Con la tappa a Camerino concluso il pellegrinaggio a Loreto

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La giornata di domenica 8 settembre ha segnato la conclusione del pellegrinaggio nelle Marche guidato dal vescovo Antonio Napolioni, insieme a una trentina di partecipanti, per celebrare il quarto centenario del Santuario lauretano di Cremona, nella chiesa di Sant’Abbondio. Organizzato dal Segretariato diocesano pellegrinaggi con il supporto dell’agenzia turistica Profilotours e la parrocchia di Sant’Abbondio, il cammino ha toccato luoghi di grande importanza storica e artistica del territorio insieme alle tappe più spirituali e di preghiera.

«Ringrazio il Signore per la fraternità vissuta con i partecipanti, per poi riprendere il cammino della vita quotidiana con il messaggio che la Madonna Nera ci ha consegnato, vivendo la reliquia della basilica» ha commentato monsignor Napolioni. Il quale ha rappresentato la “guida d’eccezione” del piccolo gruppo di pellegrini nella sua terra di origine, «un contesto di cui personalmente sono grato e debitore per gli anni vissuti a Camerino e ad Ancora».

Proprio Loreto ha rappresentato il cuore del viaggio spirituale dei cremonesi nella giornata di sabato 7 settembre, quando hanno visitato la Santa Casa custodita nella basilica mariana, della quale esiste appunto una copia fedele nella chiesa di Sant’Abbondio, voluta nel 1624 dal nobile Giovan Pietro Ala. Arrivati di buon mattino alla basilica, i pellegrini hanno visitato e ammirato il rivestimento marmoreo della Santa Casa, le cappelle e le sagrestie artisticamente più rilevanti della basilica, come quelle affrescate da Signorelli, Melozzo da Forlì, o la sala del tesoro del Pomarancio. Ciascuno poi ha avuto l’opportunità di trovare un momento di devozione personale e di preghiera, vivendo anche il sacramento della Riconciliazione prima della Messa presieduta dal vescovo.

Sabato pomeriggio il gruppo si è spostato a Fiastra, dove al termine del pranzo ha visitato l’omonima Abbazia. Poi c’è stata anche l’occasione per sostare nelle singolari chiese romaniche di San Claudio al Chienti e Santa Maria Pia del Chienti, due tappe che hanno davvero sorpreso i viaggiatori. Nel mezzo dell’intinerario anche il paese di Monte San Giusto, dove i partecipanti si sono recati alla chiesa di Santa Maria in Telusiano, dove è conservata la meravigliosa pala della Crocifissione di Lorenzo Lotto, e si sono messi prima in contemplazione e in seguito in ascolto della spiegazione di don Andrea Foglia, parroco di Sant’Abbondio.

«Il bilancio è estremamente positivo – afferma proprio don Foglia – abbiamo avuto il privilegio non comune di avere il vescovo che tornava nelle sue terre, e quindi avevamo un elemento in più per conoscere e capire la storia di questi luoghi. Il gruppo è stato piccolo ma molto coeso, anche grazie alla presenza delle suore Adoratrici di Rivolta d’Adda. Credo che ognuno si sia davvero arricchito dell’esperienza dello stare insieme».

Ultima tappa di questi tre giorni di pellegrinaggio nelle Marche a Camerino, concludendosi proprio a casa del vescovo. Un territorio ferito dal sisma del 2016, a seguito del quale la diocesi di Cremona aveva avviato un gemellaggio con la Chiesa di Camerino-San Severino Marche. Prima del rientro a Cremona il gruppo ha sostato nella basilica di San Venanzio, al Monastero di Santa Chiara.

 

Iniziato il pellegrinaggio nelle Marche promosso nell’ambito delle celebrazioni del IV Centenario lauretano

Jacopo Orlo
TeleRadio Cremona Cittanova
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