Tag Archives: Soresina

image_pdfimage_print

Sinodo giovani, a Soresina si parla di affettività

Molto intenso e partecipato è stato anche il secondo incontro del Sinodo Giovani, che si è tenuto a Soresina nel pomeriggio di domenica 18 febbraio. Il tema in calendario, l’affettività, è stato trattato, prima nei gruppi di lavoro, poi in assemblea plenaria, con spirito di serietà, ricerca di verità, desiderio di confronto. Ecco qualche immagine dei lavori.

Quattro nuove monache alla Visitazione di Soresina

(Dal sito della diocesi: https://www.diocesidicremona.it/quattro-nuove-monache-alla-visitazione-di-soresina-04-11-2017.html)

Hanno lasciato il Monastero della Visitazione di Milano per unirsi alla comunità cremonese: tra loro la castelleonese suor Maria Maddalena Ferrari

Nel pomeriggio di venerdì 3 novembre la comunità claustrale di Soresina ha accolto quattro nuove monache, raddoppiando così di numero. Le nuove arrivate provengono dal monastero della Visitazione di Milano, in Porta Romana, che dopo 304 anni si servizio ha salutato le ultime quattro visitandine che ospitava, risultando troppo grande e dispersivo per la piccola comunità che si è così unita a quella del Monastero di Soresina, che lo scorso anno ha festeggiato i suoi 200 anni.

Insieme a madre Maria Teresa Maruti (la superiora), madre Rosa Maria Colombo (già superiora per più mandati), suor Francesca Teresa e suor Maria Margherita, il monastero soresinese accoglie ora anche suor Maria Adriana, suor Maria Carla, suor Maria Grazia e suor Maria Maddalena Ferrari. Per quest’ultima, 67 anni, originaria di Castelleone, si tratta di un ritorno: dopo 25 anni alla Visitazione di Soresina, il trasferimento a Milano.

L’accoglienza delle nuove religiose è avvenuta nel pomeriggio, durante il Vespro che, come ogni primo venerdì del mese, vede raccolta la comunità monastica insieme ai fedeli soresinesi.

Dopo la benedizione da parte del parroco, don Angelo Piccinelli, le religiose sono state accompagnate in processione da tutti i presenti verso la porta interna del Monastero. «Siamo arrivate qui grazie a Dio e alle vostre preghiere, alle preghiere soresinesi», ha detto la castelleonese suor Maria Maddalena, anche a nome delle consorelle, prima di varcare la porta della clausura.

Domenica 5 novembre, nella consueta Messa mattutina delle 8, il saluto ufficiale della comunità soresinese alle nuove monache.

Accolti al Monastero della Visitazione a Soresina

(Dal sito della diocesi: https://www.diocesidicremona.it/monasterovisitazione/2017/10/08/accolti-al-monastero/)

Inizia il nuovo anno pastorale e le sorelle visitandine del Monastero soresinese offrono l’accoglienza per gruppi autogestiti nei locali adiacenti alla Chiesa, dando la possibilità di ritiri, momenti di preghiera  e di condivisione anche con le monache di momenti spirituali e dialoghi.

Recapiti e informazioni.

L’esperienza di padre Andrea e il suo gruppo:

“Il giorno 9 aprile (2017), Domenica delle Palme, insieme ad un gruppo di Francescani Secolari, abbiamo vissuto una bella giornata di ritiro in preparazione alla s. Pasqua nel Monastero delle Visitandine di Soresina. L’accoglienza squisita e calorosa delle sorelle del monastero ha colpito tutti i partecipanti, ma per alcuni di noi non era una novità.

Alcuni anni fa con quattro di loro abbiamo fatto un pellegrinaggio nel sud della Francia e siamo andati ad Anecy, dove nella bellissima Basilica della Visitazione, sono gelosamente conservati i corpi di san Francesco di Sales e di santa Giovanna Francesca di Chantal, due santi a me particolarmente cari.

Arrivati al santuario, abbiamo chiesto se fosse stato possibile celebrare la s. Messa e la monaca della sacrestia, accogliendo la nostra richiesta ci ha fatto celebrare sulla tomba di san Francesco di Sales; sempre nello stesso pellegrinaggio, le sorelle di Parray Le Monial, ci hanno concesso di celebrare la s. Messa all’altare di santa Margherita Maria Alacoque, la mistica visitandina che ha diffuso la devozione al Sacro Cuore di Gesù in seguito alle apparizioni avvenute in quel monastero.

