Sabato pomeriggio a Sospiro l’ingresso di don Ernesto Marciò

Alle 18.30 nella chiesa parrocchiale di di San Siro vescovo la Messa di insediamento del nuovo parroco di Cella Dati, Derovere, Longardore, Pieve San Giacomo, Pugnolo, San Salvatore, Sospiro e Tidolo

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È in programma sabato 14 settembre, alle 18.30, presso la chiesa di San Siro vescovo, a Sospiro, la Messa d’ingresso di don Ernesto Marciò, nuovo parroco dalle parrocchie di Cella Dati, Derovere, Longardore, Pieve San Giacomo, Pugnolo, San Salvatore, Sospiro e Tidolo. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo Antonio Napolioni e tra i concelebranti ci saranno anche il vicario zonale della zona 4, don Antonio Pezzetti, e gli altri sacerdoti in servizio nelle comunità: il vicario don Francesco Tassi e i collaboratori parrocchiali don Giacomo Ghidoni e don Marco Bosio.

Prevista le presenza dei rappresentanti delle Amministrazioni comunali dei Comuni coinvolti, che prima della Messa rivolgeranno il benvenuto al nuovo parroco sul sagrato. In chiesa, invece, è previsto il saluto di un rappresentante dell’unità pastorale Madre Nostra dopo la lettura del decreto di nomina. Tra i gesti che caratterizzano l’insediamento del nuovo parroco ci sono all’inizio della liturgia l’aspergerà dell’assemblea e l’incensazione della mensa eucaristica; poi la recita del Credo e, infine, il saluto ai nuovi parrocchiani.

La settimana che precede l’insediamento di don Marciò, anche in occasione della Festa delle comunità (l’ex festa dell’oratorio), sono stati organizzati due incontri formativi in preparazione all’arrivo del nuovo parroco: il primo mercoledì 11 settembre alle 21 a Pieve San Giacomo con l’intervento della professoressa Luisa Tinelli in merito al tema della relazione tra fede cattolica e post-modernità, con un particolare focus sui cambiamenti che vivono e che vivranno le parrocchie; il secondo venerdì 13 settembre alle 18 a Sospiro con l’adorazione eucaristica prolungata (sino alle 22) con la possibilità di accostarsi al sacramento della Riconciliazione.

 

Profilo biografico del nuovo parroco

Don Ernesto Marciò, classe 1969, originario della parrocchia Cristo Re di Cremona, è stato ordinato sacerdote il 17 giugno 1995 e ha ottenuto licenza in Teologia dell’evangelizzazione. Ha iniziato il proprio ministero come vicario di Castelverde (1995-2002) e successivamente di Casirate d’Adda (2002-2010). Nel 2010 è stato nominato parroco di Cividale Mantovano e Spineda e nel 2017 anche di Rivarolo Mantovano. Ora il vescovo l’ha scelto come nuovo parroco delle parrocchie di Cella Dati, Derovere, Longardore, Pieve San Giacomo, Pugnolo, San Salvatore, Sospiro e Tidolo al posto di don Federico Celini, nominato rettore del Seminario vescovile di Cremona.

 

Saluto di don Marciò sul bollettino parrocchiale

Carissimi, è con un sentimento misto di gioia e di trepidazione che mi accingo a scrivere questo breve saluto. Sono contento che il Signore abbia voluto che il cammino delle vostre comunità si intrecciasse con il cammino della mia risposta alla sua continua chiamata. È per me motivo di gioia inserirmi nel percorso di vita cristiana, in un momento particolare e fecondo delle vostre comunità. Il timore accompagna la mia risposta in ragione delle attese che voi nutrite nei miei confronti e dei compiti pastorali che mi attendono. Per questo mi appello subito alla vostra benevolenza: siate pazienti e sopportate qualche mia mancanza. Sono certo che mi mostrerete affetto e comprensione. Ritorno in una comunità, quella di Sospiro, dove ho vissuto, trent’anni fa, il tempo del mio diaconato. Certo, so di trovare una comunità diversa da allora, che oggi vive in unità con altre parrocchie. La sfida dell’unità pastorale, che avete saputo raccogliere con sapienza e disponibilità, ha sicuramente cambiato il volto delle vostre comunità, chiamate oggi a camminare insieme. Per questo motivo consentitemi che ringrazi don Federico, che ha saputo con intelligenza e sapienza pastorale guidarvi in questo percorso, fino a raggiungere un punto da cui ora insieme dobbiamo ripartire. È vero: oggi siamo chiamati a costruire comunità che sappiano raggruppare più parrocchie. I motivi li conosciamo, ma per questo occorre acquisire una maggiore docilità alla voce dello Spirito, che ci guida e ci indica il cammino. Sono sicuro anche del prezioso contributo dei sacerdoti, don Francesco, don Giacomo e don Marco che hanno collaborato con don Federico, ai quali chiedo sostegno e comprensione.

A loro e a voi chiedo la pazienza di lasciare che io possa entrare nella vita e nei ritmi delle vostre comunità.

Saluto ciascuno di voi personalmente.

Un pensiero ricco di attese e di speranza lo rivolgo ai bambini e ai ragazzi. Sono loro il nostro futuro e il nostro domani. A loro dovremo consegnare ciò che oggi costruiamo.

Penso anche ai giovani, che spesso si allontanano dalle nostre comunità, perché delusi o non ascoltati. Vi chiedo di darmi il tempo di potervi conoscere: conto molto sulla vostra presenza per animare e dare entusiasmo alle nostre comunità, spesso stanche e affaticate.

Saluto le famiglie, con le quali spero di poter costruire un dialogo costruttivo e aperto. La comunità parrocchiale è la vostra casa, è famiglia di famiglie. Siamo consapevoli delle fatiche che vivono oggi tanti genitori. Per questo ci auguriamo che possiate sentire la parrocchia come il luogo nel quale confrontarvi e creare quella preziosa alleanza, che credo oggi sempre più necessaria per superare le difficoltà dell’educare.

Saluto i malati e gli anziani ai quali rivolgo la richiesta di un ricordo nelle loro preghiere. In questi anni è sempre stato per me un motivo di grande consolazione ricevere dai malati, ai quali ho portato il dono dell’Eucarestia, la promessa di una preghiera: “mi ricordo sempre di lei nelle mie preghiere”. Vi chiedo di continuare a pregare anche per me.

Saluto i membri del Consiglio Pastorale e i componenti dei Consigli per gli affari economici. A voi chiedo la disponibilità di accompagnarmi nel cammino di questi anni, nelle scelte pastorali ed economiche.

Saluto i Sig.ri Sindaci e le amministrazioni locali, con le quali mi auguro di poter instaurare un proficuo dialogo.

Saluto gli ospiti e i membri del Consiglio di amministrazione di Fondazione Sospiro. So che avete progredito considerevolmente nella qualità e nell’offerta del vostro servizio ai più fragili. A voi rivolgo il mio ringraziamento e la mia profonda stima per il vostro lavoro.

A tutti voi chiedo una preghiera e una benedizione. Maria Santissima, Madre Nostra, guidi e sostenga i nostri passi. Ci illumini e ci conforti, ci incoraggi e ci doni la sua materna protezione.

I nostri Santi Patroni veglino su di noi e sulle nostre comunità perché il bene che riusciremo a seminare, fruttifichi nell’attesa del pieno compimento.

Il vostro parroco don Ernesto

Luca Marca
TeleRadio Cremona Cittanova
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