La Giornata dei Bambini a Caravaggio: “Voi siete il Santuario più bello”

Nell’anniversario dell’Apparizione a Santa Maria del Fonte si è celebrata per la Diocesi la prima Giornata mondiale dei Bambini

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L’anniversario dell’Apparizione della Vergine del Fonte celebrato come ogni 26 maggio al Santuario di Caravaggio, si è colorato quest’anno dei colori e dei sorrisi della prima Giornata Mondiale dei bambini, indetta da papa Francesco e celebrata nella diocesi di Cremona presso il Santuario di Santa Maria del Fonte di Caravaggio per la prima volta.


Dopo la Messa a loro dedicata in Basilica e il pranzo condiviso, i bambini e le bambine giunti dalle parrocchie della diocesi, sono stati invitati a prender parte alla preghiera davanti alla statua della Madonna che appare a Giannetta e che è situata in Santuario, guidati dal vescovo Antonio Napolioni e da don Francesco Fontana, responsabile dell’Ufficio di Pastorale Giovanile diocesano.

“Voi siete il santuario più bello” con queste parole il Vescovo ha accolto i bambini “voi insegnate a tutti a guardare il mondo con occhi nuovi”.

È stata poi trasmessa la voce di papa Francesco che annunciava questa prima Giornata mondiale dei Bambini e subito dopo ha preso la parola don Francesco Fontana: “Nel suo messaggio, il Papa si rivolge e voi bambini dicendo che per rinnovare se stessi e il mondo è necessario stare uniti a Gesù che fa nuove tutte le cose”. Questo è infatti il tema, tratto dal libro dell’Apocalisse, di questa prima Giornata mondiale. Tre sono gli ingredienti che il Papa suggerisce per vivere serenamente: stare uniti a Gesù, condividere con gli altri i doni ricevuti e pregare tanto.

Sulla scia di questo invito, sono state recitate tre decine del rosario, dedicato ai bambini vittime della povertà, delle guerre, della malattia e della solitudine, ma anche a quelli felici, affinché continuino ad esserlo e a crescere serenamente.

Dopo le preghiere della tradizione cristiana, tutti hanno pregato con le parole suggerite da papa Francesco, proprio per quest’occasione: “Vieni Spirito Santo, mostraci la tua bellezza riflessa nei volti delle bambine e dei bambini della terra. Vieni Gesù, che fai nuove tutte le cose, che sei la via che ci conduce al Padre. Vieni e resta con noi”.

Ha poi preso la parola il Vescovo: “Mi sono seduto perché voglio guardarvi da vicino, esattamente come Dio che, soprattutto quando qualcosa ci fa soffrire, si mette vicino a noi e si fa piccolo per toglierci ogni paura”. Napolioni ha poi proseguito spiegando ai bambini che è bello crescere, diventare grandi e compiere delle scelte, ma che è importante che ogni adulto conservi negli occhi la stessa luce e la stessa scintilla che c’è in quelli dei più piccoli: “Guardandovi ho pensato che Maria ha avuto la vostra età, noi ora la vediamo giovane donna in questa statua, ma anche lei è stata bambina. Una bambina con gli occhi speciali, perché aveva una luce che veniva dal Signore e attraverso di lei raggiungeva tutti”.

Il Vescovo ha concluso invitando le bambine e i bambini presenti a diventare costruttori di pace, in futuro, da adulti, ma anche a partire da adesso: “Se per le guerre più grandi non possiamo fare niente, possiamo però portare le pace nei conflitti quotidiani. Preghiamo Maria per questo, affinché ci metta nel cuore la pace che arriva direttamente da Dio”. E si è poi rivolto agli adulti, esortandoli a creare “una famiglia di famiglie che rinnovi la Chiesa e sia modello di pace per il mondo”.

Dopo la benedizione finale, che ha sentito l’amen festoso dei più piccoli riempire il Santuario, i bambini e le bambine sono scesi al sacro fonte per ammirare lo speco con l’acqua che sgorga e donare alla Madonna i mosaici realizzati durante la mattina.

Il pomeriggio è poi proseguito con la visione dello spettacolo Viaggiando si impara scritto e interpretato dalla compagnia teatrale Teatro Daccapo: il signor Ulisse e il signor Cristoforo, custodi dell’Albergo del viaggiatore, hanno condotto gli spettatori in un grande viaggio attraverso sei porte, sei mondi diversi, sei incontri diversi: dal deserto alla foresta, alla nave del Capitano Acquacalda. Eccezionalmente per l’occasione, nello spettacolo è stato inserito l’incontro dei viaggiatori con la storia di Maria che appare a Giannetta: attraverso una ballata, i bambini hanno potuto conoscere cosa è accaduto a Caravaggio il 26 maggio del 1432.

Dopo lo spettacolo la proposta si è spostata sul piazzale, dove i bambini hanno preso parte al tradizionale momento di silenzio che precede le 17, ora dell’apparizione, prima di concludere la loro giornata al suono delle campane con un momento di festa conclusiva, con due festoni che hanno rappresentato l’acqua del Sacro Fonte che da Caravaggio irriga tutta la Terra. Con l’entusiasmo che solo i bambini sanno trasmettere.

Chiara Allevi
TeleRadio Cremona Cittanova
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