Come si dice non c’è due senza tre, le monache visitandine hanno insito nel loro carisma l’accoglienza di chi chiede un aiuto spirituale o materiale, incarnando lo spirito della Vergine Maria che si mette in cammino verso la cugina Elisabetta accogliendo e servendo la stessa. Questa accoglienza fa molto bene in questo mondo così pieno di egoismo e di autosufficienza ci ricorda che la nostra fede va vissuta in Dio e nei fratelli.

Anche nel monastero di Soresina si respira questo spirito che vuole accogliere le nostre necessità spirituali e corporali e portare a Dio, nella preghiera, ogni volto ed ogni intenzione di preghiera che viene a loro affidato. Preghiamo Dio che doni sante sorelle a questo monastero affinchè, in questo angolo di paradiso, non manchi mai chi accoglie e offre preghiere per la salvezza del mondo.”

p. Andrea Cassinelli ofmca

Imparare a pregare? Si può

Un’importante proposta rivolta ai giovani, da parte del monastero della Visitazione a Soresina (via Cairoli 1), giunto ormai al terzo incontro:

Venerdì 2 dicembre, ore 20,45: “Beati i poveri in spirito”, a cura di don Marco d’Agostino.

Un’ occasione preziosa per i giovani che vogliono pregare meglio, con più consapevolezza, con tutti gli strumenti che servono.

scuola-preghiera-appuntamenti

Incontri vocazionali tra il Vescovo e i giovani, anche Soresina conferma la riuscita dell’iniziativa

E’ stato molto partecipato anche a Soresina (per le zone pastorali 3, 4 e 5) l’ultimo dei quattro incontri del Vescovo Antonio con i giovani, nelle macro – zone della diocesi, sul tema della vocazione. Secondo il consueto schema, i partecipanti, accompagnati dai rispettivi parroci o vicari di oratorio, si sono confrontati su alcuni spunti (le parole del Papa, un filmato dello scrittore Alessandro d’Avenia, la Parola di Dio e gli spunti del Vescovo Antonio) per cercare di capire, attraverso uno scambio di opinioni allargato, come dare senso alla propria vita, nel tentativo di lasciare spazio a Dio ed al suo progetto su di noi.

I prossimi appuntamenti diocesani, in ambito vocazionale, sono:

  • Il terzo incontro della scuola di preghiera, organizzato dalle Monache della Visitazione presso il loro monastero, a Soresina, il 2 dicembre alle 20,45, sul tema delle Beatitudini, a cura di don Marco d’Agostino.
  • Un prosieguo unificato per gli incontri nelle macro –  zone, a Cremona, appena dopo Pasqua, la sera del 21 aprile
  • Le zone pastorali 1 e 2 hanno già pensato ad una continuazione più “locale” la sera di domenica 27 novembre.

Per approfondire in maniera individuale i temi trattati in questi incontri, il riferimento web è il sito www.vocazionicremona.it, oppure www.diocesidicremona.it/vocazioni, con spunti di riflessione per ragazzi delle medie, studenti delle superiori, diciottenni, universitari, lavoratori.

Per le parrocchie, è sempre possibile mettersi d’accordo con don Davide Schiavon (cell. 3339234456, mail. d.schiavon@libero.it) per incontri specifici (non solo con i ragazzi, ma anche con eventuali gruppi di rosarianti), ritiri, interventi vari.

La scuola della preghiera al monastero della Visitazione a Soresina

Da venerdì 14 ottobre 2016, ore 20.45, presso il Monastero visitandino avrà inizio la Scuola della preghiera, promossa dalla zona III.

