«Con il Signore e con la gente», i Consigli pastorali parrocchiali insieme verso nuove prospettive di partecipazione, corresponsabilità e servizio

Si è svolto sabato 2 dicembre in Seminario l'incontro tra moderatori delle Unità pastorali, parroci e vicepresidenti dei Consigli pastorali con il vescovo Napolioni

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«Una vita che accende»: il tema-guida proposto in diocesi per l’anno pastorale in corso ha ispirato l’incontro “Consigli pastorali per un discernimento comunitario”, occasione di riflessione, approfondimento e condivisione tra i moderatori delle Unità pastorali, i parroci e i vicepresidenti dei Consigli pastorali della diocesi. Numerosa la partecipazione, nella mattinata di sabato 2 dicembre in Seminario, alla presenza del vescovo Antonio Napolioni, caratterizzata e animata da un tangibile spirito collaborativo e corresponsabile.

Dopo l’introduzione di don Gianpaolo Maccagni, vicario episcopale per il clero e il coordinamento pastorale, che ha richiamato le ragioni della convocazione e che ha tracciato le linee fondamentali del cammino sinodale che attende e coinvolge tutte le comunità, il vescovo Napolioni ha offerto la sua riflessione, a partire dalle coordinate di fondo di questo nostro tempo e della Chiesa che vive «in esso, con esso, per esso» e che è invitata dal Concilio a guardarlo con simpatia e compassione evangelica: una Chiesa, per questo «mai fine a se stessa, perché è a servizio del Regno di Dio».

Il Vescovo si è quindi soffermato sul cammino sinodale in senso stretto: tutto il popolo di Dio – ha sottolineato – «è chiamato a camminare insieme, vivendo la sinodalità in stile diffuso; ripartendo dal fondamento battesimale non solo della vita cristiana individuale, ma dalle dinamiche ecclesiali e pastorali; in discernimento dello Spirito; con il Signore e con la gente, con la realtà tutta intera, attualizzando il dono della comunione e la chiamata alla missione di nuove dinamiche di partecipazione, corresponsabilità e servizio, come lo sono e lo saranno le ministerialità laicali, istituite e di fatto. Coinvolgendo tutti: adulti e giovani, uomini e donne, ricchi e poveri, ministri  e laici». Allora – ha concluso – «la Chiesa sarà fatta di comunità magari più piccole, ma vive, minoranze creative in cui si sperimenta il Regno di Dio con una gioia motivata, credibile e contagiosa».

Al vescovo Antonio hanno fatto eco Walter Cipolleschi e Diana Afman, delegati sinodali diocesani, che hanno fatto il punto del percorso sinodale e delle prospettive future, testimoniando in prima persona la comunione con la Chiesa italiana grazie anche agli incontri vissuti a Roma e di quanto di questa comunione si possa fare tesoro.

I partecipanti hanno dunque proseguito la mattinata suddivisi in gruppi. La Parola di Dio ne è stata al centro, condivisa con il metodo della Conversazione nello Spirito, prima di concludere con la messa in comune di quanto recepito e donato, «proprio come avviene – ha osservato il vescovo – in una grande e bella famiglia».

 

Il testo della riflessione del Vescovo

 

Ascolta l’intervento del vescovo Napolioni

 

TeleRadio Cremona Cittanova
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