Per una Chiesa a misura di famiglia, in ricerca di Dio e in dialogo con la realtà

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«I ritmi della famiglia possono diventare i ritmi della Chiesa». Con queste semplici parole è possibile sintetizzare il cambiamento di prospettiva auspicato da Maria Grazia Antonioli e Roberto Dainesi, responsabili della pastorale familiare della diocesi di Cremona, nella nuova puntata di “Chiesa di Casa”.

Tante le tematiche trattate durante la trasmissione, a partire da ciò che sta alla base di una famiglia: l’incontro tra due persone che scelgono di formare una coppia. «Essa è il primo figlio della nuova famiglia — secondo Maria Grazia Antonioli — il frutto di questo passo in avanti che hanno scelto di fare. È una realtà nuova di cui bisogna prendersi cura e occuparsi, dedicandoci tempo e attenzione».

Il primo passo, tuttavia, non è risolutivo. Quello di coppia, infatti, secondo Roberto Dainesi, è «un cammino continuo, che prosegue anche dopo la celebrazione del matrimonio». Un sacramento che oggi appare sempre meno affascinante, anche se, «osservando le coppie che partecipano ai corsi di preparazione al matrimonio, notiamo nei giovani un grande desiderio di ricerca di Dio».

E proprio da una coppia di giovani è arrivata la domanda provocatoria della puntata: Davide e Francesca hanno sollevato la delicata questione del confronto con la realtà odierna, soprattutto in tema di convivenza e rapporti prematrimoniali. «Nessuno si scandalizza del vissuto delle coppie — ha risposto Maria Grazia Antonioli — perché è diverso per ciascuna di esse». Alle sue parole hanno fatto seguito quelle del marito, secondo cui ad essere fondamentale è il dialogo: «Come Chiesa credo sia opportuno tenere aperto un canale di confronto per costruire una relazione che accompagni verso il matrimonio. Papa Francesco stesso ci ricorda di stare dentro queste realtà».

Lo stile proposto dai responsabili dell’ufficio famiglia è dunque quello del dialogo con la realtà, senza chiudere gli occhi davanti ad essa, ma continuando a testimoniare, nelle diverse situazioni di vita, la proposta cristiana, senza pensare che essa sia esente da fatiche. «Affrontare le difficoltà è il primo passo, senza pensare di nasconderle. Esse nascono innanzitutto perché si è diversi», i coniugi Dainesi, ma la vera sfida è «cogliere le difficoltà come occasione di crescita».

Non è mancato poi, nelle parole della coppia, uno sguardo rivolto verso la comunità cristiana. L’augurio rivolto da Maria Grazia Antonioli è che «lo stile familiare diventi lo stile delle nostre comunità». Essa, infatti, è spesso individuata come nucleo fondante della Chiesa. Ed è proprio per questo motivo che Roberto Dainesi ha auspicato il passaggio «da una pastorale per le famiglie ad una pastorale con le famiglie».

Andrea Bassani
TeleRadio Cremona Cittanova
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