“L’arte di parlare con Dio” è il titolo di un opuscolo di S. Carlo Borromeo (scritto, tra l’altro, a Sabbioneta, nel Convento Cappuccino di Vigoreto, nel 1582) ed è il modo con cui l’autore definisce la preghiera. L’espressione, certamente originale, mette in evidenza come il cristiano, pregando, entri in una relazione diretta e personale con Dio. Per dialogare con il quale, tuttavia, è necessaria una vera e propria “arte”. Da imparare. Nella quale allenarsi. Meglio ancora: da esercitare. Alla quale bisogna essere iniziati. Per rimanere nella quale è utile essere accompagnati. Non che sia difficile pregare, e neppure complicato: ma poiché la sua sostanza è l’amore, si presta a molte interpretazioni e divagazioni… e perfino a qualche deviazione. In effetti, ci si può illudere di “conversare con Dio”, parlandosi addosso in un soliloquio sterile e narcisista. Così come è possibile dichiarare, in parole e gesti, una dedizione viscerale a qualcuno essendo, in realtà, innamorati solo di se stessi. Dunque, poiché amare è un’arte… anche pregare! Da cinque anni, a Soresina, è proposta, con alterna fortuna, una sorta di “scuola di preghiera” indirizzata soprattutto ai giovani: con la “pretesa” di instillare, nei ragazzi e nelle ragazze di oggi, il gusto di “parlare con Dio”. Ascoltando la sua Parola e adorando la sua Presenza. Facendo esperienza di un contatto vero, insomma. Personalmente e in gruppo. Un’opportunità che, ostinatamente, osiamo rilanciare ancora, convinti di rispondere ad un bisogno profondo, benché inespresso, dei nostri adolescenti. Al diritto che hanno di vivere “rimanendo in Gesù”. Interiormente uniti a Lui. Unificati in Lui. Sarà un itinerario di “apprendimento” dell’arte di pregare attraverso le beatitudini evangeliche: “Beati voi!”. Nel contesto, davvero speciale, del Monastero della Visitazione. Con il “supporto” biblico di don Marco d’Agostino. Ogni primo (o quasi) venerdì del mese a partire dal 14 ottobre. Destinatari? Tutti i giovani: assetati di abbeverarsi alle acque limpide del Mistero, o tormentati dalla voglia di “scoprire” Dio, o semplicemente… curiosi di verificare se sia davvero possibile che Dio “parli a noi come ad amici” (Conc. Vat. II, Dei Verbum, 2).

Venerdì a Casalmaggiore il primo incontro vocazionale per i giovani. Sospese le adorazioni mensili in San Girolamo

Avrà luogo presso l’oratorio di Casalmaggiore per le zone 9,10 e 11, la sera di venerdì 7 ottobre, il primo dei quattro incontri nelle macro – zone della diocesi che sarà un’occasione preziosa per il dialogo tra il Vescovo ed i ragazzi dai 16 ai 30 anni. Si parlerà soprattutto di vocazione e del trovare il proprio scopo nella vita, ma si affronteranno anche temi più ampi, tra i quali il dialogo in senso lato anche attraverso lo strumento del sinodo giovani.

L’inizio è previsto per le 19,45, con una cena a buffet (ogni oratorio porta qualcosa da condividere, tramezzini, torte salate, qualche dolce ecc.), mentre alle 21 inizierà la parte formativa vera e propria, che terminerà verso le 22,15.

Gli appuntamenti successivi, con le stesse modalità, saranno venerdì 21 presso la parrocchia della Beata Vergine a Cremona per le zone 6,7 e 8, venerdì 28 a Mozzanica per le zone 1 e 2, e venerdì 4 novembre a Soresina per le zone 3,4 e 5.

Da segnalare che queste proposte sostituiscono le adorazioni mensili nella chiesa di S. Girolamo, a Cremona, che dunque quest’anno non si terranno, lasciando il posto nei prossimi mesi ad adorazioni itineranti, che saranno successivamente presentate.

Le altre proposte e gli ultimi aggiornamenti sulla pastorale vocazionale sono illustrate nei siti del cdv: www.vocazionicremona.it e www.diocesidicremona.it/vocazioni

Scuola animatori: anche questo è rispondere a una “chiamata”

Il momento di riflessione vocazionale, all’interno della tre giorni per assistenti di oratorio a Soresina, ha avuto come tema il realizzarsi nella propria vita ed il cercare la felicità.

Per arrivare al dunque, la meditazione proposta ha preso spunto dal mondo del lavoro e dalle sue professioni.

Il centinaio di ragazzi delle superiori che hanno preso parte alla meditazione hanno dimostrato interesse e coinvolgimento, nonostante la giornata intensa appena trascorsa.

Ecco il testo della proposta. La foto si riferisce invece alla “prima” dello spettacolo finale messo in scena dagli animatori stessi.

Momento di riflessione vocazionale

Scuola animatori – Giochiamoci i talenti 4

I nostri progetti e i progetti di Dio: il salto qualitativo che porta dalla realizzazione alla felicità.

Fase 1: facciamoci guidare dal Vangelo. Matteo 25,14-30

14 Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 15 A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. 16 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. 17 Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18 Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19 Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. 20 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. 21 Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 22 Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. 23 Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 24 Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25 per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. 26 Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27 avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. 28 Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 29 Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.30 E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.

Cerchiamo di capire come è possibile, oggi, far fruttare i propri talenti.

Ti verrà data, a caso, una scheda riguardante una professione. Prova un po’ a valutarla (con un numero da 1 a 10) secondo i seguenti parametri e prova a fare una media aritmetica del tuo grado di “soddisfazione” per questo tipo di professione (basta fare la somma diviso 10, che è il numero di parametri).

