Caravaggio dipinge quest’opera quando i pellegrini potevano percorrere le strade polverose delle vie che conducevano alle grandi mete spirituali: Roma, Gerusalemme, Santiago. Non erano certo dei runner che con fisici più o meno atletici sfidavano le minacciose restrizioni sociali che prevedono il distanziamento fisico più che sociale, ma erano poveracci, nel vero senso della parola, senza particolari e sofisticati equipaggiamenti: smartphone, calcolatori elettronici di contapassi o di calorie, ma una semplice borraccia, un cappello a falde larghe per ripararsi dal sole cocente di mezzogiorno, un bastone per la difesa dagli animali randagi, più che per il sostegno, bisaccia se qualcosa poteva contenere oltre che al tozzo di pane, mantello che faceva da coperta e ombrello.
Intorno all’opera/8 – La Madonna dei Pellegrini di Caravaggio
Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, "Madonna dei Pellegrini", olio su tela , databile al 1604-1606, Basilica di Sant'Agostino a Roma
