Capitolo della Cattedrale, insediati i nuovi canonici mons. Adelio Buccellé e mons. Antonio Censori

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È nel pomeriggio di sabato 7 settembre che il Capitolo della Cattedrale di Cremona ha accolto i nuovi canonici mons. Adelio Buccellé, già confessore in Cattedrale e mansionario del Capitolo, e mons. Antonio Censori, che lascia Viadana dove era parroco dell’unità pastorale per giungere all’ombra del Torrazzo anche con l’incarico di cappellano dell’azienda speciale Cremona Solidale. Da ora, i nuovi canonici saranno parte del Capitolo per il servizio alle celebrazioni e ai momenti di preghiera in Cattedrale, oltre che all’animazione dell’assemblea.

La processione d’ingresso verso la navata centrale, dove si è svolto alle 17.30 si è svolto il rito di accoglienza: dietro alla croce, il mansionario don Franz Tabaglio e il parroco della Cattedrale don Antonio Bamdirali, quindi i due nuovi canonici accompagnati di mons. Ruggero Zucchelli e mons. Luigi Nozza (rispettivamente il decano del Capitolo e il canonico nominato lo scorso anno), poi gli altri canonici, seguiti dal presidente del Capitolo mons. Antonio Trabucchi affiancato dal cancelliere del Capitolo mons. Carlo Rodolfi e dal cancelliere vescovile don Paolo Carraro.

Rivolgendo un caloroso e fraterno benvenuto a tutti i presenti, mons. Trabucchi ha ricordato «la ragione di questa riunione», cioè «la celebrazione, sobria ma significativa, dell’immissione nel Capitolo Canonicale della Cattedrale dei sacerdoti diocesani don Adelio Buccellé e don Antonio Censori».

A scandire il rito è stata quindi la lettura dei decreti di nomina da parte del cancelliere della Curia, cui ha fatto seguito la consegna ai due sacerdoti della cotta e della mozzetta da canonico. I nuovi canonici quindi, in ginocchio davanti al Vangelo, ha proclamato la professione di fede, ricevendo poi gli Statuti del Capitolo, prima del giuramento di fedeltà. La lettura del verbale da parte del cancelliere del Capitolo è stato quindi l’ultimo atto del rito di accoglienza nel Capitolo dei due sacerdoti.

«A mons. Antonio e a mons. Adelio porgiamo le nostre congratulazioni e il nostro fraterno augurio di buon lavoro in Cattedrale», ha detto mons. Trabucchi alla fine del rito, quando poi, rivolgendosi ai fedeli ha ricordato le parole di Benedetto XVI, augurando ai nuovi canonici che siano «come buoni operai della vigna del Signore, con l’aiuto e il sostegno di Santa Maria Assunta e di Sant’Omobono, nostri patroni».

Al termine del rito di immissione dei nuovi canonici, mons. Antonio Trabucchi ha presieduto la Messa delle 18, concelebrata dagli altri membri del Capitolo della Cattedrale.

 

Attuale composizione del Capitolo:

  1. mons. Pietro Bonometti (2018)
  2. mons. Felice Bosio (2014)
  3. mons. Adelio Buccellè (2024)
  4. mons. Antonio Censori (2024)
  5. mons. Attilio Cibolini (2015)
  6. mons. Primo Margini (2016)
  7. mons. Luigi Nozza (2023)
  8. mons. Giuseppe Perotti (1996)
  9. mons. Carlo Rodolfi (2021), cancelliere
  10. mons. Libero Salini (2018), penitenziere
  11. mons. Antonio Trabucchi (2015), presidente
  12. mons. Ruggero Zucchelli (2006)

Canonici onorari: mons. Mario Barbieri, mons. Marino Reduzzi, mons. Giuseppe Soldi

Mansionario del Capitolo: don Franz Tabaglio

 

 

Profilo biografico dei nuovi canonici

Monsignor Adelio Buccellè, classe 1954, originario di Grumello Cremonese, è stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1982. Laureato in Ingegneria, ha iniziato il proprio ministero come vicario a Sesto Cremonese. Nel 1988 è diventato parroco di Castelvisconti. Negli stessi anni è stato docente in Seminario (1993-1995). Nel 2000 è stato trasferito a Vailate come parroco. Nel 2013 ha assunto l’incarico di parroco in solido e moderatore dell’unità pastorale di Isola Dovarese, Pessina Cremonese, Stilo de’ Mariani e Villarocca. Nel 2022 ha assunto l’incarico di confessore in Cattedrale, diventando nel 2023 anche mansionario del Capitolo, del quale ora diventa canonico effettivo.

 

Monsignor Antonio Censori, classe 1948, originario di Scandolara Ravara, è stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1974. Ha iniziato il proprio ministero come vicario a Cingia de’ Botti (1974-1978) e successivamente ad Antegnate (1978-1985) e nella parrocchia Cristo Re (1985-2000), nel quartiere Po di Cremona, ricoprendo anche il ruolo di incaricato della Pastorale dei fieranti e dei circensi (1991-2000). Nel 2014 è stato nominato parroco delle parrocchie di Longardore, San Salvatore, Sospiro e Tidolo e tra il 2010 e il 2011 è stato anche amministratore parrocchiale di Derovere e Vidiceto. Nel 2014 il trasferimento a Viadana come parroco delle quattro parrocchie S. Maria Annunciata, S. Maria Assunta e S. Cristoforo, Ss. Martino e Nicola e S. Pietro apostolo e dal 2005 anche della parrocchia della frazione di Buzzoletto. Ora il vescovo l’ha scelto come nuovo canonico del Capitolo della Cattedrale, affidandogli anche l’incarico di cappellano dell’azienda speciale Cremona Solidale.

 

Il Capitolo della Cattedrale di Cremona

Il Capitolo della Cattedrale, denominato ufficialmente “Capitolo dei Canonici della Beata Vergine Assunta nella Chiesa Cattedrale di Cremona”, è il più antico e illustre collegio della città. La sua esistenza è attestata dallo storico Giuseppe Bresciani già nell’VIII secolo. L’attuale fisionomia è chiarita nell’art. 3 dello Statuto del Capitolo della Cattedrale di Cremona che, riecheggiando il can. 503 del Codice di diritto canonico, recita: “Il Capitolo Cattedrale è il collegio dei Canonici dediti in primo luogo all’esemplare esercizio del culto divino in Cattedrale, (…) alla celebrazione quotidiana della liturgia delle Lodi e dell’Ora media e della Messa conventuale e, nel rispetto dell’attività pastorale della Parrocchia, alla disponibilità per le celebrazioni dell’Eucaristia e della Riconciliazione sacramentale e per la predicazione sacra, specie nei giorni festivi e nei tempi più significativi dell’anno liturgico”. I canonici, che oggi hanno conservato il titolo di monsignore e con la facoltà di indossare la mozzetta violacea, hanno sempre esercitato un rilevante ruolo nel governo della diocesi, con in passato anche la facoltà di elezione dei vescovi (fino alle bolle in contrario di Papa Bonifacio VIII).

Luca Marca
TeleRadio Cremona Cittanova
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