#NoiTestimoni: tra i monumenti di Roma, sulle sulle orme dei santi martiri di ieri e di oggi

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La fotogallery completa della seconda mattinata di attività

 

La seconda giornata di pellegrinaggio dei ragazzi di fine mistagogia a Roma è iniziata con un momento di preghiera nella splendida cornice della Domus Aurea. Qui il gruppo ha riflettuto sulle figure dei martiri, attraverso parte di un discorso pronunciato da Papa Francesco in occasione della sua visita alla Basilica di San Bartolomeo all’Isola il 22 aprile 2017.

Prima tappa del pellegrinaggio il Colosseo, uno dei monumenti più rappresentativi della città di Roma che spesso si dimentica essere luogo in cui molti uomini e donne hanno perso la vita per divertimento altrui. Sono stati qui ricordati tutti coloro che sono stati perseguitati, perché cristiani, durante i primi tre secoli della nostra epoca.

 

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Seconda tappa della mattinata l’arco di Costantino, per ricordare che l’imperatore Costantino, dal quale prende il nome l’arco, ha posto fine alle persecuzioni dei cristiani da parte dell’Impero Romano, concedendo libertà di culto ai discepoli di Gesù. Un momento in cui tuttavia non è mancato un pensiero rivolto alle tante vittime delle persecuzioni dei cristiani che continuano e accompagnano la storia, anche oggi in molte parti del mondo.

È proprio con la terza tappa che i ragazzi, attraverso un momento di gioco sono venuti a conoscenza dei martiri del nostro tempo, leggendo delle “carte d’identità” di martiri provenienti da tutto il mondo e riflettendo sulle caratteristiche che accomunano uomini e donne che hanno testimoniato la loro fede fino al dono totale della loro vita.

Il gruppo si è poi diretto alla chiesa di San Bartolomeo dove è stata celebrata la messa concelebrata da tutti i sacerdoti presenti. Don Andrea Piana nell’omelia ha sottolineato: «Che bello vedere il signore nella nostra famiglia, nei nostri amici nei nostri oratori». E ha proseguito: «Ci sono persone che hanno donato la loro vita, non perché pagati, non perché obbligati, non perché erano dei pazzi, ma perché hanno capito che seguire Gesù ne vale davvero la gioia, che è bello essere suoi testimoni».

Dopo la celebrazione è stato possibile nella cripta all’interno della Chiesa di San Bartolomeo il memoriale dei nuovi martiri dal XX al XXI secolo.

Nel pomeriggio la visita a San Paolo Fuori le mura, una delle quattro basiliche papali a Roma, la più grande dopo quella di San Pietro in Vaticano.

 

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Dopo un momento di preghiera e il rinnovo della professione di fede, i diversi gruppi di oratori si sono riuniti nel parco presente a lato della basilica, sfruttando la bella giornata di sole, per cantare gli inni rap degli oratori realizzate dai singoli gruppi il primo giorno durante il viaggio in treno. Questo momento ha permesso ai ragazzi di conoscersi tra loro e stringere nuove amicizie anche tra gruppi di oratori diversi.

Domani, ultimo giorno di pellegrinaggio, l’udienza papale in piazza san Pietro e la visita della Basilica con un momento di preghiera all’altare della Cattedra prima della partenza per il viaggio di ritorno.

Margherita Santini
TeleRadio Cremona Cittanova
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