (o quasi) venerdì del mese a partire dal 14 ottobre. Destinatari? Tutti i giovani: assetati di abbeverarsi alle acque limpide del Mistero, o tormentati dalla voglia di “scoprire” Dio, o semplicemente… curiosi di verificare se sia davvero possibile che Dio “parli a noi come ad amici” (Conc. Vat. II, Dei Verbum, 2).