Visita pastorale, ufficializzata l’unità pastorale “Madre nostra”

Formata dalle parrocchie Sospiro, Cella Dati, Derovere, Longardore, Pugnolo, San Salvatore e Tidolo

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Ascolto, condivisione, progettualità, fraternità e paternità. La visita pastorale del vescovo Antonio Napolioni all’unità pastorale “Madre Nostra”, ufficialmente costituita, ha rappresentato l’occasione di vivere una intensa e autentica esperienza ecclesiale.

Le sette parrocchie di Sospiro (in cui è presente anche Fondazione Sospiro I.O.S con i suoi 740 ospiti e 850 fra dipendenti e collaboratori), Cella Dati, Derovere, Longardore, Pugnolo, San Salvatore e Tidolo hanno visto la presenza del Vescovo che, accompagnato dai parroci don Federico Celini e don Umberto Zanaboni e da don Giacomo Ghidoni, ha voluto raggiungere ognuna delle realtà, secondo un articolato programma, da venerdì 23 a domenica 25 ottobre.

Sempre nel rigoroso rispetto di tutti i protocolli di sicurezza previsti dalle vigenti normative anti-Covid, la Visita ha avuto inizio nella mattinata di lunedì in Fondazione Sospiro con la preghiera e l’incontro con i dirigenti e i lavoratori della struttura. Toccanti, profonde e di alto profilo umano le testimonianze offerte nell’occasione da parte di chi, con professionalità e abnegazione, ha vissuto in prima persona la drammatica esperienza della pandemia. Forte, incisivo e motivato l’incoraggiamento, unito a sincera gratitudine, di mons. Napolioni a tutti i presenti e a tutti coloro che sono ospitati nella struttura.

Nel pomeriggio, dopo il pranzo presso la mensa di Fondazione, il Vescovo ha presieduto a San Salvatore la Messa ricordando “I figli in cielo”, i giovani chiamati troppo presto alla vita eterna. Forte la commozione dei familiari presenti e grande la riconoscenza per la concreta vicinanza espressa da mons. Napolioni – non solo a parole e non solo in questa occasione – a un dolore immenso, che non potrà mai estinguersi.

“Il giorno dell’ascolto” della Parola di Dio, fortemente raccomandato dal vescovo Napolioni a tutte le parrocchie della diocesi, ha visto il suo primo momento a Cella Dati (il secondo ha avuto luogo a Longardore la sera di sabato): belle, libere, positive e propositive le riflessioni emerse durante gli incontri, sostenute e valorizzate dal pastore: un vero, prezioso e fecondo dono reciproco.

Il dopo cena ha visto un motivato gruppo di giovani intrattenersi con il Vescovo in un proficuo, sereno, propositivo confronto in merito alle prospettive dell’oratorio e della pastorale giovanile che anche lì si concretizza e si sperimenta vitalmente.

La piccola e accogliente chiesa di Tidolo il sabato mattina ha ospitato i fedeli per le lodi mattutine. Apprezzatissimo il gesto del Vescovo, che ha accostato uno per uno i presenti, condividendone nomi, provenienze, storie, valori.

La Visita è poi proseguita a Derovere con i sindaci Fausto Ghisolfi, Fabrizio Lodigiani e Massimo Suardi e con gli amministratori dei tre comuni su cui si estende l’unità pastorale (Sospiro, Cella Dati e Derovere), nonché con la dirigente scolastica Catia Magnini, accompagnata dal prof. Valerio Fasani. La riflessione si è incentrata soprattutto sulla ‘”emergenza educativa” e sul bisogno di potenziare (e di metterne in atto di nuove) le sinergie già presenti sul territorio fra le varie “agenzie educative”, con il realismo necessario e indispensabile nella attuale e inedita situazione. Mons. Napolioni ha sottolineato la necessità di una forte e generosa corresponsabilità di tutta la comunità, per una efficace e proficua azione nei confronti dei più giovani.

La chiesa di Pugnolo ha quindi ospitato la Messa “prefestiva”, partecipata e intensa.

La domenica mattina il vescovo Napolioni ha celebrato a Derovere, per poi, alle 11, raggiungere Sospiro per la solenne celebrazione eucaristica in occasione della quale è stata costituita l’unità pastorale “Madre Nostra”, il cui relativo decreto è stato letto dal cerimoniere don Flavio Meani. Trasmessa in diretta su Cremona1 e i mezzi di comunicazione diocesani, ha rappresentato «il culmine – come ha detto il Vescovo nella omelia – di tre giorni passati nella gioia dell’incontrarsi, anche se senza le feste che da una Visita pastorale ci si sarebbe aspettati: tre giorni trascorsi soprattutto nell’ascolto della Parola del Signore, che “dà il là” per il dopovisita». «Oggi più che mai – ha insistito – le nostre comunità, tutte, anche quelle più piccole, o hanno una fede calda, profonda, alimentata dalla Parola di Dio e dalla preghiera, una fede che diventi ‘contagiosa’, o si chiudono in se stesse”.  Dunque, è necessario diventare capaci di affrontare insieme le difficoltà, certi che il Signore non ci abbandonerà mai, “ci darà la forza, in mezzo a grandi prove, per opera dello Spirito Santo».

Allora, «amerai, non per costrizione, ma solo perché così sarai felice! Perché siamo fatti per amore, siamo fatti per amare!». E solo corrispondendo all’amore di Dio «so chi posso e devo incontrare, a chi mi devo donare, : quest’acqua non si esaurirà mai alla sorgente, perché, sempre, il Signore darà la sua forza». L’Unione Pastorale sia dunque «una gara di amore, come già ho sperimentato stando in questi giorni tra voi».

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Dopo un fraterno momento di convivialità vissuto con i sacerdoti e i diaconi, la Visita si è conclusa nel pomeriggio al cimitero di Sospiro, con la benedizione e con le consolanti parole del Vescovo, che hanno aperto ancor più all’attesa di quella definitiva Resurrezione che tutti ci attende.

Photogallery della visita pastorale

TeleRadio Cremona Cittanova
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