  1. Compatibilità con i tuoi talenti e le tue attitudini
  2. Possibilità di crescita professionale
  3. Possibilità di crescita umana
  4. “Visibilità” sociale / esposizione ai media
  5. Soddisfazione economica
  6. Livello di stress considerato accettabile
  7. Possibilità di operare secondo certi princìpi etici, senza danneggiare nessuno e, anzi, magari facendo del bene
  8. Grado di utilità che può apportare alla collettività / bene comune
  9. Possibilità di instauravi rapporti di amicizia
  10. Relazione tra il grado di impegno richiesto e la soddisfazione derivante da un buon lavoro realizzato

A quale di questi “parametri” attribuiresti un’importanza maggiore (max 3)?

Ora prova a progettare tu stesso, sul retro del foglio, per quanto ti è possibile, la “professione” dei tuoi sogni, facendo anche qualche piccola concessione all’utopia, se necessario, ma cercando il più possibile di rimanere entro un certo grado di realismo.

 

Nome professione:

  • Descrizione attività

 

 

  • Cosa fa

 

 

  • Competenze tecniche 

 

 

 

  • Competenze trasversali 

 

 

  • Caratteristiche personali e attitudini

 

Fino ad ora sei stato tu a progettare, e senz’altro lo hai fatto con tutte le informazioni di cui disponi riguardo a te stesso

Hai mai pensato che il “progetto della tua vita” possa risultare ancora migliore, grazie a Qualcuno che ti conosce ancora meglio?

Progettare la propria vita è giusto, non si può affidarsi all’improvvisazione. E questo fa di te una persona responsabile. Ma c’è un passo successivo, che può fare di te una persona saggia e, in definitiva, felice.

Cosa succederebbe se Dio ti chiedesse di fare un “salto di qualità”? Fino a che punto saresti disposto a metterti in gioco?

Forse, il Signore potrebbe chiederti qualche rinuncia, per darti, in cambio, altri doni. Prova a completare:

Rinuncia Guadagno
Pieno controllo sul tuo futuro  
  Una “famiglia allargata” trovata sul campo
La diretta attribuzione di meriti e successi  
  Un tempo fatto fruttare e ricco ogni aspettativa
Un conto in banca a sei zeri  

E’ vero, potresti dire: “Per ora non corriamo troppo, limitiamoci a progetti più “normali”. D’accordo, ma in questi progetti non scordare mai di dedicare un posto a Dio. Solo così l’”impasto” della tua vita garantirà una riuscita ottimale.

 

Scuola animatori 2016:”Animazione” e Vocazione” possono anche far rima

Conterrà anche un momento vocazionale il tradizionale appuntamento della “Scuola animatori” diocesana di fine agosto, rivolto ai ragazzi delle superiori, che si terrà a Soresina. Riportiamo tutte le informazioni del caso dal sito della Federazione Oratori.

Riproponiamo l’ormai consueta “Scuola animatori di Oratorio” orientata a ragazzi delle superiori desiderosi di approfondire le competenze e la passione del servizio in Oratorio, oltre il Grest e nelle dinamiche dell’anno.

Verrà bissata la location: all’Oratorio Sirino di Soresina, secondo il doppio modulo classico:
•corso “avanzato” per quanti hanno vissuto l’esperienza l’anno precedente: da giovedì 25 agosto dalle ore 19 a sabato 27 agosto alle ore 16.
•corso “principianti” per chi è alla prima esperienza: da venerdì 26 agosto dalle ore 8.30 a sabato 27 agosto alle ore 16.

L’iniziativa, in stretta collaborazione con la Parrocchia di Soresina, è molto utile per far crescere nei ragazzi alcune competenze di metodo e verificare le motivazioni alla presenza in Oratorio. In particolare le sessioni di lavoro comprenderanno:
• un focus sull’Oratorio Locandina Scuola Animatori 2016
• lo stile educativo e l’anima dell’animazione oratoriana
• l’animazione di serate e gruppi
• la competenza dei linguaggi e degli strumenti
• il primo soccorso in Oratorio
• l’animazione in contesti particolari: la piscina

Centrale sarà anche il confronto sul capitolo “vocazionale” dell’animazione in Oratorio, con il contributo di don Davide Schiavon, nuovo responsabile del servizio vocazionale della diocesi.

Scaricate il modulo per l’iscrizione su www.focr.it , da rispedire via fax o mail allo 0372 25336 / segreteria@focr.it.

Costo di iscrizione: 10 euro a partecipante.

Si raccomanda la puntualità sugli orari e, se appena possibile, la partecipazione a tutto il periodo sia per il corso avanzato che per quello principianti.