La prevenzione sanitaria e sociale nell’ambito della salute mentale è un tema delicato ed attuale. Con questa consapevolezza l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona dal 10 al 13 settembre ospitato nell’aula magna del Campus Santa Monica un convegno di rilevanza internazionale, organizzato da EUSPR, la società europea per la ricerca alla prevenzione, completamente svolto in lingua inglese.
Martedì 11 settembre ai lavori ha preso parte anche il nuovo rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Elena Beccalli che, per la prima volta a Cremona nel suo nuovo incarico, ha dato il benvenuto agli oltre 300 ospiti, provenienti da tutta Europa. Al tavolo dei relatori, insieme al rettore, anche la professoressa Elena Gervilla, presidente di EUSPR, la professoressa Elena Marta, direttore di CERISVICO (Centro di ricerca sullo sviluppo di comunità e la convivenza organizzativa), e il professor Alexis Goosdeel, direttore di EMCDDA, l’osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze.
«La vocazione di questo campus è quella di essere un polo di ricerca ed educativo con una proiezione internazionale, ma pienamente inserito nel contesto della città di Cremona». Con queste parole il rettore Elena Beccalli ha illustrato come gli obiettivi del Campus, in continuità con quanto svolto in questi anni, siano quelli di affermarsi sempre più nel panorama internazionale, e riferendosi alla conferenza di EUSPR ha aggiunto che «il tema della comunità, al centro del convegno, è molto caro alla nostra Università. La prevenzione si esplicita nelle comunità e con le comunità; in qualsiasi epoca storica quando sono aumentate le sfide, la risposta alla criticità è quella del raccoglimento nella comunità, e quello che facciamo oggi è un modo per riprendere e ricordare questo messaggio».
«È ormai evidente a tutti gli esperti che non è più possibile, se mai lo è stato, pensare di far fronte al disagio mentale solo attraverso interventi psicoterapici o farmacologici – ha sottolinato la professoressa Elena Marta –. Molte patologie fisiche potrebbero essere evitate o avere esiti meno nefasti se le persone si sottoponessero a screening preventivi e adottassero stili di vita più salutari».
La sede cremonese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore promuove una rete fatta di servizi capace di collegare l’Ateneo con gli enti del Terzo settore. Dall’incontro di queste realtà nasce l’idea di un’università al servizio dei bisogni del territorio e delle persone che vi abitano, un’università portatrice di un’esperienza teorica e metodologica che, nell’incontro con il sapere dei servizi, delle realtà di terzo settore e dei singoli cittadini, si arricchisce e diventa efficace per gestire e affrontare i temi legati alla salute, in ambito medico e sociale.