Nel Pontificale di Pasqua l’invito del Vescovo a “entrare” nel mistero della Risurrezione

La solenne celebrazione presieduta da mons. Napolioni si è conclusa con l’indulgenza plenaria

image_pdfimage_print

«Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello – si è cantato nella antica sequenza di Pasqua – il Signore della vita era morto ma ora, vivo, trionfa». Proprio la gioia per la risurrezione di Gesù, dopo i giorni della passione, è stata il motivo dominante nel solenne pontificale di Pasqua presieduto domenica 16 aprile in Cattedrale alle ore 11 dal vescovo Antonio.

L’affollata assemblea liturgica ha partecipato alla festosa Eucaristia, allietata dal canto del coro della Cattedrale guidato da don Graziano Ghisolfi, accompagnato dall’organo e da una tromba squillante, attorno ad un altare circondato dai colori della primavera ormai avanzata. Accanto al Vescovo ha concelebrato il Capitolo della Cattedrale, assistito dal diacono don Nicola Premoli, prossimo all’ordinazione sacerdotale, ed il gruppo degli studenti di teologia del Seminario diocesano.

Alla celebrazione hanno potuto assistere anche molti fedeli dalle proprie case, anziani e ammalati, grazie alla diretta televisiva prodotta da TeleRadio Cittanova, il centro di produzione della Diocesi, e diffusa dalla frequenze dell’emittente Cremona1, oltre che in streaming dal nostro portale internet e via radio su RCN-InBlu.

Una celebrazione pasquale che il Vescovo ha introdotto facendo memoria dei 22 catecumeni battezzati durante la Veglia Pasquale della notte precedente e rinnovando a tutti i presenti l’invito a riscoprire la grazia del proprio Battesimo. Il segno dell’acqua, aspersa sul popolo, ha così introdotto la lode rivolta al Signore e l’ascolto della Parola.

Riflettendo brevemente sul Vangelo di Giovanni scelto dalla liturgia pasquale, il Vescovo ha voluto sottolineare l’analogia tra l’ingresso nella tomba ritrovata vuota del corpo di Gesù e l’urgenza di “entrare” nel mistero della sua risurrezione.

«Il vero luogo della Pasqua – ha affermato – è il Signore Gesù». Nella sua nuova e vivente presenza tutti i credenti sono invitati a ritrovare il senso della propria vita. Non semplicemente per «ricominciare» – con il rischio di perpetuare scelte e stili appartenenti all’uomo «vecchio» – ma per «ripartire» su nuovi sentieri, allargando il respiro dell’anima e dilatando il cuore ai bisogni degli altri, e alle grida del mondo.

È proprio l’incontro con il Risorto – ha continuato il Vescovo – che ci spinge ad uscire, ad annunciare e testimoniare la fede, e a farci missionari. «Tra la Pasqua nel tempo e quella eterna si snoda la nostra vicenda umana», ha concluso. Una avventura nella quale imparare ad amare, morendo ogni giorno un po’, per risorgere un poco ogni giorno.

La celebrazione si è conclusa – dopo la Comunione – con la benedizione solenne e l’indulgenza plenaria concessa a coloro che hanno pienamente partecipato della grazia pasquale nei sacramenti. Ma non senza aver ringraziato tutti coloro che – a vario titolo – si sono prodigati nella intensa Settimana Santa appena conclusa affinché la Cattedrale potesse diventare luogo accogliente per la preghiera, per celebrare il perdono di Dio e porsi in ascolto della sua Parola.

Una riconoscenza che idealmente si è estesa a tutte le Comunità cristiane della Diocesi, che per i prossimi otto giorni – l’Ottava di Pasqua – continueranno a celebrare la gioia della risurrezione.

 

Il video della Messa del giorno di Pasqua

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

 

 

Le altre celebrazioni della Settimana Santa:

 

Facebooktwittermail