Licio D’Avossa, una vita per i piccoli

Presentata alle Acli la biografia del presidente di Cremona for Kenya

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Un libro per riepilogare un’esistenza ricca di esperienze e relazioni, all’insegna del servizio al prossimo e degli ultimi. Un “mendicante” continuo di bene: così è stato infatti definito Licio D’Avossa, il presidente dell’associazione Cremona for Kenya, per il suo assiduo impegno sociale e civile nel corso della sua vita. Nel pomeriggio di venerdì all’Auditorium Einap-Acli è stata quindi presentata la sua autobiografia, scritta a quattro mani insieme all’autrice Francesca Codazzi, alla presenza del Vescovo emerito Dante Lafranconi, del presidente provinciale Acli Bruno Tagliati e dell’ex senatore Marco Pezzoni.

Dopo i saluti iniziali di Tagliati nel ringraziare il pubblico presente e «il cuore immenso» di D’Avossa, Pezzoni ha presentato il libro come «un dialogo tra generazioni». Come  scrive monsignor Mario Marchesi nella sua prefazione, il volume «non è solo una biografia, è una storia individuale che parla tuttavia di fraternità e si rivolge a ciascuno di noi, attraverso cui possiamo comprendere e approfondire i talenti da valorizzare». Il testo, diviso per capitoli e introdotti da una breve citazione, esplora e racconta le dimensioni personali ed esistenziali poliedriche di D’Avossa: la famiglia d’origine, la figura del padre, l’infanzia difficile ma felice, la guerra e l’esperienza della caserma militare, fino all’impegno nella cooperazione internazionale in Africa, luogo del cuore insieme alla sua amata Cremona. «È stata una bellissima avventura – ha spiegato Francesca Codazzi –. Per raccontare in modo semplice una vita complessa abbiamo ritenuto di impostare la lettura come un dialogo continuo, una sorta di intervista lunga per approfondire, anche grazie alle numerose foto, determinati passaggi salienti».

E in questo lungo percorso di vita – dalla militanza politica al lavoro – monsignor Lafranconi, che secondo D’Avossa è stato ispiratore della pubblicazione, ha sottolineato una sottesa ricerca e riflessione sulla fede. «Quanto Licio ci sono oggi, e quanti hanno il coraggio di superare le criticità con coraggio e umile decisione? La sua esperienza è paradigmatica, una sollecitazione per noi a lanciarci alla ricerca di senso nella nostra esistenza, a riscoprirne fino in fondo i valori del Vangelo» ha detto il vescovo emerito. Infine, lo stesso D’Avossa ha preso parola, raccontando aneddoti personali e ricordi, elogiando più volte la comunità cremonese e la sua generosità: «Ho avuto un esercito di persone pronte a sostenermi, soprattutto quando raccolsi il testimone da mio fratello Tullio per cominciare l’attività in Kenya, tra la costruzione delle scuole e l’aiuto alle donne africane. Lì capii di voler dare la mia vita in favore dei più piccoli e dei più bisognosi». Parte dei proventi derivanti dalla diffusione del libro, edito da Cremona Produce, verranno devoluti alle Acli cittadine per il sostegno di missioni benefiche.

Jacopo Orlo
TeleRadio Cremona Cittanova
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