«Lasciamoci prendere per mano dal vuoto di Dio»: l’invito del vescovo Antonio all’apertura della Settimana Santa

Domenica 20 marzo in Cattedrale si è svolta la Messa delle Palme, preceduta dalla tradizionale processione con i rami d'ulivo.

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Come in tutte le parrocchie della diocesi, anche in Cattedrale è stata celebrata dal vescovo Antonio la Santa messa della Domenica delle Palme, che apre la Settimana Santa, dopo le cinque settimane di Quaresima. Prima di iniziare la liturgia eucaristica in Duomo, presso la chiesa di San Girolamo, in via Sicardo,  mons. Napolioni ha benedetto i rami di ulivo, dopodiché è stato proclamato il Vangelo dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, avvenuto nei giorni precedenti la sua passione, morte e risurrezione.

I fedeli, seguendo i presbiteri che recavano in mano rami di palme, hanno formato la processione che è entrata in Cattedrale dopo aver attraversato la gremita piazza del Duomo, tra la curiosità dei passanti. Tra i concelebranti anche il vescovo emerito, mons. Dante Lafranconi.

A caratterizzare la celebrazione, la lettura della Passione secondo Luca, proclamata dalle voci dei diaconi Eliseo Galli e Cesare Galantini insieme a don Francesco Gandioli, che il prossimo giugno sarà ordinato sacerdote.

Dopo il Passio, mons. Napolioni ha voluto riflettere sul modo in cui celebrare questa Pasqua, ormai alle porte, attraverso la quale la misericordia di Dio si manifesta e mostra tutta la sua bellezza. È duplice il significato di questa particolare giornata che inaugura la Settimana Santa: è sia domenica delle Palme, sia domenica di Passione. È dunque occasione di festa, di accoglienza, dove al centro c’è una folla che acclama, una città che fa spazio, dove si manifesta l’entusiasmo dei semplici, che vedono in Gesù il possibile messia. Ma è anche domenica di sofferenza – ha continuato il Vescovo – nella quale si ricorda, attraverso le parole di san Paolo, che Cristo svuota sé stesso.

«Non è il Dio dei nostri applausi, delle nostre piazze. È un Dio che fa spazio, allarga l’orizzonte, si mette da parte e paga per tutti». Il vescovo Antonio ha dunque richiamato lo stile proprio del cristiano, che non deve pretendere di avere il controllo di tutto, lasciando invece agire l’amore di Dio. «Lasciamoci prendere per mano dal vuoto di Dio per fare vuoto anche dentro di noi», è stato l’invito di mons. Napolioni, all’inizio della Settimana Santa.

L’affollamento di pensieri, le cose da fare devono lasciare spazio allo stupore, alla contemplazione del grande mistero di Dio. In questo viene in aiuto il Vangelo della Passione di Luca che raffigura questo atteggiamento con tre delicate pennellate: il pianto delle donne, la preghiera del ladrone e il perdono che Gesù rivolge ai suoi uccisori. Questi devono essere gli sguardi attraverso i quali vivere in pienezza la prossima Pasqua di Risurrezione.

Durante la Settimana Santa il Vescovo presiederà in Cattedrale la Messa crismale con tutti i sacerdoti della diocesi (giovedì mattina) e le celebrazioni del Triduo pasquale che culmineranno con la Veglia di Pasqua, solenne celebrazione e centro di tutto l’anno liturgico, nella quale saranno battezzati undici catecumeni adulti.

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